Mostra Archeologia svelata a Sesto Fiorentino. Momenti di vita nella piana prima, durante e dopo gli Etruschi - Sesto Fiorentino
A cura di Manuela Vaccarone
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AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Sesto Fiorentino (Firenze)
Gli spazi della Biblioteca Ernesto Ragionieri di Sesto Fiorentino ospitano la mostra che espone parte del corredo rinvenuto all’interno della maestosa Tomba della Montagnola, uno dei monumenti funerari etruschi più importanti dell’Italia centrale, e altri straordinari reperti provenienti dal territorio di Sesto Fiorentino, testimonianze di una storia lunga millenni, dal Neolitico all’età romana.
L’esposizione è ideata e curata da Valentina Leonini, funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e da Barbara Arbeid, curatrice della sezione etrusca per le fasi pre-ellenistiche del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
È un tesoro gentilizio quello della Tomba della Montagnola, costruita nella seconda metà del VII secolo a.C. per ospitare le spoglie di una nobile famiglia etrusca esponente della classe egemone che deteneva il controllo del territorio, delle attività e delle strade e che, commissionando la costruzione di queste architetture monumentali, esibiva il proprio prestigio sociale ed economico.
Allo stesso modo il corredo funebre, costituito da oggetti rari e preziosi, aveva la funzione di mostrare i numerosi privilegi personali, militari e politici dei defunti.
Nonostante la tomba sia stata più volte depredata, durante gli scavi del sito condotti alla fine degli anni ‘50 furono ritrovati molti reperti di straordinaria fattura, che costituiscono il nucleo principale dell’esposizione:
diversi unguentari, o alabastra, i piccoli vasi utilizzati per la conservazione di profumi e oli da massaggio – tra i quali merita particolare attenzione un esemplare in bucchero ionico, forse giunto dall’Etruria meridionale; una fibula in oro a forma di sanguisuga e una tenia, elemento decorativo, con rosette applicate; statuette e placchette in osso decorate e incise; numerosi avori e alcune pissidi; una porzione di sgabello pieghevole, tipico del mondo etrusco; infine, di particolare pregio, un uovo di struzzo finemente decorato, con tutta probabilità corpo centrale di un recipiente più ampio, e la sua base in avorio.
L’esposizione è ideata e curata da Valentina Leonini, funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e da Barbara Arbeid, curatrice della sezione etrusca per le fasi pre-ellenistiche del Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
È un tesoro gentilizio quello della Tomba della Montagnola, costruita nella seconda metà del VII secolo a.C. per ospitare le spoglie di una nobile famiglia etrusca esponente della classe egemone che deteneva il controllo del territorio, delle attività e delle strade e che, commissionando la costruzione di queste architetture monumentali, esibiva il proprio prestigio sociale ed economico.
Allo stesso modo il corredo funebre, costituito da oggetti rari e preziosi, aveva la funzione di mostrare i numerosi privilegi personali, militari e politici dei defunti.
Nonostante la tomba sia stata più volte depredata, durante gli scavi del sito condotti alla fine degli anni ‘50 furono ritrovati molti reperti di straordinaria fattura, che costituiscono il nucleo principale dell’esposizione:
diversi unguentari, o alabastra, i piccoli vasi utilizzati per la conservazione di profumi e oli da massaggio – tra i quali merita particolare attenzione un esemplare in bucchero ionico, forse giunto dall’Etruria meridionale; una fibula in oro a forma di sanguisuga e una tenia, elemento decorativo, con rosette applicate; statuette e placchette in osso decorate e incise; numerosi avori e alcune pissidi; una porzione di sgabello pieghevole, tipico del mondo etrusco; infine, di particolare pregio, un uovo di struzzo finemente decorato, con tutta probabilità corpo centrale di un recipiente più ampio, e la sua base in avorio.
Regione: Toscana
Luogo: Biblioteca Ernesto Ragioneri, piazza della Biblioteca 4
Telefono: 055/4496851
Orari di apertura: 14,30-19,30 lunedì; 9-23 martedì e giovedì; 9-19,30 mercoledì e venerdì; 9-14 sabato; 10-13 domenica
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.bibliosesto.it
Organizzatore: Comune di Sesto Fiorentino in collaborazione con SABAP Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato e la Direzione Regionale Musei della Toscana – Museo Archeologico Nazionale di Firenze