Mostra Riflessi d’Egitto. Fascinazioni e tracce nelle raccolte estensi - Modena

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 03/11/2024 Aggiornato il 03/11/2024
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Modena
Le Gallerie Estensi presentano una rassegna unica che per la prima volta offre l’opportunità di vedere esposti oltre 150 reperti per lo più inediti, appartenenti a una raccolta dalla storia complessa, che è giunta fino a noi, permettendoci di far luce su un aspetto poco noto del collezionismo di casa d’Este.

A cura di Maria Chiara Montecchi, curatore della collezione di Antichità delle Gallerie Estensi in collaborazione con lo staff scientifico del museo, l’esposizione darà l’opportunità al visitatore di ammirare reperti non ancora conosciuti e di avvicinarsi con nuovi occhi a opere che già fanno parte del percorso della Galleria, a partire dal grande sarcofago di Menis, in calcare bianco con iscrizione del capitolo 72 del Libro dei Morti, rinvenuto a Saqqara e acquistato da Francesco IV d’Austria-Este nel 1830.

Tra gli altri reperti di rilievo il frammento di statua naofora, documentato in collezione almeno dal 1584 nell’Inventario delle statue vasi ed altre cose di guardaroba del Duca Alfonso II a Ferrara, oltre a 50 bronzetti votivi che rappresentano dei, dee e animali sacri.
Furono realizzati come doni, che venivano presentati dai fedeli ai templi per chiedere agli dei favori speciali.
La mostra presenta anche 19 statuette “ushabti”, fra cui 10 appartenenti al corredo funerario del “sovrintendente dell’esercito” Psamtek-sa-neit, vissuto durante la XXVI dinastia (664-525 a.C.).

Questi esemplari presentano un testo pressoché identico, che conserva i nomi e titoli del proprietario e dei suoi genitori e il Capitolo 6 del Libro dei Morti.
Altre statuette appartenenti allo stesso corredo funerario sono conservate in musei europei, americani e in collezioni private, mentre il Museo del Louvre conserva i quattro vasi canopi. Farà parte del percorso anche una sezione con 50 amuleti e 26 scarabei incisi, sia in pietre dure che in faience.

Importante la collaborazione alla mostra del Museo Egizio di Torino con il prestito di 16 reperti fra cui 2 stele, vasetti da cosmesi in alabastro, statuette policrome in ceramica e legno.

L’esposizione, che si articola in 9 sezioni, prevede anche una parte dedicata ai viaggi in Egitto e alle esplorazioni nel XIX secolo.
L’800 ha rappresentato un’epoca di grande rilievo per la scoperta dell'Egitto, meta privilegiata per numerosi viaggiatori e archeologi europei. Diverse personalità concorsero alla conoscenza e alla nascita dell’egittologia, contribuendo con le loro esplorazioni ad accendere una sempre maggior curiosità e ad alimentare la cosiddetta "egittomania".

La prima tappa della riscoperta dell’Egitto fu la spedizione di Napoleone nel 1798 con una campagna di notevole valore a livello culturale e scientifico, in cui venne scoperta la Stele di Rosetta, oggi conservata al British Museum.
In mostra anche un documento inerente il viaggio di un anno che Francesco V d’Austria-Este intraprese nel gennaio 1864 e che lo portò in Terra Santa.
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Gallerie Estensi, largo Porta Sant’Agostino 337
Telefono: 059/4395711
Orari di apertura: 8,30-19; domenica e festivi 10-18. Lunedì chiuso
Costo: 8 euro; ridotto 6 euro
Dove acquistare: www.gallerie-estensi.beniculturali.it/galleria-estense
Sito web: www.gallerie-estensi.beniculturali.it/galleria-estense
Organizzatore: Gallerie Estensi