Mostra Flavio Favelli, Igor Grubić, Juan Pablo Macías. Try again. Fail again. Fail better - Bologna
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Bologna
In occasione della cinquantesima edizione di Arte Fiera e di ART CITY Bologna 2024, Flavio Favelli (Firenze, 1967) insieme agli artisti Igor Grubić (Zagabria, 1969) e Juan Pablo Macías (Puebla, 1974) apre al pubblico Jugopetrol, il suo spazio in viale Silvani, a pochi passi dal quartiere della Manifattura dell’Arti e dal MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, con la mostra Try again. Fail again. Fail better.
Il progetto è costituito da tre blocchi di opere che i tre artisti considerano emblematiche nell’evoluzione del loro lavoro e significative per delineare alcuni dei loro specifici ambiti di ricerca.
Flavio Favelli presenta una serie di opere fra collage, assemblaggi, composizioni di vari documenti e prodotti autentici appartenenti ad un tempo recente, vissuto dall’artista, che approfondiscono i segni e simboli tipici dell’identità italiana ma anche i suoi conflitti.
Si tratta di adesivi pubblicitari, biglietti, copertine di libri (c’è anche un esemplare dei primi cataloghi di Arte Fiera degli anni Settanta), francobolli, banconote e ritagli di giornali che veicolano informazioni e immagini di grande seduzione.
Juan Pablo Macías espone una serie di lavori incisi a puntasecca su lastre trovate e in procinto di essere smaltite. Le lastre sono state recuperate a Firenze, nell’atelier della Fondazione il Bisonte, dove si è realizzata l’opera.
La serie di collage di Igor Grubić nasce dall’interesse che l’artista ha sviluppato negli anni Novanta per l’ideologia del Costruttivismo Russo, che credeva che l’arte potesse coltivare e nutrire lo spirito delle persone. Essi sono un lavoro seminale della sua pratica, come disegni o schizzi, e rappresentano il suo primo pensiero critico attraverso l’arte, su cui poi si fonderà la sua poetica futura.
Il progetto è costituito da tre blocchi di opere che i tre artisti considerano emblematiche nell’evoluzione del loro lavoro e significative per delineare alcuni dei loro specifici ambiti di ricerca.
Flavio Favelli presenta una serie di opere fra collage, assemblaggi, composizioni di vari documenti e prodotti autentici appartenenti ad un tempo recente, vissuto dall’artista, che approfondiscono i segni e simboli tipici dell’identità italiana ma anche i suoi conflitti.
Si tratta di adesivi pubblicitari, biglietti, copertine di libri (c’è anche un esemplare dei primi cataloghi di Arte Fiera degli anni Settanta), francobolli, banconote e ritagli di giornali che veicolano informazioni e immagini di grande seduzione.
Juan Pablo Macías espone una serie di lavori incisi a puntasecca su lastre trovate e in procinto di essere smaltite. Le lastre sono state recuperate a Firenze, nell’atelier della Fondazione il Bisonte, dove si è realizzata l’opera.
La serie di collage di Igor Grubić nasce dall’interesse che l’artista ha sviluppato negli anni Novanta per l’ideologia del Costruttivismo Russo, che credeva che l’arte potesse coltivare e nutrire lo spirito delle persone. Essi sono un lavoro seminale della sua pratica, come disegni o schizzi, e rappresentano il suo primo pensiero critico attraverso l’arte, su cui poi si fonderà la sua poetica futura.
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Jugopetrol, viale Silvani 10/A (di fianco al ristorante Soon)
Telefono: 051/203040
Orari di apertura: 18-21 il 31 gennaio; 15-20 i giorni 1 e 2 febbraio; 15-22 il 3 febbraio; 12-18 il 4 febbraio
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.artcity.bologna.it; www.culturabologna.it/documents/artcity
Organizzatore: Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere