Mostra fa che sia un racconto - Bagnacavallo

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Bagnacavallo (Ravenna)
L’Unione Comuni della Bassa Romagna presenta, negli spazi dell’Ex Convento San Francesco di Bagnacavallo, la mostra “fa che sia un racconto”, progetto interdisciplinare fatto di immagini, parole, testimonianze, per svelare le contraddizioni che caratterizzano la narrazione pubblica e mediatica del più recente conflitto nel Medio Oriente.
La mostra presenta 40 fotografie di grande formato opera di Lorenzo Tugnoli, photoreporter unico premio Pulitzer in Italia nel 2019, nativo di Lugo, e si nutre della ricerca e della curatela di Francesca Recchia, studiosa e scrittrice interessata alla dimensione geopolitica dei processi culturali.
La mostra offre un’inedita riflessione individuale e civica sulle difficoltà, i vuoti, le complicità, le manipolazioni e i silenzi che caratterizzano l’atteggiamento dei media e del pubblico attorno al conflitto tra Israele, Palestina e Libano, iniziato il 7 ottobre 2023.
Gli spazi dell’ex convento si trasformano in un percorso a episodi, ciascuno dei quali esplora alcuni temi fondamentali del racconto:
la documentazione, l’evidenza, la testimonianza e l’idea di Sumud, ovvero di resistenza.
A ispirare il titolo della mostra e ad aprire il percorso espositivo sono i versi di una poesia di Refaat Alareer, poeta e intellettuale palestinese, ucciso a Gaza in un raid israeliano all’inizio del conflitto, nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 2023.
La poesia si chiude con «Se dovessi morire, fa che sia un racconto»: monito a non dimenticare e invito a farsi testimoni della storia.
La mostra, tenendo conto dell’ipermediatizzazione del genocidio e allo stesso tempo della mancanza di testimonianze e voci di credibilità a cui si è assistito in questo arco temporale, offre un’analisi analogica e multimediale dei vari livelli di fallimento del linguaggio: dalla mancanza di consenso intorno alle definizioni degli eventi in corso alle acrobazie politiche per aggirare i dettami delle leggi internazionali.
Il percorso della mostra - il cui allestimento è progettato dall’architetto e designer Diego Segatto - si costruisce su dati di realtà: dalla documentazione fotografica di Lorenzo Tugnoli raccolta a partire da ottobre 2023 tra Palestina e Libano, all’elaborazione visiva di dati e statistiche.
Curatela e ricerca sono di Francesca Recchia.
La mostra presenta 40 fotografie di grande formato opera di Lorenzo Tugnoli, photoreporter unico premio Pulitzer in Italia nel 2019, nativo di Lugo, e si nutre della ricerca e della curatela di Francesca Recchia, studiosa e scrittrice interessata alla dimensione geopolitica dei processi culturali.
La mostra offre un’inedita riflessione individuale e civica sulle difficoltà, i vuoti, le complicità, le manipolazioni e i silenzi che caratterizzano l’atteggiamento dei media e del pubblico attorno al conflitto tra Israele, Palestina e Libano, iniziato il 7 ottobre 2023.
Gli spazi dell’ex convento si trasformano in un percorso a episodi, ciascuno dei quali esplora alcuni temi fondamentali del racconto:
la documentazione, l’evidenza, la testimonianza e l’idea di Sumud, ovvero di resistenza.
A ispirare il titolo della mostra e ad aprire il percorso espositivo sono i versi di una poesia di Refaat Alareer, poeta e intellettuale palestinese, ucciso a Gaza in un raid israeliano all’inizio del conflitto, nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 2023.
La poesia si chiude con «Se dovessi morire, fa che sia un racconto»: monito a non dimenticare e invito a farsi testimoni della storia.
La mostra, tenendo conto dell’ipermediatizzazione del genocidio e allo stesso tempo della mancanza di testimonianze e voci di credibilità a cui si è assistito in questo arco temporale, offre un’analisi analogica e multimediale dei vari livelli di fallimento del linguaggio: dalla mancanza di consenso intorno alle definizioni degli eventi in corso alle acrobazie politiche per aggirare i dettami delle leggi internazionali.
Il percorso della mostra - il cui allestimento è progettato dall’architetto e designer Diego Segatto - si costruisce su dati di realtà: dalla documentazione fotografica di Lorenzo Tugnoli raccolta a partire da ottobre 2023 tra Palestina e Libano, all’elaborazione visiva di dati e statistiche.
Curatela e ricerca sono di Francesca Recchia.
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Ex Convento San Francesco, via Luigi Cadorna 14
Telefono: 0545/280898
Orari di apertura: 16-21 giovedì e venerdì; 10-12; 16-19 sabato e domenica
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: ingresso libero
Sito web: www.bassaromagnamia.it
Organizzatore: Unione Comuni della Bassa Romagna