L’Agenzia delle Entrate risponde sulle detrazioni fiscali. Benefici e obblighi

Per Cose di Casa le risposte dell'Agenzia delle Entrate in materia di agevolazioni fiscali. Quali sono i benefici e quali gli obblighi?

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 20/09/2013Aggiornato il 20/09/2013
L’Agenzia delle Entrate risponde sulle detrazioni fiscali. Benefici e obblighi

Abbiamo sottoposto all’Agenzia delle Entrate sei domande per sciogliere alcuni dubbi sulle agevolazioni fiscali previste dal Dl 63/2013. Qui trovate le prime due; per le altre, seguiteci nei prossimi appuntamenti.

Di quali benefici gode ed a quali obblighi deve sottostare chi usufruisce delle detrazioni?

A partire dal 26 giugno del 2012, e fino al 31 dicembre 2013, la detrazione non è più del 36per cento ma del 50per cento delle spese sostenute, mentre per lo stesso periodo il limite massimo di spesa è stato innalzato da 48mila euro a 96mila euro per ciascuna unità immobiliare. Detto questo, il bonus scatta per un lungo elenco di lavori tra cui, per esempio, interventi di manutenzione straordinaria, opere di restauro e risanamento conservativo e, i più comuni, per lavori di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualunque categoria catastale, anche rurali, incluse le pertinenze. E ancora, per gli interventi di bonifica dall’amianto, per l’eliminazione di barriere architettoniche così da favorire la mobilità interna e per la messa in sicurezza dell’immobile, come nel caso di eventuali atti “illeciti”. Al riguardo, basti pensare alla spesa per l’installazione di cancellate, grate, porte blindate, fotocamere, casseforti e perché no rilevatori antifurto. Insomma, l’elenco è davvero lungo.

E per finire, è giusto rammentare l’ultimo acquisto che, da quest’anno, entra a far parte della valigetta del bonus ristrutturazioni. Si tratta della possibilità di detrarre dall’Irpef, sempre nella misura del 50per cento, anche le spese sostenute per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. In questo caso però la detrazione va calcolata su di un limite massimo complessivo di spesa non superiore a 10mila euro da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.

E gli obblighi?

Cosa deve fare chi ristruttura casa? Innanzitutto, i pagamenti devono essere effettuati con un bonifico bancario, o postale, da cui risultino la causale del versamento, il codice fiscale di chi paga e del beneficiario di cui, in alternativa, può essere riportata la partita iva. Naturalmente, i documenti relativi ai lavori, comunicazioni e bonifici, devono essere conservati con cura perché potrebbero essere richiesti dagli uffici finanziari.

Passiamo ora agli adempimenti che di recente sono stati semplificati e sfoltiti. In particolare, l’obbligo dell’invio della comunicazione di inizio lavori all’Agenzia delle Entrate, cioè al Centro operativo di Pescara, è stato soppresso. Dunque, per beneficiare della detrazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile e gli altri dati richiesti. Comunque, si rammenta che a seconda della tipologia dei lavori che s’intende avviare, in alcuni casi è necessario darne comunicazione al Comune e all’Azienda sanitaria locale competente per territorio, con raccomandata A.R., indicando la natura dell’intervento che si pone in essere, i dati identificativi dell’impresa che vi prenderà parte, le generalità del committente e la data di inizio dei lavori.

Riguardo i tempi del rimborso, tutti i contribuenti dovranno ripartire l’intero importo detraibile in 10 quote annuali.

 

 

* Naturalmente, per un approfondimento completo e dettagliato sia dei diversi aspetti normativi sia delle possibilità offerte dalla nuova normativa si rimanda alla Guida realizzata dall’Agenzia delle Entrate – Ristrutturazioni edilizie: la agevolazioni fiscali.

  • Contributo tecnico dell’Ufficio Stampa dell’Agenzia delle Entrate per Cose di Casa
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