Mostra Elogio della diversità. Viaggio negli ecosistemi italiani - Roma
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Roma
Palazzo Esposizioni Roma presenta un grande progetto espositivo dedicato al tema della biodiversità e della salute unica che affronta la fragilità degli equilibri tra gli ecosistemi e l’interdipendenza tra le diverse forme di vita del nostro pianeta.
In una fase storica caratterizzata da una crisi della biodiversità e da un’insicurezza climatica causate principalmente dalle attività umane, un’iniziativa espositiva che richiami l’attenzione e la consapevolezza sulla fragilità degli equilibri che regolano gli ecosistemi appare quanto mai urgente e utile per attivare forme di responsabilità individuale e collettiva.
La mostra intende mettere in rilievo temi e circostanze diverse: il valore della biodiversità sia in termini assoluti che in relazione al benessere psicofisico dell’uomo; i principali fattori antropici – cambiamento climatico, specie invasive, frammentazione degli habitat e inquinamento – che sono causa della minaccia alla biodiversità; la visione della salute unica (One Health) come approccio integrato per equilibrare la salute di persone, animali ed ecosistemi; le possibili azioni individuate per invertire la rotta in direzione di un accrescimento della ricchezza della biodiversità sulla Terra e al contempo favorire paradigmi di prevenzione.
L'esposizione descrive il fondamentale ruolo della ricerca nello studiare, preservare e restaurare il patrimonio naturale del nostro Paese. Biologi, naturalisti, genetisti, antropologi, ecologi, urbanisti, architetti, artisti hanno offerto il loro prezioso contributo e le proprie competenze per raccontare in modo esauriente un tema così complesso.
La bellezza e l’importanza della biodiversità sono raccontate attraverso una commistione di linguaggi in cui si fondono rigore scientifico e suggestione estetica, spiegazione ed emozione.
La narrazione testuale sintetica dominata dalla contemplazione di reperti originali emozionanti e spesso inediti è arricchita da video, apparati iconografici e ricostruzioni.
Tra le modalità con cui viene illustrata la biodiversità italiana, si possono osservare molte tassidermie storiche e reperti rari provenienti da musei scientifici di tutta Italia, tra cui spiccano un grande squalo bianco e una foca monaca dal Museo di Storia Naturale di Genova, un orso marsicano e un’aquila reale dal Museo Civico di Zoologia di Roma, un pesce siluro dal Museo di Storia Naturale di Pavia, un grande pesce luna e un lupo dai Musei di Anatomia Comparata e di Zoologia della Sapienza Università di Roma.
L’esposizione affronta anche il tema della biodiversità genetica degli italiani partendo dalla preistoria: è esposto, in originale, il famoso “uomo della Maiella”, in realtà una donna di una delle prime comunità di agricoltori e allevatori arrivati in Italia intorno al 6.000 a.C., prestato dal Museo di Antropologia della Sapienza.
L'esposizione è curata da Isabella Saggio, genetista, docente presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza Università di Roma, e Fabrizio Rufo, bioeticista, docente presso il Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza, Università di Roma.
La mostra si avvale di un comitato scientifico d’eccellenza e di livello internazionale, composto dal Premio Nobel Giorgio Parisi, da Enrico Alleva, Carlo Blasi, Stefano Boeri, Ferdinando Boero, Maria Chiara Carrozza, Luigi Fiorentino, Enrico Giovannini, Vittorio Lingiardi, Antonella Polimeni e da Ling San.
In una fase storica caratterizzata da una crisi della biodiversità e da un’insicurezza climatica causate principalmente dalle attività umane, un’iniziativa espositiva che richiami l’attenzione e la consapevolezza sulla fragilità degli equilibri che regolano gli ecosistemi appare quanto mai urgente e utile per attivare forme di responsabilità individuale e collettiva.
La mostra intende mettere in rilievo temi e circostanze diverse: il valore della biodiversità sia in termini assoluti che in relazione al benessere psicofisico dell’uomo; i principali fattori antropici – cambiamento climatico, specie invasive, frammentazione degli habitat e inquinamento – che sono causa della minaccia alla biodiversità; la visione della salute unica (One Health) come approccio integrato per equilibrare la salute di persone, animali ed ecosistemi; le possibili azioni individuate per invertire la rotta in direzione di un accrescimento della ricchezza della biodiversità sulla Terra e al contempo favorire paradigmi di prevenzione.
L'esposizione descrive il fondamentale ruolo della ricerca nello studiare, preservare e restaurare il patrimonio naturale del nostro Paese. Biologi, naturalisti, genetisti, antropologi, ecologi, urbanisti, architetti, artisti hanno offerto il loro prezioso contributo e le proprie competenze per raccontare in modo esauriente un tema così complesso.
La bellezza e l’importanza della biodiversità sono raccontate attraverso una commistione di linguaggi in cui si fondono rigore scientifico e suggestione estetica, spiegazione ed emozione.
La narrazione testuale sintetica dominata dalla contemplazione di reperti originali emozionanti e spesso inediti è arricchita da video, apparati iconografici e ricostruzioni.
Tra le modalità con cui viene illustrata la biodiversità italiana, si possono osservare molte tassidermie storiche e reperti rari provenienti da musei scientifici di tutta Italia, tra cui spiccano un grande squalo bianco e una foca monaca dal Museo di Storia Naturale di Genova, un orso marsicano e un’aquila reale dal Museo Civico di Zoologia di Roma, un pesce siluro dal Museo di Storia Naturale di Pavia, un grande pesce luna e un lupo dai Musei di Anatomia Comparata e di Zoologia della Sapienza Università di Roma.
L’esposizione affronta anche il tema della biodiversità genetica degli italiani partendo dalla preistoria: è esposto, in originale, il famoso “uomo della Maiella”, in realtà una donna di una delle prime comunità di agricoltori e allevatori arrivati in Italia intorno al 6.000 a.C., prestato dal Museo di Antropologia della Sapienza.
L'esposizione è curata da Isabella Saggio, genetista, docente presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza Università di Roma, e Fabrizio Rufo, bioeticista, docente presso il Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza, Università di Roma.
La mostra si avvale di un comitato scientifico d’eccellenza e di livello internazionale, composto dal Premio Nobel Giorgio Parisi, da Enrico Alleva, Carlo Blasi, Stefano Boeri, Ferdinando Boero, Maria Chiara Carrozza, Luigi Fiorentino, Enrico Giovannini, Vittorio Lingiardi, Antonella Polimeni e da Ling San.
Regione: Lazio
Luogo: Palazzo Esposizioni Roma, via Nazionale 194
Telefono: 06/696271
Orari di apertura: 10-20. Lunedì chiuso
Costo: 12,50 euro; ridotto 10 euro
Dove acquistare: www.palazzoesposizioniroma.it
Sito web: www.palazzoesposizioniroma.it
Organizzatore: Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, con il contributo del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità e dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale