Mostra Gianmaria Potenza. Elaborating New Codes - Venezia

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Venezia
Palazzo Ferro Fini a Venezia ospita la nuova mostra monografica dedicata a Gianmaria Potenza (Venezia, 1936).
Curata da Valeria Loddo, l’esposizione è dedicata a uno dei momenti più significativi della produzione artistica del Maestro veneziano: la serie degli Elaboratori.
Questo corpus di opere, sviluppato a partire dai primi anni Novanta e definite dal critico Nicola Micieli “un punto di approdo e di ripartenza” nella carriera di Gianmaria Potenza (1992), segna un punto di svolta nella sua ricerca artistica e si rivela ancora oggi fondamentale per comprendere l’evoluzione del suo linguaggio e il suo dialogo con le trasformazioni tecnologiche e culturali dagli anni Ottanta a oggi.
L'esposizione forma un dialogo tra gli Elaboratori e una selezione di opere più recenti del maestro, realizzate in bronzo, marmo e legno, per un totale di circa 30 pezzi, distribuite in quattro sale.
Questo accostamento consente di cogliere la coerenza e l’evoluzione della sua ricerca, mettendo in evidenza come i principi formali e concettuali elaborati negli anni Novanta abbiano influenzato l’intera sua produzione successiva.
Gli Elaboratori sono opere in cui ogni elemento – piccoli cubi e cilindri in legno – è modellato, levigato e assemblato in una costruzione in cui la ripetizione diventa un principio strutturale, scandendo lo sviluppo della composizione e facendo della dialettica tra ordine strutturale e tattilità materica un fulcro della ricerca dell’artista.
Negli Elaboratori, Gianmaria Potenza affronta le profonde trasformazioni culturali introdotte dall’era digitale negli anni Ottanta, un periodo in cui l’informatica e i linguaggi algoritmici ridefiniscono le dinamiche della comunicazione e della rappresentazione.
Pur senza utilizzare direttamente strumenti digitali, l’artista assimila i loro principi strutturali, come la modularità e la serialità, trasponendoli in un codice visivo che mantiene un legame essenziale con la manualità.
Seguendo uno dei principi fondativi, ovvero la promozione dei giovani creativi, la Fondazione Potenza Tamini, lega la mostra anche al Progetto Giovani Talenti 2025.
Il 14 maggio 2025 in collaborazione con il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia, la Fondazione lancerà un bando per giovani musicisti e compositori, invitandoli a tradurre in suono l’universo artistico di Potenza.
Saranno proprio le opere del maestro esposte in mostra a Palazzo Ferro Fini oggetto del concorso e i partecipanti al bando avranno la possibilità di vederle dal vivo e di proporre una loro composizione entro le ore 12 di lunedì 15 settembre 2025.
Questo progetto interdisciplinare vuole esplorare le possibili connessioni tra linguaggio visivo e linguaggio musicale, offrendo nuove chiavi di lettura dell’opera del maestro e stimolando una riflessione sulla natura aperta e dinamica della sua ricerca artistica.
Curata da Valeria Loddo, l’esposizione è dedicata a uno dei momenti più significativi della produzione artistica del Maestro veneziano: la serie degli Elaboratori.
Questo corpus di opere, sviluppato a partire dai primi anni Novanta e definite dal critico Nicola Micieli “un punto di approdo e di ripartenza” nella carriera di Gianmaria Potenza (1992), segna un punto di svolta nella sua ricerca artistica e si rivela ancora oggi fondamentale per comprendere l’evoluzione del suo linguaggio e il suo dialogo con le trasformazioni tecnologiche e culturali dagli anni Ottanta a oggi.
L'esposizione forma un dialogo tra gli Elaboratori e una selezione di opere più recenti del maestro, realizzate in bronzo, marmo e legno, per un totale di circa 30 pezzi, distribuite in quattro sale.
Questo accostamento consente di cogliere la coerenza e l’evoluzione della sua ricerca, mettendo in evidenza come i principi formali e concettuali elaborati negli anni Novanta abbiano influenzato l’intera sua produzione successiva.
Gli Elaboratori sono opere in cui ogni elemento – piccoli cubi e cilindri in legno – è modellato, levigato e assemblato in una costruzione in cui la ripetizione diventa un principio strutturale, scandendo lo sviluppo della composizione e facendo della dialettica tra ordine strutturale e tattilità materica un fulcro della ricerca dell’artista.
Negli Elaboratori, Gianmaria Potenza affronta le profonde trasformazioni culturali introdotte dall’era digitale negli anni Ottanta, un periodo in cui l’informatica e i linguaggi algoritmici ridefiniscono le dinamiche della comunicazione e della rappresentazione.
Pur senza utilizzare direttamente strumenti digitali, l’artista assimila i loro principi strutturali, come la modularità e la serialità, trasponendoli in un codice visivo che mantiene un legame essenziale con la manualità.
Seguendo uno dei principi fondativi, ovvero la promozione dei giovani creativi, la Fondazione Potenza Tamini, lega la mostra anche al Progetto Giovani Talenti 2025.
Il 14 maggio 2025 in collaborazione con il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia, la Fondazione lancerà un bando per giovani musicisti e compositori, invitandoli a tradurre in suono l’universo artistico di Potenza.
Saranno proprio le opere del maestro esposte in mostra a Palazzo Ferro Fini oggetto del concorso e i partecipanti al bando avranno la possibilità di vederle dal vivo e di proporre una loro composizione entro le ore 12 di lunedì 15 settembre 2025.
Questo progetto interdisciplinare vuole esplorare le possibili connessioni tra linguaggio visivo e linguaggio musicale, offrendo nuove chiavi di lettura dell’opera del maestro e stimolando una riflessione sulla natura aperta e dinamica della sua ricerca artistica.
Regione: Veneto
Luogo: Palazzo Ferro Fini, Sede del Consiglio Regionale del Veneto, San Marco 2322
Telefono: 041/5287266
Orari di apertura: 10-17. Sabato e domenica chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: ingresso libero
Sito web: www.fondazionepotenzatamini.it; www.consiglioveneto.it
Organizzatore: Fondazione Potenza Tamini in collaborazione con il Consiglio Regionale del Veneto