Mostra Khalid Albaih. La stagione della migrazione a Nord - Brescia
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Brescia
Gli spazi del Museo di Santa Giulia a Brescia ospitano la prima mostra personale in Italia dell’artista, curatore e attivista sudanese Khalid Albaih (Bucarest, Romania, 1980). L’esposizione è a cura di Elettra Stamboulis.
Con questa mostra la Fondazione Brescia Musei prosegue il percorso di narrazione sui diritti umani attraverso l’arte contemporanea avviato nel 2019, in un itinerario che invita alcune delle voci più significative della scena artistica internazionale a portare le proprie riflessioni negli spazi del Museo di Santa Giulia a Brescia.
Arte e diritti umani si incontrano nell’ambito dell’iniziativa, mirata a formare un punto di sintesi per artisti dissidenti e attivisti generalmente poco valorizzati nel mercato dell’arte ufficiale, ma spesso noti attraverso la rete o nel mondo di chi si permette ancora di avere una voce critica sul presente e immaginare un futuro diverso.
Un percorso che trova traccia indelebile anche nelle Collezioni civiche bresciane, grazie alle acquisizioni delle opere degli artisti protagonisti di ogni progetto espositivo: segno concreto dell’attenzione che Fondazione Brescia Musei e la città dedicano a questi temi.
La mostra è presentata nell’ambito del Festival della Pace di Brescia, durante il quale sarà visitabile gratuitamente da tutti, e segna la quinta tappa del percorso di ricerca intrapreso da Fondazione Brescia Musei.
La mostra presenta l’eterogenea produzione grafica e installativa dell'artista e attivista sudanese Khalid Albaih.
Suddivisa in quattro sezioni tematiche ispirate dal romanzo La stagione della migrazione a Nord dello scrittore sudanese Tayeb Salih, l’esposizione percorre l’opera di Khalid Albaih anche attraverso nuove installazioni appositamente realizzate per gli spazi del Museo di Santa Giulia, dei video e una selezione di disegni politici e cartoon che hanno segnato la sua carriera.
Apre la mostra la sezione La stagione della casa, in cui si ripercorre il tema dell’identità e dell’appartenenza, una costante nella vita dell’artista.
La seconda sezione, La stagione della matita acuminata, raccoglie i disegni politici che hanno reso celebre Khalid Albaih, quando nel 2008 ha iniziato a condividere in rete i suoi lavori nella pagina social Khartoon! (combinando la parola “cartoon” con il nome della capitale del Sudan, Khartoum).
La terza sezione è dedicata al tema della migrazione con La stagione dell’attraversamento dei confini. Il pubblico è accolto dall’istallazione Camp, già presentata al Museum of Contemporary Art di Jacksonville nel 2019 e rielaborata per l’occasione, che simula un campo profughi dove le tende sono rappresentate da grandi passaporti. I documenti corrispondono alle storie di sei persone provenienti da Afganistan, Gambia, Moldavia e Senegal e oggi residenti a Brescia, che Khalid Albaih ha conosciuto durante la sua residenza in città.
Il percorso si conclude con La stagione dell’agire artistico come possibilità di cambiamento, che esamina il ruolo di Khalid Albaih intellettuale curatore e attivatore di reti di collaborazione.
Fulcro di questa sezione è il volume Sudan Retold: an Art Book About the History and Future of Sudan, curato dall’artista insieme a Larissa Diana Furhrmann, edito nel 2019 e sostenuto e coordinato dal Goethe-Institut Sudan.
Un libro d’arte che offre una visione autentica e non mediata della storia e del futuro del Sudan attraverso le testimonianze di 31 tra artisti, scrittori, designer, fotografi e un cuoco, tutti sudanesi.
Con questa mostra la Fondazione Brescia Musei prosegue il percorso di narrazione sui diritti umani attraverso l’arte contemporanea avviato nel 2019, in un itinerario che invita alcune delle voci più significative della scena artistica internazionale a portare le proprie riflessioni negli spazi del Museo di Santa Giulia a Brescia.
Arte e diritti umani si incontrano nell’ambito dell’iniziativa, mirata a formare un punto di sintesi per artisti dissidenti e attivisti generalmente poco valorizzati nel mercato dell’arte ufficiale, ma spesso noti attraverso la rete o nel mondo di chi si permette ancora di avere una voce critica sul presente e immaginare un futuro diverso.
Un percorso che trova traccia indelebile anche nelle Collezioni civiche bresciane, grazie alle acquisizioni delle opere degli artisti protagonisti di ogni progetto espositivo: segno concreto dell’attenzione che Fondazione Brescia Musei e la città dedicano a questi temi.
La mostra è presentata nell’ambito del Festival della Pace di Brescia, durante il quale sarà visitabile gratuitamente da tutti, e segna la quinta tappa del percorso di ricerca intrapreso da Fondazione Brescia Musei.
La mostra presenta l’eterogenea produzione grafica e installativa dell'artista e attivista sudanese Khalid Albaih.
Suddivisa in quattro sezioni tematiche ispirate dal romanzo La stagione della migrazione a Nord dello scrittore sudanese Tayeb Salih, l’esposizione percorre l’opera di Khalid Albaih anche attraverso nuove installazioni appositamente realizzate per gli spazi del Museo di Santa Giulia, dei video e una selezione di disegni politici e cartoon che hanno segnato la sua carriera.
Apre la mostra la sezione La stagione della casa, in cui si ripercorre il tema dell’identità e dell’appartenenza, una costante nella vita dell’artista.
La seconda sezione, La stagione della matita acuminata, raccoglie i disegni politici che hanno reso celebre Khalid Albaih, quando nel 2008 ha iniziato a condividere in rete i suoi lavori nella pagina social Khartoon! (combinando la parola “cartoon” con il nome della capitale del Sudan, Khartoum).
La terza sezione è dedicata al tema della migrazione con La stagione dell’attraversamento dei confini. Il pubblico è accolto dall’istallazione Camp, già presentata al Museum of Contemporary Art di Jacksonville nel 2019 e rielaborata per l’occasione, che simula un campo profughi dove le tende sono rappresentate da grandi passaporti. I documenti corrispondono alle storie di sei persone provenienti da Afganistan, Gambia, Moldavia e Senegal e oggi residenti a Brescia, che Khalid Albaih ha conosciuto durante la sua residenza in città.
Il percorso si conclude con La stagione dell’agire artistico come possibilità di cambiamento, che esamina il ruolo di Khalid Albaih intellettuale curatore e attivatore di reti di collaborazione.
Fulcro di questa sezione è il volume Sudan Retold: an Art Book About the History and Future of Sudan, curato dall’artista insieme a Larissa Diana Furhrmann, edito nel 2019 e sostenuto e coordinato dal Goethe-Institut Sudan.
Un libro d’arte che offre una visione autentica e non mediata della storia e del futuro del Sudan attraverso le testimonianze di 31 tra artisti, scrittori, designer, fotografi e un cuoco, tutti sudanesi.
Regione: Lombardia
Luogo: Museo di Santa Giulia, via Musei 81
Telefono: 030/8174200
Orari di apertura: 10-18. Lunedì chiuso
Costo: 7 euro; ridotto 6 euro. Ingresso libero dal 9 al 30 novembre 2024, per la durata del Festival della Pace
Dove acquistare: www.bresciamusei.com/
Sito web: www.bresciamusei.com
Organizzatore: Comune di Brescia, lFondazione Brescia Musei e Festival della Pace