Mostra Pinakothek’a. Da Cagnaccio a Guttuso, da Christo e Jeanne-Claude ad Arienti - Palermo

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 01/12/2024 Aggiornato il 01/12/2024
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Palermo
La Fondazione Sant’Elia di Palermo ospita la grande mostra che, negli spazi di Palazzo Sant’Elia, espone per la prima volta parte della ricca e documentata collezione Elenk’Art della famiglia Galvagno.

Oltre duecento opere e centocinquantatrè artisti selezionati dai curatori, gli storici dell’arte Sergio Troisi e Alessandro Pinto, attingendo a un corpus di più di quattrocento pezzi.
Un’indagine che, dopo mesi di studio e confronti, ricostruisce attraverso nuclei narrativi la produzione di tutto il Novecento e include esponenti italiani e stranieri anche del panorama contemporaneo: dagli anni Venti del Novecento e fino allo scenario attuale, seguendo un percorso temporale che si sofferma su contesti storici, sezioni tematiche e monografie, come quella dedicata a Renato Guttuso, presente con una decina di opere.

Con l’arte italiana fra le due guerre e autori come Donghi e Cagnaccio di San Pietro, Carlo Carrà, de Chirico, Fausto Pirandello, Mario Mafai, Francesco Messina e il suo drammatico “Giobbe” la mostra prende le mosse dalla “Cavallerizza” al piano terra per proseguire nei due piani successivi.
Al piano nobile, introdotti dalla sala dedicata al maestro di Bagheria, si prosegue con il periodo dell’astrazione.

Con gli anni Sessanta il viaggio prosegue con l’arte cinetica o optical art (Victor Vasarely, Grazia Varisco e Paolo Scirpa); le tele estroflesse di Enrico Castellani, Agostino Bonalumi e Turi Simeti; la Pittura analitica (Elio Marchegiani e Pino Pinelli) e il clima delle poetiche dell’oggetto testimoniato (tra gli altri) da Pino Pascali, Mario Schifano, Alighieri Boetti, Emilio Isgrò e gli esponenti del Nouveau Réalisme, Christo, Arman e César, Oppenheim, Nagasawa e Nitsch.

Seguono le neo avanguardie e la figurazione del secondo Novecento: i pittori moderni della realtà (Antonio e Xavier Bueno, Gregorio Sciltian); Bruno Caruso, presente con un ampio nucleo di opere, e l’indagine sottile della luce condotta da Piero Guccione.

Didascalia della foto sotto:
Cavallerizza_Scultura-Francesco-Messina

Regione: Sicilia
Luogo: Palazzo Sant’Elia, via Maqueda 81
Telefono: 091/2712068 biglietteria; 091/2712061 uffici
Orari di apertura: 9-20. Lunedì chiuso
Costo: 6 euro; ridotto 4 euro
Dove acquistare: www.fondazionesantelia.it
Sito web: www.fondazionesantelia.it
Organizzatore: Fondazione Teatro Massimo, Conservatorio “Alessandro Scarlatti” e Accademia di Belle Arti di Palermo
PINAK_01bis Cavallerizza_Scultura Francesco Messina