Mostra Expanded – I paesaggi dell’arte - Torino

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 22/06/2024 Aggiornato il 22/06/2024
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Torino
L'esposizione, a cura di Elena Volpato, è dedicata ad alcuni fotografi che hanno saputo restituire i molteplici aspetti dell’arte e ritrarne nel senso più ampio i suoi paesaggi composti di opere e architetture, del volto degli artisti e dei loro momenti di lavoro nello studio o nel paesaggio naturale.

Grazie al sostegno di Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, la GAM ha potuto rinnovare il proprio impegno collezionistico acquisendo 22 fotografie di Gianfranco Gorgoni, realizzate tra il 1970 e il 1974.
Le foto sono dedicate alle diverse fasi di realizzazione dell’opera Spiral Jetty di Robert Smithson, di opere di Michael Heizer, oltre che ad alcuni ritratti di artisti come Bruce Nauman, Dan Flavin, Agnes Martin ed Ellsworth Kelly.

Le immagini di Gorgoni, la forza ipnotica dei suoi scatti in volo sopra lo Spiral Jetty, entrando a far parte della collezione, hanno permesso, come in un virtuoso spin-off, di rileggere lo sguardo fotografico sull’arte attraverso la continua emersione di un desiderio di vertigine.

Un desiderio presente sin dai primi scatti fatti da fotografi come Nadar e, poco più tardi, come Mario Gabinio, salendo su palloni aerostatici per catturare dall’altro la bellezza delle loro città e accogliere all’interno della griglia prospettica la vitale deformazione della convessità del mondo e il disassamento dal piano dell’orizzonte.

La più vertiginosa immagine della storia della fotografia è uno scatto dell’immaginario di uno dei più importanti fotografi del Novecento: Luigi Ghirri, davanti a una delle prime immagini della Terra vista dalla Luna, scorgere al suo interno tutte le immagini della storia artistica, una dentro l’altra, telescopicamente inabissate, “graffiti, affreschi, dipinti, scritture, fotografie, libri, film. – scrisse – Contemporaneamente la rappresentazione del mondo e tutte le rappresentazioni del mondo in una volta sola.”

Le opere in mostra sono tutte parte di una lunga storia collezionistica che ha arricchito nel tempo i fondi del museo, tra i quali si conservano esemplari di assoluto valore storico come il dagherrotipo della chiesa della Gran Madre di Dio realizzato da Enrico Federico Jest nel 1839, e dell’Archivio Fotografico della Fondazione Torino Musei da cui provengono le stampe di Mario Gabinio, prodotte tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.

La mostra presenta inoltre un’opera realizzata da Jacopo Benassi specificamente per l’occasione: Paesaggio di un paesaggio in un paesaggio.

L’esposizione è parte di Expanded, il percorso di rilettura in tre capitoli della Collezione fotografica della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, che è parte del programma di EXPOSED. Torino Foto Festival.
Il progetto si completa con Expanded Without, alle OGR Torino, ed Expanded With, nelle sale del Castello di Rivoli.
Regione: Piemonte
Luogo: GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Spazio del Contemporaneo, via Magenta 31
Telefono: 011/4429518
Orari di apertura: 10-18. Lunedì chiuso
Costo: 11 euro; ridotto 9 euro
Dove acquistare: www.gamtorino.it/it/visita-il-museo/biglietti/
Sito web: www.gamtorino.it/it/
Organizzatore: Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT