Mostra ITALIA SESSANTA. Arte, Moda e Design. Dal Boom al Pop - Gorizia
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Gorizia
Gli Anni Sessanta sono stati tempo non solo di complessi mutamenti sociali e politici, ma anche di originali spinte creative e dell’imporsi di nuovi approcci e nuove visioni.
A mutare è il modo di vivere, di abitare, lavorare, vestire, amare e gestire il tempo libero.
La mostra a Palazzo Attems Petzenstein offre l'opportunità di compiere un viaggio dentro quello che è uno dei grandi miti della storia recente.
Ad accogliere i visitatori sarà una sfavillante Ferrari 275 gtb del 1965, affiancata da una Lamborghini Miura, quest’ultima presente solo in immagine, per questione di spazio, simboli evidenti e universali del design ma anche dell’imporsi della tecnologia Made in Italy.
I curatori – Carla Cerutti per il design, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin per la moda e Lorenzo Michelli per le arti visive – hanno scelto di raccontare il decennio sottolineando le assonanze di generi.
Il racconto si apre anche all’arte, riconoscendo quanto questo linguaggio espressivo si intrecci con gli altri due. Nel ’64 la Biennale di Venezia ufficializza la Pop Art, che con il Radical Design impone il primato della invenzione poetica sulla funzionalità.
Intanto nuove figurazioni e forme, tra Pop e Op, nuovi materiali e nuove tecnologie si irradiano dagli epicentri di Milano e Roma alle periferie, crescendo modelli originali e avanzate sensibilità.
I creativi meticciamenti tra design, arte, moda, comunicazione, musica, spettacolo producono, e rendono popolari, oggetti come il telefono Grillo e la radio TS 502, entrambi di Zanuso, i televisori Brionvega, oggi oggetto del desiderio di ogni collezionista, la macchina da scrivere Valentine di Ettore Sottsass per Olivetti, tra i tanti.
Il nuovo coinvolge tutte le arti applicate, dai vetri alle ceramiche. E, naturalmente, la moda. In mostra abiti come il Pigiama Palazzo imposto da Irene Galitzine accanto agli abiti di Valentino, Capucci, Missoni, Pucci, Balestra e a borse e scarpe di Ferragamo, Gucci, Roberta di Camerino…
Il progetto dell'allestimento è di Roberto Festi.
L'immagine della mostra e il progetto grafico sono dello Studio Polo 1116, di Sergio Brugiolo e Chiara Romanelli.
A mutare è il modo di vivere, di abitare, lavorare, vestire, amare e gestire il tempo libero.
La mostra a Palazzo Attems Petzenstein offre l'opportunità di compiere un viaggio dentro quello che è uno dei grandi miti della storia recente.
Ad accogliere i visitatori sarà una sfavillante Ferrari 275 gtb del 1965, affiancata da una Lamborghini Miura, quest’ultima presente solo in immagine, per questione di spazio, simboli evidenti e universali del design ma anche dell’imporsi della tecnologia Made in Italy.
I curatori – Carla Cerutti per il design, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin per la moda e Lorenzo Michelli per le arti visive – hanno scelto di raccontare il decennio sottolineando le assonanze di generi.
Il racconto si apre anche all’arte, riconoscendo quanto questo linguaggio espressivo si intrecci con gli altri due. Nel ’64 la Biennale di Venezia ufficializza la Pop Art, che con il Radical Design impone il primato della invenzione poetica sulla funzionalità.
Intanto nuove figurazioni e forme, tra Pop e Op, nuovi materiali e nuove tecnologie si irradiano dagli epicentri di Milano e Roma alle periferie, crescendo modelli originali e avanzate sensibilità.
I creativi meticciamenti tra design, arte, moda, comunicazione, musica, spettacolo producono, e rendono popolari, oggetti come il telefono Grillo e la radio TS 502, entrambi di Zanuso, i televisori Brionvega, oggi oggetto del desiderio di ogni collezionista, la macchina da scrivere Valentine di Ettore Sottsass per Olivetti, tra i tanti.
Il nuovo coinvolge tutte le arti applicate, dai vetri alle ceramiche. E, naturalmente, la moda. In mostra abiti come il Pigiama Palazzo imposto da Irene Galitzine accanto agli abiti di Valentino, Capucci, Missoni, Pucci, Balestra e a borse e scarpe di Ferragamo, Gucci, Roberta di Camerino…
Il progetto dell'allestimento è di Roberto Festi.
L'immagine della mostra e il progetto grafico sono dello Studio Polo 1116, di Sergio Brugiolo e Chiara Romanelli.
Regione: Friuli Venezia Giulia
Luogo: Palazzo Attems Petzenstein, piazza Edmondo De Amicis 2
Telefono: 0481/385335
Orari di apertura: 10-18. Lunedì chiuso
Costo: 6 euro; ridotto 3 euro
Dove acquistare: https://musei.regione.fvg.it/
Sito web: https://musei.regione.fvg.it/
Organizzatore: ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia