Mostra Le ferite di Milano. Come l’arte può ricucire la storia - Milano

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
Triennale Milano presenta la mostra a cura di Spazio Taverna, studio fondato da Ludovico Pratesi e Marco Bassan.
Il progetto scaturisce dall’identificazione di dieci traumi della storia cittadina, con altrettante date e luoghi che rappresentano simbolicamente i momenti in cui la città ha tradito sé stessa.
Vengono esposti i lavori di dieci artisti italiani – Camilla Alberti, Francesco Arena, Stefano Arienti, Ruth Beraha, Valentina Furian, Marcello Maloberti (in collaborazione con Fortunato Zinni, superstite della strage di Piazza Fontana), Liliana Moro, Diego Perrone, Paola Pivi, Luca Vitone – invitati a produrre un disegno su carta che possa rappresentare una progressiva integrazione collettiva del trauma provocato da una “ferita” legata alla storia della città di Milano.
Nel tempo, il volto di Milano è stato profondamente segnato da una serie di cicatrici che ne hanno trasformato l’identità attraverso il dolore e la resilienza, ferite che, ancora oggi, risiedono nell’inconscio collettivo della città.
Dall'esecuzione di Amatore Sciesa durante le repressioni austriache (2 agosto 1851) ai Moti di Milano del 1898 (6 maggio 1898), passando per la sanguinosa strage del Teatro Diana (23 marzo 1921) e l’attentato di Piazza Giulio Cesare (12 aprile 1928), la narrazione attraversa il tempo, dalla strage di Piazza Fontana (12 dicembre 1969) e l’omicidio del commissario Luigi Calabresi (17 maggio 1972) alla morte di Walter Tobagi (28 maggio 1980), fino agli scandali di Tangentopoli (17 febbraio 1992), alla bomba di Via Palestro (27 luglio 1993) e al tragico incidente aereo di Linate (8 ottobre 2001).
Gli artisti coinvolti nel progetto attraverso le loro opere immaginifiche e visionarie rielaborano questi avvenimenti traumatici sviluppando una narrazione dalla forte valenza simbolica.
Il progetto scaturisce dall’identificazione di dieci traumi della storia cittadina, con altrettante date e luoghi che rappresentano simbolicamente i momenti in cui la città ha tradito sé stessa.
Vengono esposti i lavori di dieci artisti italiani – Camilla Alberti, Francesco Arena, Stefano Arienti, Ruth Beraha, Valentina Furian, Marcello Maloberti (in collaborazione con Fortunato Zinni, superstite della strage di Piazza Fontana), Liliana Moro, Diego Perrone, Paola Pivi, Luca Vitone – invitati a produrre un disegno su carta che possa rappresentare una progressiva integrazione collettiva del trauma provocato da una “ferita” legata alla storia della città di Milano.
Nel tempo, il volto di Milano è stato profondamente segnato da una serie di cicatrici che ne hanno trasformato l’identità attraverso il dolore e la resilienza, ferite che, ancora oggi, risiedono nell’inconscio collettivo della città.
Dall'esecuzione di Amatore Sciesa durante le repressioni austriache (2 agosto 1851) ai Moti di Milano del 1898 (6 maggio 1898), passando per la sanguinosa strage del Teatro Diana (23 marzo 1921) e l’attentato di Piazza Giulio Cesare (12 aprile 1928), la narrazione attraversa il tempo, dalla strage di Piazza Fontana (12 dicembre 1969) e l’omicidio del commissario Luigi Calabresi (17 maggio 1972) alla morte di Walter Tobagi (28 maggio 1980), fino agli scandali di Tangentopoli (17 febbraio 1992), alla bomba di Via Palestro (27 luglio 1993) e al tragico incidente aereo di Linate (8 ottobre 2001).
Gli artisti coinvolti nel progetto attraverso le loro opere immaginifiche e visionarie rielaborano questi avvenimenti traumatici sviluppando una narrazione dalla forte valenza simbolica.
Regione: Lombardia
Luogo: Triennale Milano, viale Emilio Alemagna 6
Telefono: 02/724341 Triennale Milano
Orari di apertura: 10,30-20. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.triennale.org
Organizzatore: Triennale Milano
