Mostra Cutini. Canto delle Stagioni - Stra
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Stra (Venezia)
Le sale espositive di Villa Pisani ospitano per la prima volta una retrospettiva del fotografo perugino Giorgio Cutini.
La mostra vuole essere anzitutto un momento di bilancio per l’autore, che è stato uno dei firmatari del Manifesto “Passaggio di frontiera” insieme, tra gli altri, a Enzo Carli, Gianni Berengo Gardin, Mario Giacomelli.
Sostenitore di una fotografia di rottura, in antitesi con la fotocronaca e con la proposta neorealista, Cutini viola ogni vincolo estetico e tecnico-operativo per aprire il mezzo fotografico a sorprendenti possibilità espressive e fondative.
La sua è una ricerca di nuove possibilità di visione, molto al di là di quella fotografia d'imitazione del reale che l'artista tende a leggere come esibizione dell'assenza delle cose.
Concepita come un percorso di introspezione artistica e umana assolutamente personale, la mostra è anche un viaggio universale dello sguardo attraverso le età dell’uomo.
La prima sezione, Inquietudine, racconta dello stato di eccitazione, meraviglia e disagio proprio di un momento di scoperta della vita e della realtà. L’eccedenza della natura e delle cose soggioga l’artista e insieme si sottrae al suo tentativo di controllo.
Nascono le condizioni per la scoperta di possibilità espressive al di là delle sicurezze della tecnica e della duplicazione del reale.
Solitudine è il tema della seconda sezione. La maturità esige un momento di sosta, un faccia a faccia con quanto sta al di là. E solo nella solitudine, nell’opzione di un rapporto personale e individuale tutto ciò è possibile.
La serie Egl’io, in cui Cutini interpella l’archetipo dell’albero e insieme interroga se stesso porta lo spettatore in una nuova situazione, che prepara al Silenzio, tema dominante della terza sezione espositiva.
L'incontro di Cutini con Villa Pisani avviene anche nel segno della Natura e del paesaggio, aspetti che connotano un’esposizione in cui la figura umana e il suo mondo di cose è singolarmente lontana quando non del tutto assente.
Un’opportunità, per gli spettatori, di farsi guidare dall’immaginario dell’artista per gettare un nuovo sguardo sull'elemento naturale che avvolge la Villa con il suo monumentale parco.
La mostra è curata da Francesco Trentini, storico dell'arte, referente della Direzione regionale Musei Nazionali Veneto per la tutela e la valorizzazione di Villa Pisani a Stra, in stretta collaborazione con l’autore.
Didascalia della foto sotto:
Giorgio-Cutini_inquiet-viale-delle-idee.
La mostra vuole essere anzitutto un momento di bilancio per l’autore, che è stato uno dei firmatari del Manifesto “Passaggio di frontiera” insieme, tra gli altri, a Enzo Carli, Gianni Berengo Gardin, Mario Giacomelli.
Sostenitore di una fotografia di rottura, in antitesi con la fotocronaca e con la proposta neorealista, Cutini viola ogni vincolo estetico e tecnico-operativo per aprire il mezzo fotografico a sorprendenti possibilità espressive e fondative.
La sua è una ricerca di nuove possibilità di visione, molto al di là di quella fotografia d'imitazione del reale che l'artista tende a leggere come esibizione dell'assenza delle cose.
Concepita come un percorso di introspezione artistica e umana assolutamente personale, la mostra è anche un viaggio universale dello sguardo attraverso le età dell’uomo.
La prima sezione, Inquietudine, racconta dello stato di eccitazione, meraviglia e disagio proprio di un momento di scoperta della vita e della realtà. L’eccedenza della natura e delle cose soggioga l’artista e insieme si sottrae al suo tentativo di controllo.
Nascono le condizioni per la scoperta di possibilità espressive al di là delle sicurezze della tecnica e della duplicazione del reale.
Solitudine è il tema della seconda sezione. La maturità esige un momento di sosta, un faccia a faccia con quanto sta al di là. E solo nella solitudine, nell’opzione di un rapporto personale e individuale tutto ciò è possibile.
La serie Egl’io, in cui Cutini interpella l’archetipo dell’albero e insieme interroga se stesso porta lo spettatore in una nuova situazione, che prepara al Silenzio, tema dominante della terza sezione espositiva.
L'incontro di Cutini con Villa Pisani avviene anche nel segno della Natura e del paesaggio, aspetti che connotano un’esposizione in cui la figura umana e il suo mondo di cose è singolarmente lontana quando non del tutto assente.
Un’opportunità, per gli spettatori, di farsi guidare dall’immaginario dell’artista per gettare un nuovo sguardo sull'elemento naturale che avvolge la Villa con il suo monumentale parco.
La mostra è curata da Francesco Trentini, storico dell'arte, referente della Direzione regionale Musei Nazionali Veneto per la tutela e la valorizzazione di Villa Pisani a Stra, in stretta collaborazione con l’autore.
Didascalia della foto sotto:
Giorgio-Cutini_inquiet-viale-delle-idee.
Regione: Veneto
Luogo: Villa Pisani, via Doge Pisani 7
Telefono: 049/502074
Orari di apertura: 9-14 da martedì a giovedì; 9-18 da venerdì a domenica. Lunedì chiuso
Costo: 12 euro; ridotto 6 euro
Dove acquistare: www.villapisani.beniculturali.it/
Sito web: www.villapisani.beniculturali.it/
Organizzatore: Direzione regionale Musei Nazionali Veneto, Villa Pisani di Stra