Mostra de bello. notes on war and peace - Bergamo

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 16/04/2025 Aggiornato il 16/04/2025
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Bergamo
gres art 671 presenta la prima esposizione collettiva: parla di guerra, di umanità, di popoli e di emozioni, di storia e di attualità, sostenendo l'urgenza della pace.
Negli oltre 2000 metri2 dell'ex spazio industriale di Bergamo, de bello. appunti sulla guerra e sulla pace racconta di traumi e di distruzione, di nomadismo e di resilienza ma anche della possibilità di ricostruzione e di ripartenza.

Un viaggio attraverso installazioni, dipinti, sculture, fotografie, video, opere tessili e videogiochi di oltre 30 artisti diversi per generazione, provenienza, mezzo espressivo, che hanno in comune l’aver vissuto e approfondito la guerra attraverso l’arte.

Un arco di circa 7 secoli, partendo da opere storiche in prestito da istituzioni culturali, fino a lavori di stretta contemporaneità di cui molti inediti, che possa evocare gli stati d'animo che i conflitti provocano.

Uno sguardo trasversale a geografie e epoche storiche. Dall'età moderna ai moti risorgimentali sino all'Ucraina, dal Medio Oriente al Sud America. Un invito a riflettere su come l’esperienza della guerra modelli il senso di appartenenza e le percezioni dell'umanità, attraverso gli artisti, i loro pensieri, le loro opere.

Da Alberto Burri a Claire Fontaine, da Anselm Kiefer a Lawrence Abu Hamdan, da Joseph Beuys e Marina Abramović a Cristina Lucas e Maja Bajević, da Andrea Gastaldi a Boris Mikhailov e Arcangelo Sassolino, passando per Monira Al Qadiri, Mohamed Choucair, Masbedo, Total Refusal e molti altri.

L’arte è testimonianza, voce, approfondimento, protesta, resistenza, fuga, ricerca, ispirazione.
L’arte e gli artisti da sempre reagiscono, sono resilienti, traducono il dolore in creazione e possono trasformare le macerie in rinascita.

La mostra è organizzata intorno a cinque gruppi tematici (pace apparente, allarme, guerra, macerie, resistenza), articolando un ideale crescendo di risposte emotive che dovrebbero definire universalmente l’esperienza della guerra.

Le opere sono inserite in una scenografia monocromatica realizzata interamente con mattoni prefabbricati in cemento, che definiscono una serie di strutture murarie, con diverse altezze, ed evocano un ambiente domestico smembrato, nonché la possibilità della sua ricostruzione.

La mostra è a cura di gres art 671 (Francesca Acquati) e 2050+ (Ippolito Pestellini Laparelli e Erica Petrillo), da un'idea di Salvatore Garzillo e Gabriele Micalizzi.
Regione: Lombardia
Luogo: gres art 671, via S. Bernardino 141
Telefono: 035/4216853
Orari di apertura: 10-19 mercoledì e giovedì; 10-20 venerdì e domenica
Costo: 15 euro; ridotto 13 euro
Dove acquistare: https://ticket.gresart671.org/
Sito web: www.gresart671.org; www.italmobiliare.it; www.fondazionepesenti.it
Organizzatore: gres art 671
Bergamo, de bello