Mostra ARTINO e BE-FOLK! ARTINO FAAA 2024 Festival Annuale Arte Applicata - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
La Casa degli Artisti di Milano ppresenta la quarta edizione di ARTINO FAAA – il Festival Annuale dell'Arte Applicata, con la preziosa aggiunta per la prima volta delle giornate aperte BE-FOLK!
Sin dalla sua ideazione, il festival ARTINO FAAA ha lo scopo di mantenere vivo il dibattito sulle Arti Applicate, oltre che sulle nuove e più recenti ri-definizioni delle stesse, dando respiro al pensiero e alle opere di una selezione di artigiani: per tutti i quattro giorni della sua durata un nutrito programma, articolato in una parte teorica, una espositiva e una parte pratica, consentirà al pubblico di assistere a interventi di esperti e potrà toccare con mano i manufatti di diversi artisti e artigiani, integrando l'esperienza con workshop pratici e creativi.
Il festival si articola in 3 parti:
• Convegno BE-FOLK! con interventi teorici e critici intorno ai temi dell’artigianato, del popolare e del folklore (giovedì e venerdì)
• Microfiera ARTINO di 4 giorni con una ventina di espositori scelti su invito (da giovedì a domenica)
• FAAA WORKSHOP, PERFORMANCES, AZIONI (sabato e domenica)
Le giornate aperte BE-FOLK! si articolano nella costruzione di un convegno che ha l’obiettivo di rimettere al centro la pratica e la quotidianità del popolare, per un ripensamento del FOLK in una nuova chiave di resistenza civile.
Nel corso delle giornate si alterneranno curatori, pensatori, agitatori culturali, artigiani e artisti per la presentazione di un nuovo modo di guardare al popolare, alla tradizione e al presente.
La Microfiera Artino coinvolge un selezionato numero di espositori che sono invitati a pensare e produrre oggetti di arte applicata, con a loro disposizione uno spazio dal quale proporre i propri manufatti al pubblico di Casa degli Artisti.
FAAA è il momento dedicato ai workshop pratici durante i quali il pubblico avrà la possibilità di interagire sotto la direzione di artisti internazionali.
Il programma, ricco e articolato, guarda già al futuro: nel 2026 Casa degli Artisti lancerà la prima call per le Arti Applicate, vista come il naturale punto di approdo dei temi e delle ricerche discussi nelle precedenti edizioni di ARTINO FAAA.
Il festival permette di esplorare un'ampia gamma di manufatti nati dall'attenzione per l'eticità del lavoro e dall'amore per la sperimentazione: nel campo tessile spiccano Cromaticamilano e Leo Atlante. La prima, sotto la decennale esperienza di Caterina Faenza, progetta pezzi in maglieria all'insegna del tessile responsabile e sostenibile. I capi vengono realizzati a mano, a uno a uno, nell’hinterland milanese da artigiane specializzate.
La ricerca di Chiara Zucchi, artista e interaction designer di Milano, si muove nella stessa prospettiva: la sua produzione cerca di accrescere la consapevolezza sociale e ambientale contemporanea esplorando diverse pratiche e tematiche attuali, dall’impatto ambientale dei prodotti monouso, alla scienza comportamentale e design critico e speculativo.
Nel campo delle ceramiche troviamo MV% ceramics design, le ceramiche “dreamy pop” di Mariavera Chiari, architetto milanese, appassionata di archeologia e artigianato sin da bambina.
Ceramiche fatte a mano sono anche quelle artistiche del progetto Esperia di Luisa Bertoldo, che nel suo laboratorio forma e decora artigianalmente pezzi unici con terre grezze e naturali, plasmando e disegnando morbidi volumi.
Il filo conduttore dell'hand made unisce poi gli stand di Alberica Jacini, creatrice di gioielli unici, molto colorati, con pietre semipreziose e bronzo, ottone e argento, e di Martino Vertova, artigiano e artista, che lavora da anni il suo materiale prediletto: il vetro. I suoi lavori sono pezzi unici e piccole serie.
Fabius Tita espone poi l’arte della rottamistica: plastiche, acciaio, alluminio e materie inorganiche trovano una nuova vita nelle sue creazioni, subendo metamorfosi rivoluzionarie.
Uno spazio riservato alla Urban folk art è dedicato a Mr. Di Maggio, artista spontaneo ed eclettico che mischia e improvvisa tra pastelli ad olio, vinilici, acrilici e spray: le sue biciclette e i suoi ciclisti rappresentano la vita, il movimento, la fatica, l’arrivo e la ripartenza.
Chiara Curzi offre invece al pubblico una degustazione di tè prodotta dalla sua coltivazione di Camellia sinensis e una selezione di tè provenienti dalla Cina.
Infine TA DAAAN un content e-commerce che celebra e promuove artigiane e artigiani di tutto il mondo, costruendo una community globale che ne apprezza e supporta il lavoro.
Tra gli oratori del convegno BE-FOLK! si alterneranno figure significative per illustrare attraverso i loro progetti il connubio tra tradizione e contemporaneità.
Le ultime due giornate del Festival saranno dedicate agli Workshop: il primo, sabato, diretto da Paola Alborghetti, artista in residenza a Casa degli Artisti con Xilo Project, e rivolto a adulti e bambini, spiegherà le affascinanti tecniche di stampa su tessuto per creare decorazioni personalizzate.
Il secondo, la domenica, diretto da Karolina Merska, introdurrà i partecipanti alla ricca storia dei lampadari polacchi, chiamati "pajaki", realizzati con paglia di segale e carta che risalgono alla metà del XVIII secolo e sono simbolo di raccolto e felicità nel nuovo anno.
Il Festival Annuale dell'Arte Applicata è diretto e coordinato da Irene Biolchini, curatrice e docente all’Accademia Albertina di Torino, e Mariavera Chiari, rappresentante di Casa degli Artisti e membro dell’associazione Nic (Nuove Imprese Culturali), con la collaborazione di Christian Gangitano, curatore dell'Associazione Atelier Spazio Xpò&Comunicarearte, e il patrocinio del Municipio 1 del Comune di Milano.
Sin dalla sua ideazione, il festival ARTINO FAAA ha lo scopo di mantenere vivo il dibattito sulle Arti Applicate, oltre che sulle nuove e più recenti ri-definizioni delle stesse, dando respiro al pensiero e alle opere di una selezione di artigiani: per tutti i quattro giorni della sua durata un nutrito programma, articolato in una parte teorica, una espositiva e una parte pratica, consentirà al pubblico di assistere a interventi di esperti e potrà toccare con mano i manufatti di diversi artisti e artigiani, integrando l'esperienza con workshop pratici e creativi.
Il festival si articola in 3 parti:
• Convegno BE-FOLK! con interventi teorici e critici intorno ai temi dell’artigianato, del popolare e del folklore (giovedì e venerdì)
• Microfiera ARTINO di 4 giorni con una ventina di espositori scelti su invito (da giovedì a domenica)
• FAAA WORKSHOP, PERFORMANCES, AZIONI (sabato e domenica)
Le giornate aperte BE-FOLK! si articolano nella costruzione di un convegno che ha l’obiettivo di rimettere al centro la pratica e la quotidianità del popolare, per un ripensamento del FOLK in una nuova chiave di resistenza civile.
Nel corso delle giornate si alterneranno curatori, pensatori, agitatori culturali, artigiani e artisti per la presentazione di un nuovo modo di guardare al popolare, alla tradizione e al presente.
La Microfiera Artino coinvolge un selezionato numero di espositori che sono invitati a pensare e produrre oggetti di arte applicata, con a loro disposizione uno spazio dal quale proporre i propri manufatti al pubblico di Casa degli Artisti.
FAAA è il momento dedicato ai workshop pratici durante i quali il pubblico avrà la possibilità di interagire sotto la direzione di artisti internazionali.
Il programma, ricco e articolato, guarda già al futuro: nel 2026 Casa degli Artisti lancerà la prima call per le Arti Applicate, vista come il naturale punto di approdo dei temi e delle ricerche discussi nelle precedenti edizioni di ARTINO FAAA.
Il festival permette di esplorare un'ampia gamma di manufatti nati dall'attenzione per l'eticità del lavoro e dall'amore per la sperimentazione: nel campo tessile spiccano Cromaticamilano e Leo Atlante. La prima, sotto la decennale esperienza di Caterina Faenza, progetta pezzi in maglieria all'insegna del tessile responsabile e sostenibile. I capi vengono realizzati a mano, a uno a uno, nell’hinterland milanese da artigiane specializzate.
La ricerca di Chiara Zucchi, artista e interaction designer di Milano, si muove nella stessa prospettiva: la sua produzione cerca di accrescere la consapevolezza sociale e ambientale contemporanea esplorando diverse pratiche e tematiche attuali, dall’impatto ambientale dei prodotti monouso, alla scienza comportamentale e design critico e speculativo.
Nel campo delle ceramiche troviamo MV% ceramics design, le ceramiche “dreamy pop” di Mariavera Chiari, architetto milanese, appassionata di archeologia e artigianato sin da bambina.
Ceramiche fatte a mano sono anche quelle artistiche del progetto Esperia di Luisa Bertoldo, che nel suo laboratorio forma e decora artigianalmente pezzi unici con terre grezze e naturali, plasmando e disegnando morbidi volumi.
Il filo conduttore dell'hand made unisce poi gli stand di Alberica Jacini, creatrice di gioielli unici, molto colorati, con pietre semipreziose e bronzo, ottone e argento, e di Martino Vertova, artigiano e artista, che lavora da anni il suo materiale prediletto: il vetro. I suoi lavori sono pezzi unici e piccole serie.
Fabius Tita espone poi l’arte della rottamistica: plastiche, acciaio, alluminio e materie inorganiche trovano una nuova vita nelle sue creazioni, subendo metamorfosi rivoluzionarie.
Uno spazio riservato alla Urban folk art è dedicato a Mr. Di Maggio, artista spontaneo ed eclettico che mischia e improvvisa tra pastelli ad olio, vinilici, acrilici e spray: le sue biciclette e i suoi ciclisti rappresentano la vita, il movimento, la fatica, l’arrivo e la ripartenza.
Chiara Curzi offre invece al pubblico una degustazione di tè prodotta dalla sua coltivazione di Camellia sinensis e una selezione di tè provenienti dalla Cina.
Infine TA DAAAN un content e-commerce che celebra e promuove artigiane e artigiani di tutto il mondo, costruendo una community globale che ne apprezza e supporta il lavoro.
Tra gli oratori del convegno BE-FOLK! si alterneranno figure significative per illustrare attraverso i loro progetti il connubio tra tradizione e contemporaneità.
Le ultime due giornate del Festival saranno dedicate agli Workshop: il primo, sabato, diretto da Paola Alborghetti, artista in residenza a Casa degli Artisti con Xilo Project, e rivolto a adulti e bambini, spiegherà le affascinanti tecniche di stampa su tessuto per creare decorazioni personalizzate.
Il secondo, la domenica, diretto da Karolina Merska, introdurrà i partecipanti alla ricca storia dei lampadari polacchi, chiamati "pajaki", realizzati con paglia di segale e carta che risalgono alla metà del XVIII secolo e sono simbolo di raccolto e felicità nel nuovo anno.
Il Festival Annuale dell'Arte Applicata è diretto e coordinato da Irene Biolchini, curatrice e docente all’Accademia Albertina di Torino, e Mariavera Chiari, rappresentante di Casa degli Artisti e membro dell’associazione Nic (Nuove Imprese Culturali), con la collaborazione di Christian Gangitano, curatore dell'Associazione Atelier Spazio Xpò&Comunicarearte, e il patrocinio del Municipio 1 del Comune di Milano.
Regione: Lombardia
Luogo: Casa degli Artisti, corso Garibaldi 89 A/via Tommaso da Cazzaniga
Telefono: 02/45479017
Orari di apertura: 12-21 giovedì e venerdì; 10-21 sabato; 10-19 domenica
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.casadegliartisti.org
Organizzatore: Casa degli Artisti