Mostra Dominique Goblet. Costellazioni - Bologna
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Bologna
La Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna annuncia l'apertura della prima mostra personale in Italia dedicata all’artista belga Dominique Goblet, pioniera e maestra del fumetto sperimentale contemporaneo, a cui il festival “A occhi aperti. Disegnare il contemporaneo” (13 - 17 novembre), promosso dall’Associazione Hamelin e incentrato sul fumetto di ricerca e sull’illustrazione contemporanea, dedica quest’anno un progetto speciale.
La mostra è nata dall’incontro di Dominique Goblet con l’ex Chiesa di San Mattia, uno spazio dalla storia unica: fatta erigere per volere delle monache di San Mattia, poi sconsacrata e utilizzata come magazzino, infine restaurata e restituita alla città, la chiesa risuona con il corpus del lavoro dell’autrice.
Lo sguardo sulla vulnerabilità e la resilienza del corpo femminile e la ricerca sull’identità si intrecciano agli strati del tempo e alle presenze che hanno abitato questo spazio, con la sua storia conventuale femminile eccentrica.
Al centro della mostra un’installazione composta dalle tavole originali dei primi due capitoli di una trilogia in corso, che esplora il rapporto tra corpi femminili e paesaggio: Ostende (edito nel 2021 da Frémok), un racconto di rinascita che ha per protagoniste alcune presenze femminili, corpi maturi che si mostrano in relazione con il panorama delle coste del Mare del Nord; e il ciclo Les forêts sombres - ancora inedito ed esposto in anteprima esclusiva al festival - in cui donne, di nuovo ritratte nella loro nudità, attraversano fisicamente e simbolicamente una foresta, in un gioco di luci e ombre, bianco e nero e colore.
Qui Goblet interroga l’idea di bellezza e di canone, approfondendo la relazione tra sguardo e potere, tra nudità e affermazione di sé, tra paesaggio e corpi, mettendo in scena soggetti su cui si sono stratificati stereotipi e precisi modelli iconografici.
Da questo nucleo si dipanano, come le stelle di una costellazione, gli altri lavori dell’artista: dagli esordi con il fumetto autobiografico alla fine degli anni Novanta alle collaborazioni con disegnatrici e disegnatori, fino ai lavori di ricerca più personali, schizzi e carnet di studio, che compongono un ritratto completo e complesso dell’opera di un’autrice che ha segnato l’evoluzione del fumetto degli ultimi trent’anni.
La mostra è a cura di Hamelin, in collaborazione con Musei Nazionali di Bologna - ex Chiesa di San Mattia, Galerie Martel, Sigaretten.
Didascalia della foto sotto:
© Dominique Goblet, Ostende, Fremk, 2020
La mostra è nata dall’incontro di Dominique Goblet con l’ex Chiesa di San Mattia, uno spazio dalla storia unica: fatta erigere per volere delle monache di San Mattia, poi sconsacrata e utilizzata come magazzino, infine restaurata e restituita alla città, la chiesa risuona con il corpus del lavoro dell’autrice.
Lo sguardo sulla vulnerabilità e la resilienza del corpo femminile e la ricerca sull’identità si intrecciano agli strati del tempo e alle presenze che hanno abitato questo spazio, con la sua storia conventuale femminile eccentrica.
Al centro della mostra un’installazione composta dalle tavole originali dei primi due capitoli di una trilogia in corso, che esplora il rapporto tra corpi femminili e paesaggio: Ostende (edito nel 2021 da Frémok), un racconto di rinascita che ha per protagoniste alcune presenze femminili, corpi maturi che si mostrano in relazione con il panorama delle coste del Mare del Nord; e il ciclo Les forêts sombres - ancora inedito ed esposto in anteprima esclusiva al festival - in cui donne, di nuovo ritratte nella loro nudità, attraversano fisicamente e simbolicamente una foresta, in un gioco di luci e ombre, bianco e nero e colore.
Qui Goblet interroga l’idea di bellezza e di canone, approfondendo la relazione tra sguardo e potere, tra nudità e affermazione di sé, tra paesaggio e corpi, mettendo in scena soggetti su cui si sono stratificati stereotipi e precisi modelli iconografici.
Da questo nucleo si dipanano, come le stelle di una costellazione, gli altri lavori dell’artista: dagli esordi con il fumetto autobiografico alla fine degli anni Novanta alle collaborazioni con disegnatrici e disegnatori, fino ai lavori di ricerca più personali, schizzi e carnet di studio, che compongono un ritratto completo e complesso dell’opera di un’autrice che ha segnato l’evoluzione del fumetto degli ultimi trent’anni.
La mostra è a cura di Hamelin, in collaborazione con Musei Nazionali di Bologna - ex Chiesa di San Mattia, Galerie Martel, Sigaretten.
Didascalia della foto sotto:
© Dominique Goblet, Ostende, Fremk, 2020
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Ex Chiesa di San Mattia, via Sant'Isaia 14
Telefono: 051/4209411
Orari di apertura: 14,30-18 giovedì e venerdì (la mattina su prenotazione, scrivendo a segreteria@hamelin.net); 11-18 sabato e domenica
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: https://aocchiaperti.net/2024/mostre/costellazioni
Organizzatore: Musei Nazionali di Bologna - ex Chiesa di San Mattia