Mostra Storia della Notte e Destino delle Comete. Padiglione Italia alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia - Venezia
A cura di Manuela Vaccarone
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Venezia
La mostra, a cura di Eugenio Viola, per la prima volta nella storia del Padiglione Italia, presenta l’opera di un solo artista: Gian Maria Tosatti. Il curatore ha scelto di proporre un progetto che funzionasse come un potente statement sulla contemporaneità, in grado di restituire una lettura coraggiosa del presente e dare all’Italia una voce unica.
"Storia della Notte e Destino delle Comete" si configura come una grande installazione ambientale pensata appositamente per gli spazi delle Tese delle Vergini, occupandone l’intera superficie, e propone una visione dello stato attuale dell’umanità e delle sue prospettive future.
L’opera si presenta come un dispositivo intermediale che contiene in sé e fonde una pluralità di linguaggi come di consueto nella ricerca di Tosatti, dai riferimenti letterari alle arti visive, dal teatro alla musica e alla performance.
Una complessa macchina narrativa esperienziale che conduce il visitatore in un percorso sensibile, a tratti familiare e in parte spiazzante, con l’obiettivo di offrire una consapevolezza nuova e generare riflessioni concrete sul possibile destino della civiltà umana, in bilico tra i sogni e gli errori del passato e le promesse di un futuro ancora in parte da scrivere.
L'installazione racconta il difficile equilibrio tra uomo e natura, tra sviluppo sostenibile e territorio, tra etica e profitto, proponendo una lettura estetica di questo scenario e offrendo una piattaforma inedita in cui sviluppare un dibattito inclusivo e approfondito intorno a questi temi. Il percorso espositivo è strutturato con un impianto teatrale che articola la narrazione in un prologo e due atti: la Storia della Notte e il Destino delle Comete.
L’Italia, con la sua particolare vicenda storica di giovane nazione reduce da due guerre mondiali interessata da una straordinaria crescita economica, il cosiddetto “miracolo italiano”, offre lo scenario per la costruzione di questa mostra.
Lo spazio della prima Tesa costituisce un viaggio nel Bel Paese e coincide con la Storia della Notte, ovvero il racconto simbolico dell’ascesa e del declino del sogno industriale italiano. Una sequenza di scenari spiazzanti prepara a una visione finale in cui l’immaginario si ribalta in una vera e propria epifania.
Proseguendo si giunge alla visione finale, il Destino delle Comete, che ricorda come la natura oltraggiata, fin dai tempi del diluvio, non perdoni l’uomo. In questa immagine, epilogo potente e inquietante, si leva un elemento inversamente perturbante, il segno di una pace possibile.
La mostra si conclude con un messaggio di speranza sul destino che attende questa umanità che, come una cometa, ha attraversato con una grande scia luminosa l’universo.
Il Padiglione Italia, per tutta la durata della mostra, sarà strutturato come un forum continuo - in presenza e online - grazie a un calendario di incontri di carattere scientifico-divulgativo che vedono confrontarsi professionisti ed esperti del settore ecologico–ambientale e protagonisti del mondo della cultura sui temi trattati dalla mostra.
Il programma di conferenze si espanderà da Venezia al resto del mondo, grazie al coinvolgimento di una serie di istituzioni internazionali che ospiteranno i dibattiti sui temi affrontati dal Padiglione, vere e proprie ambasciate di Storia della Notte e Destino delle Comete all’estero.
Tutti gli argomenti trattati, gli spunti emersi e le riflessioni sviluppate saranno raccolti in un sito web sempre a disposizione di chiunque voglia approfondire la ricerca su modelli di vita e sviluppo alternativi. Parallelamente, sarà prodotto un significativo corpus di documenti audio-visivi dell’opera, dalla sua realizzazione sino alla sua presentazione al pubblico.
Dida: Gian Maria Tosatti, artista, Eugenio Viola, curatore, Padiglione Italia alla Biennale Arte 2022, foto di Elena Andreato.
"Storia della Notte e Destino delle Comete" si configura come una grande installazione ambientale pensata appositamente per gli spazi delle Tese delle Vergini, occupandone l’intera superficie, e propone una visione dello stato attuale dell’umanità e delle sue prospettive future.
L’opera si presenta come un dispositivo intermediale che contiene in sé e fonde una pluralità di linguaggi come di consueto nella ricerca di Tosatti, dai riferimenti letterari alle arti visive, dal teatro alla musica e alla performance.
Una complessa macchina narrativa esperienziale che conduce il visitatore in un percorso sensibile, a tratti familiare e in parte spiazzante, con l’obiettivo di offrire una consapevolezza nuova e generare riflessioni concrete sul possibile destino della civiltà umana, in bilico tra i sogni e gli errori del passato e le promesse di un futuro ancora in parte da scrivere.
L'installazione racconta il difficile equilibrio tra uomo e natura, tra sviluppo sostenibile e territorio, tra etica e profitto, proponendo una lettura estetica di questo scenario e offrendo una piattaforma inedita in cui sviluppare un dibattito inclusivo e approfondito intorno a questi temi. Il percorso espositivo è strutturato con un impianto teatrale che articola la narrazione in un prologo e due atti: la Storia della Notte e il Destino delle Comete.
L’Italia, con la sua particolare vicenda storica di giovane nazione reduce da due guerre mondiali interessata da una straordinaria crescita economica, il cosiddetto “miracolo italiano”, offre lo scenario per la costruzione di questa mostra.
Lo spazio della prima Tesa costituisce un viaggio nel Bel Paese e coincide con la Storia della Notte, ovvero il racconto simbolico dell’ascesa e del declino del sogno industriale italiano. Una sequenza di scenari spiazzanti prepara a una visione finale in cui l’immaginario si ribalta in una vera e propria epifania.
Proseguendo si giunge alla visione finale, il Destino delle Comete, che ricorda come la natura oltraggiata, fin dai tempi del diluvio, non perdoni l’uomo. In questa immagine, epilogo potente e inquietante, si leva un elemento inversamente perturbante, il segno di una pace possibile.
La mostra si conclude con un messaggio di speranza sul destino che attende questa umanità che, come una cometa, ha attraversato con una grande scia luminosa l’universo.
Il Padiglione Italia, per tutta la durata della mostra, sarà strutturato come un forum continuo - in presenza e online - grazie a un calendario di incontri di carattere scientifico-divulgativo che vedono confrontarsi professionisti ed esperti del settore ecologico–ambientale e protagonisti del mondo della cultura sui temi trattati dalla mostra.
Il programma di conferenze si espanderà da Venezia al resto del mondo, grazie al coinvolgimento di una serie di istituzioni internazionali che ospiteranno i dibattiti sui temi affrontati dal Padiglione, vere e proprie ambasciate di Storia della Notte e Destino delle Comete all’estero.
Tutti gli argomenti trattati, gli spunti emersi e le riflessioni sviluppate saranno raccolti in un sito web sempre a disposizione di chiunque voglia approfondire la ricerca su modelli di vita e sviluppo alternativi. Parallelamente, sarà prodotto un significativo corpus di documenti audio-visivi dell’opera, dalla sua realizzazione sino alla sua presentazione al pubblico.
Dida: Gian Maria Tosatti, artista, Eugenio Viola, curatore, Padiglione Italia alla Biennale Arte 2022, foto di Elena Andreato.
Regione: Veneto
Luogo: Padiglione Italia, La Biennale di Venezia, Tese delle Vergini, Arsenale
Telefono: 041/5218711; 06/6723.1 URP
Orari di apertura: 11-19. Lunedì chiuso
Costo: 25 euro; ridotto 20 euro
Dove acquistare: https://labiennale.vivaticket.it/
Sito web: www.creativitacontemporanea.beniculturali.it; www.notteecomete.it
Organizzatore: Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura