Mostra Radio Design: l’evoluzione estetica degli apparecchi radiofonici - San Lazzaro di Savena

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 15/07/2024 Aggiornato il 15/07/2024
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San Lazzaro di Savena (Bologna)
In occasione del 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi e dei 100 anni dalla prima trasmissione radiofonica pubblica, l'ADI Design Museum di Milano e la Fondazione Cirulli di Bologna ospitano l'evento che offre un viaggio inedito nel mondo del design e della tecnologia radiofonica, esplorando i cambiamenti e le innovazioni che hanno caratterizzato questo affascinante settore.

L’edizione di Bologna si svolge nei locali della Fondazione Cirulli.
La Fondazione ha come obiettivo la narrazione e la valorizzazione della cultura visiva italiana del Novecento, dalla nascita della modernità fino agli anni del boom economico (1900 – 1970).
La sede è un edificio dalla forte connotazione architettonica progettato nel 1960 dagli architetti Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Dino Gavina, luogo fortemente connesso alla storia del Design italiano.

Più di 50 modelli provenienti dalla collezione privata di Davide Vercelli, progettista e curatore della mostra, testimoniano la rivoluzione che ha interessato il mondo della radiofonia, dai primi apparecchi a valvole fino ai dispositivi più moderni.

Il percorso espositivo è guidato da alcuni grandi temi che hanno attraversato la società e che sono stati interpretati anche dal mondo della radio.
Ampio spazio è dedicato all’epopea di importanti aziende come Braun, Ducati e Brionvega e ai contributi di autorevoli progettisti quali i fratelli Castiglioni, Zanuso e Sapper, Le Corbusier, Starck, Pantom e Loewy.

Vengono poi messi in luce i cambiamenti di stampo tecnologico intervenuti con l’invenzione dei transistor, la conseguente miniaturizzazione dei prodotti e l’effetto dell’innovazione tecnologica sul design, ma anche quelli legati ai materiali con l’avvento delle plastiche nei prodotti di massa, dalla bachelite sino ai tecnopolimeri più moderni.

La mostra approfondisce anche il ruolo del mezzo radiofonico sul piano socioculturale: da strumento di propaganda e di unità nazionale - necessità comune ma interpretata differentemente da Italia e Germania - alla radio modernista scaturita dal concorso lanciato da Gio Ponti fino alla Space Age degli anni Settanta.

L’esposizione si articola in un racconto delle diverse “vite” della radio attraverso un’analisi puntuale dei contesti socioeconomici, delle storie personali e delle invenzioni dei progettisti che hanno contribuito all’evoluzione estetica e alla diffusione della radio dagli anni ‘30 sino ai giorni nostri: la radio come simbolo di modernità, strumento di propaganda, mezzo di intrattenimento e, oggi, dispositivo multifunzionale.

La mostra è curata da Davide Vercelli.

Didascalia della foto sotto:
Pop Shop Radio, Keith Haring, 1985
Nell’immagine il modello Pop Shop Radio del 1985 disegnato da Keith Haring.
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Fondazione Cirulli, via Emilia 275
Telefono: 051/6288300
Orari di apertura: 11-20 domenica; per gruppi, da lunedì a domenica su appuntamento
Costo: 23 euro; ridotto 20 euro
Dove acquistare: https://fondazionecirulli.org/
Sito web: https://fondazionecirulli.org/
Organizzatore: Davide Vercelli
Radio Design: l’evoluzione estetica degli apparecchi radiofonici