Mostra NELLO STUDIO DI ADOLFO DE CAROLIS. Opere nella collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo - Fermo
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Fermo
Continua a Palazzo dei Priori di Fermo la rassegna “Il tempo delle mostre” e le sale del Palazzo ospitano la mostra dedicata a Adolfo De Carolis, a cura di Stefano Papetti.
Protagonista della stagione artistica che caratterizza il panorama dell’Italia post unitaria nei decenni a cavallo fra Otto e Novecento, Adolfo De Carolis (1874-1928) ha manifestato uno spirito eclettico che lo ha portato a primeggiare in vari campi, dalla pittura alla decorazione, dalla xilografia alla scenografia fino al design, in stretto contatto con i più eminenti intellettuali del suo tempo, come dimostra il lungo sodalizio con Gabriele D’Annunzio testimoniato dal fitto carteggio conservato presso il Vittoriale degli Italiani.
L’esposizione rappresenta il momento centrale delle iniziative promosse in occasione delle celebrazioni decarolisiane dal comitato che vede la partecipazione delle Amministrazioni Comunali di Montefiore dell’Aso, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo.
In particolare si prefigge di illustrare il modus operandi dell’artista attraverso il materiale di studio conservato dai discendenti ed acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo che ne ha così impedito la dispersione, a partire da un’opera capitale nella produzione del maestro marchigiano, il “Trittico del Mare” recentemente sottoposto a un delicato e complesso intervento di restauro presso l’Università di Urbino.
La mostra presenta la figura di Adolfo De Carolis attraverso cinque sezioni.
La prima “Lessico familiare” è dedicata ai ritratti su carta e su tela dell’artista e dei suoi familiari; la seconda “Le amate sponde” al Trittico del Mare, ai bozzetti, ai disegni, alle xilografie ed alle fotografie di tema adriatico; la terza “Il Mito e la Storia” alle imprese decorative di soggetto mitologico-allegorico del Palazzo del Governo di Ascoli Piceno, del Salone di Bologna, dell’Aula Magna dell’Università di Pisa.
La quarta sezione “La Pietas” è rivolta alle imprese decorative ideate per la cappella di San Francesco a Padova, per la cappella Puccini a Torre del Lago e per la Collegiata di San Ginesio; la quinta sezione “Alle origini del design” presenta i numerosi appunti grafici destinati alla promozione di attività manifatturiere, al reperimento di fondi per associazioni volontaristiche e benefiche, all’illustrazione libraria, alla realizzazione di elementi di arredo.
I dipinti, i disegni, i taccuini, le fotografie e le incisioni di De Carolis. appartenuti ad una discendente dell’artista ed acquistate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, sono state oggetto di una attenta catalogazione scientifica ed una selezione sarà esposta per la prima volta in questa occasione.
Un altro aspetto che questa mostra consente di mettere in evidenza è legato all’attenzione con la quale De Carolis guarda al mondo della marineria adriatica; le immagini fotografiche che mostrano le caratteristiche barche da pesca con le vele ornate da simboli arcaici, la vita dei pescatori e delle loro compagne che ne attendono il ritorno sulla riva del mare, rappresentano una documentazione ripresa dal vero che viene poi rielaborata nella vasta e ramificata produzione del pittore.
Protagonista della stagione artistica che caratterizza il panorama dell’Italia post unitaria nei decenni a cavallo fra Otto e Novecento, Adolfo De Carolis (1874-1928) ha manifestato uno spirito eclettico che lo ha portato a primeggiare in vari campi, dalla pittura alla decorazione, dalla xilografia alla scenografia fino al design, in stretto contatto con i più eminenti intellettuali del suo tempo, come dimostra il lungo sodalizio con Gabriele D’Annunzio testimoniato dal fitto carteggio conservato presso il Vittoriale degli Italiani.
L’esposizione rappresenta il momento centrale delle iniziative promosse in occasione delle celebrazioni decarolisiane dal comitato che vede la partecipazione delle Amministrazioni Comunali di Montefiore dell’Aso, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo.
In particolare si prefigge di illustrare il modus operandi dell’artista attraverso il materiale di studio conservato dai discendenti ed acquisito dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo che ne ha così impedito la dispersione, a partire da un’opera capitale nella produzione del maestro marchigiano, il “Trittico del Mare” recentemente sottoposto a un delicato e complesso intervento di restauro presso l’Università di Urbino.
La mostra presenta la figura di Adolfo De Carolis attraverso cinque sezioni.
La prima “Lessico familiare” è dedicata ai ritratti su carta e su tela dell’artista e dei suoi familiari; la seconda “Le amate sponde” al Trittico del Mare, ai bozzetti, ai disegni, alle xilografie ed alle fotografie di tema adriatico; la terza “Il Mito e la Storia” alle imprese decorative di soggetto mitologico-allegorico del Palazzo del Governo di Ascoli Piceno, del Salone di Bologna, dell’Aula Magna dell’Università di Pisa.
La quarta sezione “La Pietas” è rivolta alle imprese decorative ideate per la cappella di San Francesco a Padova, per la cappella Puccini a Torre del Lago e per la Collegiata di San Ginesio; la quinta sezione “Alle origini del design” presenta i numerosi appunti grafici destinati alla promozione di attività manifatturiere, al reperimento di fondi per associazioni volontaristiche e benefiche, all’illustrazione libraria, alla realizzazione di elementi di arredo.
I dipinti, i disegni, i taccuini, le fotografie e le incisioni di De Carolis. appartenuti ad una discendente dell’artista ed acquistate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, sono state oggetto di una attenta catalogazione scientifica ed una selezione sarà esposta per la prima volta in questa occasione.
Un altro aspetto che questa mostra consente di mettere in evidenza è legato all’attenzione con la quale De Carolis guarda al mondo della marineria adriatica; le immagini fotografiche che mostrano le caratteristiche barche da pesca con le vele ornate da simboli arcaici, la vita dei pescatori e delle loro compagne che ne attendono il ritorno sulla riva del mare, rappresentano una documentazione ripresa dal vero che viene poi rielaborata nella vasta e ramificata produzione del pittore.
Regione: Marche
Luogo: Palazzo dei Priori, piazza del Popolo 5
Telefono: 0734/217140
Orari di apertura: 10-13; 16-20 dall'8 luglio al 15 settembre tutti i giorni; dal 16 settembre al 3 novembre dal martedì al venerdì 10,30-13; 15,30-18; sabato e domenica 10,30-13; 15,30-19. Lunedì chiuso
Costo: 9 euro; ridotto 7 euro
Dove acquistare: www.fermomusei.it/musei/palazzo-dei-priori/
Sito web: www.fermomusei.it; www.fermomusei.it/musei/palazzo-dei-priori/
Organizzatore: Maggioli Cultura e Turismo