Mostra ECHI DI LUCE. Ottorino DE LUCCHI, Raffaele MINOTTO - Varese
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Varese
I pittori OTTORINO DE LUCCHI e RAFFAELE MINOTTO presentano a PUNTO SULL’ARTE la doppia mostra personale, dove i sontuosi interni delle ville venete dipinti da Minotto si fondono con l’eleganza senza tempo delle nature morte di De Lucchi.
Minotto accompagna lo spettatore nelle stanze dei palazzi di Asolo e di Padova che da sempre sono oggetto della sua ricerca, un vagabondare tra broccati e velluti accarezzati dalla luce, tra tappeti soffici e oggetti preziosi che mantengono l’impronta delle persone che li hanno vissuti e che tuttora li vivono in un continuo rimando tra il presente e un passato intriso di memorie.
Nel tempo Raffaele Minotto (Padova, 1969) ha arricchito i suoi lavori di nuove letture. Oggi, per esempio, l’artista sperimenta talvolta l’allontanamento dell’inquadratura, regalandoci visioni dall’esterno che coinvolgono parte del giardino; le tinte, poi, si sono fatte più accese e definite e lo stesso sguardo dell’artista è divenuto ancora più analitico che in passato, entrando nei dettagli anche dei quadri appesi alle pareti, che aprono agli occhi dello spettatore nuove storie.
Ottorino De Lucchi (Ferrara, 1951) continua a incantare con la materia misteriosa e vellutata dei suoi acquerelli a secco. Fuoriclasse di una tecnica che dona all’acquerello – solitamente leggero e trasparente – una consistenza densa e compatta, l’artista modula il tema della natura morta facendone scaturire emozioni sempre nuove.
Immersi in un nero impenetrabile, senza scampo, che non concede nulla agli interrogativi dello sguardo e che precipita il lavoro nello spazio enigmatico della metafisica, i fiori e le canestre di frutta di De Lucchi appaiono illuminati dal di dentro come se possedessero un caldo cuore pulsante.
Didascalia della foto sotto:
Minotto Raffaele, Scorcio d'interno, 2024, olio su tavola, 150x150 cm.
Minotto accompagna lo spettatore nelle stanze dei palazzi di Asolo e di Padova che da sempre sono oggetto della sua ricerca, un vagabondare tra broccati e velluti accarezzati dalla luce, tra tappeti soffici e oggetti preziosi che mantengono l’impronta delle persone che li hanno vissuti e che tuttora li vivono in un continuo rimando tra il presente e un passato intriso di memorie.
Nel tempo Raffaele Minotto (Padova, 1969) ha arricchito i suoi lavori di nuove letture. Oggi, per esempio, l’artista sperimenta talvolta l’allontanamento dell’inquadratura, regalandoci visioni dall’esterno che coinvolgono parte del giardino; le tinte, poi, si sono fatte più accese e definite e lo stesso sguardo dell’artista è divenuto ancora più analitico che in passato, entrando nei dettagli anche dei quadri appesi alle pareti, che aprono agli occhi dello spettatore nuove storie.
Ottorino De Lucchi (Ferrara, 1951) continua a incantare con la materia misteriosa e vellutata dei suoi acquerelli a secco. Fuoriclasse di una tecnica che dona all’acquerello – solitamente leggero e trasparente – una consistenza densa e compatta, l’artista modula il tema della natura morta facendone scaturire emozioni sempre nuove.
Immersi in un nero impenetrabile, senza scampo, che non concede nulla agli interrogativi dello sguardo e che precipita il lavoro nello spazio enigmatico della metafisica, i fiori e le canestre di frutta di De Lucchi appaiono illuminati dal di dentro come se possedessero un caldo cuore pulsante.
Didascalia della foto sotto:
Minotto Raffaele, Scorcio d'interno, 2024, olio su tavola, 150x150 cm.
Regione: Lombardia
Luogo: PUNTO SULL’ARTE, viale Sant’Antonio 59/61 (Casbeno)
Telefono: 0332/320990
Orari di apertura: 9,30-17 da martedì a sabato. Domenica e lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.puntosullarte.com/
Organizzatore: PUNTO SULL’ARTE