Mostra Numerismi di Adriano Attus - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
Per celebrare i suoi 150 anni di attività Banca Cesare Ponti presenta al pubblico, nella storica sede di piazza del Duomo a Milano, la mostra di Adriano Attus (Sanremo, 1971), artista e Direttore Creativo de Il Sole 24 Ore.
Il progetto inedito nasce dalla stretta relazione fra la tradizione e l’identità
della banca e il linguaggio contemporaneo e numerico dell’artista.
La mostra raccoglie una selezione di lavori esemplificativi della produzione di Attus, parte delle serie Neometrie e Numerage, accanto a installazioni site-specific eseguite per l’occasione. Tra queste l’opera 150, ideata appositamente per celebrare l’anniversario della nascita di Banca Cesare Ponti, e la serie Planetario Numerico, presentata al pubblico in formato cartaceo e digitale NFT, fruibile su schermi.
Il percorso espositivo si sviluppa lungo il piano terra della sede di piazza
del Duomo, caratterizzata da un’estetica unica grazie agli interni in legno di fine Ottocento, e attraverso le vetrine, rendendo la mostra visibile in parte anche dall’esterno, in continuo dialogo con la piazza e la città.
Fondata nel 1871, Banca Cesare Ponti è una storica realtà milanese specializzata nel private banking che offre, tra gli altri, anche un servizio dedicato di art consulting.
Il dialogo tra l’arte e la Banca ha radici lontane: la sede milanese, dove in passato sono state ospitate diverse mostre d’arte, conserva alcune opere di grande valore artistico, fra cui in particolare la grande tela di Francesco Hayez dal titolo “Maria Stuarda nel momento che sale al patibolo” (1827).
Volgendo l’attenzione al contemporaneo e, insieme, valorizzando la
storicità e la tradizione del luogo, la mostra di Attus mette in luce la capacità della banca di interfacciarsi con i linguaggi più attuali e di raccoglierne gli stimoli innovativi con grande lungimiranza.
Poliedrico e multimediale, Adriano Attus è noto per l’uso, nelle proprie opere, di un “linguaggio numerico” che si spinge oltre l’indagine del semplice numero, aprendosi allo studio della forma e della grafica.
Le sue opere giocano sulle combinazioni tra numeri e tessere di mosaici, denunciando l’utilizzo del numero come linguaggio spesso frainteso.
Inserite nel contesto di Banca Cesare Ponti, le opere dell’artista diventano una chiave di lettura innovativa del lavoro che viene svolto ogni giorno all’interno della Banca e di come il pubblico, e la clientela, recepisce e legge gli stessi numeri.
Ad aprire il percorso quattro Neometrie (2016), ovvero mosaici dai colori accesi e sgargianti nei quali la cifra numerica scompare visivamente per diventare la matrice moltiplicativa che permette di generare infinite combinazioni in cui ogni tessera è uguale e allo stesso tempo diversa dalle altre.
Il percorso propone inoltre una selezione di opere tratte dalla serie Numerage (2014-2015), collage su carta con numeri da 1 a 100 ritagliati da quotidiani di tutto il mondo e, nella sala d’attesa, sarà possibile
interagire con alcune opere pensate per stimolare e incuriosire il pubblico.
Due lavori inediti completano l’incontro fra tradizione e innovazione all’interno della mostra: ideata per celebrare l’anniversario della fondazione di Banca Cesare Ponti, l’opera 150 (2022) è un grande totem realizzato con tessere in carta, cartoncino e magneti raffiguranti i numeri “1”, “5” e “0”, omaggio alla storia e ai valori di questa realtà che, oltre ai numeri, pone al centro della propria attività quotidiana le persone e la loro fiducia.
La nuova serie Planetario Numerico (2021), anch’essa realizzata per l’occasione, si configura invece come un’esplosione dinamica di punti e linee colorate in cui i numeri da “1” a “100”, animandosi, richiamano stelle o costellazioni come fossero fuochi d’artificio.
L'artista presenta l'opera con due formati diversi: in acrilico su cartone e in digitale con animazione e sonoro immersivo, ricorrendo al medium dell’NFT (Non-Fungible Token), ovvero una tipologia di opera crittografata la cui irriproducibilità e autenticità è rappresentata da un codice chiuso (blockchain).
La mostra, curata da Rosa Cascone, sarà accompagnata da un palinsesto di visite guidate e talk che permetteranno al pubblico di avvicinarsi all’opera di Adriano Attus e ai temi più attuali dell’arte contemporanea.
Tra queste, anche una visita speciale realizzata in collaborazione con il
Gruppo FAI Giovani di Milano che permetterà di approfondire la storia di Banca Cesare Ponti e l’opera di Francesco Hayez.
Dida: Adriano Attus. Numerismi. Installation view Banca Cesare Ponti, Milano. Ph. Matteo Zarbo.
Il progetto inedito nasce dalla stretta relazione fra la tradizione e l’identità
della banca e il linguaggio contemporaneo e numerico dell’artista.
La mostra raccoglie una selezione di lavori esemplificativi della produzione di Attus, parte delle serie Neometrie e Numerage, accanto a installazioni site-specific eseguite per l’occasione. Tra queste l’opera 150, ideata appositamente per celebrare l’anniversario della nascita di Banca Cesare Ponti, e la serie Planetario Numerico, presentata al pubblico in formato cartaceo e digitale NFT, fruibile su schermi.
Il percorso espositivo si sviluppa lungo il piano terra della sede di piazza
del Duomo, caratterizzata da un’estetica unica grazie agli interni in legno di fine Ottocento, e attraverso le vetrine, rendendo la mostra visibile in parte anche dall’esterno, in continuo dialogo con la piazza e la città.
Fondata nel 1871, Banca Cesare Ponti è una storica realtà milanese specializzata nel private banking che offre, tra gli altri, anche un servizio dedicato di art consulting.
Il dialogo tra l’arte e la Banca ha radici lontane: la sede milanese, dove in passato sono state ospitate diverse mostre d’arte, conserva alcune opere di grande valore artistico, fra cui in particolare la grande tela di Francesco Hayez dal titolo “Maria Stuarda nel momento che sale al patibolo” (1827).
Volgendo l’attenzione al contemporaneo e, insieme, valorizzando la
storicità e la tradizione del luogo, la mostra di Attus mette in luce la capacità della banca di interfacciarsi con i linguaggi più attuali e di raccoglierne gli stimoli innovativi con grande lungimiranza.
Poliedrico e multimediale, Adriano Attus è noto per l’uso, nelle proprie opere, di un “linguaggio numerico” che si spinge oltre l’indagine del semplice numero, aprendosi allo studio della forma e della grafica.
Le sue opere giocano sulle combinazioni tra numeri e tessere di mosaici, denunciando l’utilizzo del numero come linguaggio spesso frainteso.
Inserite nel contesto di Banca Cesare Ponti, le opere dell’artista diventano una chiave di lettura innovativa del lavoro che viene svolto ogni giorno all’interno della Banca e di come il pubblico, e la clientela, recepisce e legge gli stessi numeri.
Ad aprire il percorso quattro Neometrie (2016), ovvero mosaici dai colori accesi e sgargianti nei quali la cifra numerica scompare visivamente per diventare la matrice moltiplicativa che permette di generare infinite combinazioni in cui ogni tessera è uguale e allo stesso tempo diversa dalle altre.
Il percorso propone inoltre una selezione di opere tratte dalla serie Numerage (2014-2015), collage su carta con numeri da 1 a 100 ritagliati da quotidiani di tutto il mondo e, nella sala d’attesa, sarà possibile
interagire con alcune opere pensate per stimolare e incuriosire il pubblico.
Due lavori inediti completano l’incontro fra tradizione e innovazione all’interno della mostra: ideata per celebrare l’anniversario della fondazione di Banca Cesare Ponti, l’opera 150 (2022) è un grande totem realizzato con tessere in carta, cartoncino e magneti raffiguranti i numeri “1”, “5” e “0”, omaggio alla storia e ai valori di questa realtà che, oltre ai numeri, pone al centro della propria attività quotidiana le persone e la loro fiducia.
La nuova serie Planetario Numerico (2021), anch’essa realizzata per l’occasione, si configura invece come un’esplosione dinamica di punti e linee colorate in cui i numeri da “1” a “100”, animandosi, richiamano stelle o costellazioni come fossero fuochi d’artificio.
L'artista presenta l'opera con due formati diversi: in acrilico su cartone e in digitale con animazione e sonoro immersivo, ricorrendo al medium dell’NFT (Non-Fungible Token), ovvero una tipologia di opera crittografata la cui irriproducibilità e autenticità è rappresentata da un codice chiuso (blockchain).
La mostra, curata da Rosa Cascone, sarà accompagnata da un palinsesto di visite guidate e talk che permetteranno al pubblico di avvicinarsi all’opera di Adriano Attus e ai temi più attuali dell’arte contemporanea.
Tra queste, anche una visita speciale realizzata in collaborazione con il
Gruppo FAI Giovani di Milano che permetterà di approfondire la storia di Banca Cesare Ponti e l’opera di Francesco Hayez.
Dida: Adriano Attus. Numerismi. Installation view Banca Cesare Ponti, Milano. Ph. Matteo Zarbo.
Regione: Lombardia
Luogo: Banca Cesare Ponti, piazza del Duomo 19
Telefono: 02/72277471
Orari di apertura: 14,45-16,15 lunedì, mercoledì e giovedì
Costo: Ingresso libero, prenotazione obbligatoria al link www.eventbrite.com/e/334545784447 oppure scrivendo una mail a eventi@bancaponti.it
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.anabasi.art/adriano-attus
Organizzatore: Banca Cesare Ponti in collaborazione con l’Associazione Culturale Anabasi affiancata dal team arte di Pavesio e Associati with Negri-Clementi