Mostra Eduardo Chillida - Roma

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 02/10/2024 Aggiornato il 02/10/2024
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Roma
In occasione del centenario della nascita del grande scultore spagnolo, la mostra personale “Eduardo Chillida” (1924 – 2002), ospitata dall’Instituto Cervantes di Roma nella sede della Sala Dalí, propone, per la prima volta nella capitale dopo trentadue anni, quarantuno opere dell’artista tra disegni, sculture e “gravitazioni” datate dal 1948 al 1997.
Un’occasione veramente unica per ripercorrere l’evoluzione dell’opera dello scultore basco dalla figurazione all’astrazione.

Eccezionalmente esposte le quattro opere che valsero all’artista il Premio per la scultura alla Biennale di Venezia del 1958, tra le quali Gesto, proveniente dalla collezione della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

La mostra romana vuole essere una retrospettiva della carriera artistica di Chillida attraverso i due principali mezzi con cui lavorò: il disegno e la scultura.

Il percorso dell’esposizione inizia con una serie di disegni figurativi del primo periodo dove già emergono quelle forme e linee curve che caratterizzeranno il suo lavoro successivo. Colpiscono i disegni che si concentrano sulle mani, uno dei temi che ossessiona Chillida.
Non bisogna dimenticare, infatti, che l'artista in gioventù è il portiere della squadra di calcio della Real Sociedad, attività caratterizzata dall'uso delle mani e sport che deve abbandonare a causa di un infortunio al ginocchio.

In mostra 17 “gravitazioni”, rilievi di diversi strati di carte, tagliate e in parte dipinte a china nera, legate e appese mediante delle corde. Chillida espone per la prima volta Gravitazioni nel 1988 alla Galleria Theo di Madrid. Sono delicate opere bidimensionali in bianco e nero, che esplorano le qualità e i limiti dello spazio, sovrapponendo strati di carta uniti da fili e sospesi per consentire la circolazione dell’aria.

La stratificazione e la diversa densità dei piani bidimensionali rimanda a una profondità e a una articolazione spaziale altra che fornisce una fortissima suggestione per definire un’articolazione plastica dell’architettura che alterna volumi in rilievo e campi scavati.

La mostra è a cura di Javier Molins.

Didascalia della foto sotto:
Eduardo Chillida, Mano, 1978, 15,4 cm x 14,1 cm, inchiostro su carta, Museo Chillida Leku, Foto: Alex Abril.
Regione: Lazio
Luogo: Instituto Cervantes di Roma, Sala Dalí, piazza Navona 91
Telefono: 06/6861871
Orari di apertura: 14-20 da martedì a venerdì; 10-14; 15-20 sabato. Domenica e lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: https://roma.cervantes.es/it/
Organizzatore: Instituto Cervantes di Roma
14 Roma, Eduardo Chillida