Mostra LA PIETRA DI DAMASCO. Opere di Michele Canzoneri - Agrigento
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Agrigento
Gli spazi della Fondazione Orestiadi Le Fabbriche ospitano la mostra che presenta le opere di Michele Canzoneri (Palermo 1944).
L’esposizione, curata da Enzo Fiammetta, raccoglie un corpus di opere realizzato nel corso di un soggiorno dell’artista in Siria nel 2003, tra Aleppo, Damasco, Palmira ed Ebla, a seguito di un progetto della Fondazione che oggi ribadisce la propria attenzione verso il mondo arabo e mediorientale, attraversato da tragiche crisi e da violenze che si sono abbattute anche sul suo inestimabile patrimonio culturale e su parte delle opere che l’artista siciliano vent’anni fa ha riprodotto con il suo stile inconfondibile.
In mostra sculture, disegni, progetti e bozzetti attraverso cui Canzoneri documenta su carte pregiate di antichi codici del ‘700 e dell’800, le suggestioni, il tessuto fatto di pieni e di vuoti, minrab minareti, dettagli di forme e di volti che raccontano l’avventura del Medio Oriente, con l’eco inconfondibile di un narratore profondamente legato alla sua Sicilia.
In particolare, l’incontro con la “pietra”, nel sito archeologico di Ebla - città distrutta e rinata per tre volte in 900 anni - è il punto di riferimento da cui prende inizio il viaggio in Siria di Canzoneri, che realizza proprio “pietre” ad immagine di quelle antiche.
Usando materiali a lui congeniali, vetro acrilico e vetro soffiato, crea degli oggetti che sembrano d’argilla e di paglia (come gli antichi mattoni), con inediti giochi di trasparenza e opacità.
Didascalia della foto sotto:
Michele Canzoneri, La Pietra di Damasco, 2003. Vetro acrilico e vetro soffiato
L’esposizione, curata da Enzo Fiammetta, raccoglie un corpus di opere realizzato nel corso di un soggiorno dell’artista in Siria nel 2003, tra Aleppo, Damasco, Palmira ed Ebla, a seguito di un progetto della Fondazione che oggi ribadisce la propria attenzione verso il mondo arabo e mediorientale, attraversato da tragiche crisi e da violenze che si sono abbattute anche sul suo inestimabile patrimonio culturale e su parte delle opere che l’artista siciliano vent’anni fa ha riprodotto con il suo stile inconfondibile.
In mostra sculture, disegni, progetti e bozzetti attraverso cui Canzoneri documenta su carte pregiate di antichi codici del ‘700 e dell’800, le suggestioni, il tessuto fatto di pieni e di vuoti, minrab minareti, dettagli di forme e di volti che raccontano l’avventura del Medio Oriente, con l’eco inconfondibile di un narratore profondamente legato alla sua Sicilia.
In particolare, l’incontro con la “pietra”, nel sito archeologico di Ebla - città distrutta e rinata per tre volte in 900 anni - è il punto di riferimento da cui prende inizio il viaggio in Siria di Canzoneri, che realizza proprio “pietre” ad immagine di quelle antiche.
Usando materiali a lui congeniali, vetro acrilico e vetro soffiato, crea degli oggetti che sembrano d’argilla e di paglia (come gli antichi mattoni), con inediti giochi di trasparenza e opacità.
Didascalia della foto sotto:
Michele Canzoneri, La Pietra di Damasco, 2003. Vetro acrilico e vetro soffiato
Regione: Sicilia
Luogo: Fondazione Orestiadi – Le Fabbriche, via San Francesco d'Assisi 1
Telefono: 0922/611129
Orari di apertura: 9,30-13; 15-19,30 da martedì a domenica. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.fondazioneorestiadi.it/
Organizzatore: Fondazione Orestiadi