Mostra Sulle spalle dei Giganti. La Preistoria moderna di Costantino Nivola - Orani
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Orani (Nuoro)
Attraverso un percorso affascinante che mette a confronto capolavori della scultura e dell’architettura eneolitica e nuragica e fondamentali opere di Nivola, la mostra ricostruisce per la prima volta il rapporto tra l'arte di Costantino Nivola e la Preistoria della Sardegna, presentando le sculture dell’artista accanto alle fonti che lo hanno ispirato, grazie a una serie di importanti prestiti provenienti da collezioni pubbliche e private italiane e internazionali.
La mostra, allestita in contemporanea in due sedi, il Museo Nivola di Orani e il Museo Civico G. Marongiu di Cabras (Oristano) mette a confronto le opere di Nivola con le testimonianze della Preistoria sarda che lo hanno influenzato, presentate attraverso reperti originali, fotografie, e installazioni multimediali, a cura del Visual Computing Group del CRS4.
Nata dalla collaborazione scientifica tra Giuliana Altea e Antonella Camarda, storiche dell’arte, Luca Cheri e Anna Depalmas, archeologi preistorici, e Carl Stein, architetto e già collaboratore di Nivola, la mostra presenta un’occasione irripetibile per esplorare il legame tra Nivola e la Sardegna, grazie anche a un gruppo di opere chiave dell’artista provenienti da collezioni private americane e italiane.
Dalla prima sezione, in cui Nivola racconta il suo personale mito dell’origine attraverso una serie di opere - tra cui spicca un inedito trittico in bronzo degli anni Sessanta - che rimandano a Gea e Urano, la coppia divina primigenia, si passa all’età dei primi graffiti, che ancora oggi possiamo ammirare nelle domus de janas.
Il confronto fra alcune ceramiche del V- IV millennio a.C. e i piatti che Nivola ha realizzato con il ceramista Luigi Nioi nel 1980 mostra il permanere della fascinazione per questi primi segni.
Nel cuore della mostra al Museo Nivola è la Grande Madre, protagonista della statuaria eneolitica e tema centrale nell’immaginario di Nivola. Dai Totem degli anni Cinquanta alle Madri della tarda maturità, le figure femminili dell’artista conservano il fascino ambivalente delle loro antenate preistoriche.
L’esposizione prosegue con il parallelo, mai proposto in precedenza, tra i pozzi sacri, monumenti nuragici legati al culto delle acque, e l’arte di Nivola, che ne riprende in modo puntuale alcuni elementi strutturali e di dettaglio.
Al museo di Cabras, che già accoglie i Giganti di Mont’e Prama, la mostra prosegue con il confronto fra le sculture nuragiche in pietra e in bronzo e quelle di Nivola. I bronzetti nuragici, la cui struttura esile e asciutta sembrerebbe allontanarli dalle forme solide e compatte della maggior parte delle sculture di Nivola, costituiscono in realtà un modello ricorrente per le figure maschili, con riprese quasi letterali - come nelle terrecotte degli anni Settanta - o più indirette ma comunque sempre pregnanti.
Pastori, guerrieri e artigiani preistorici sono per Nivola figure mitiche del tempo dei Nuraghi, che continuano ad aggirarsi sulla terra, dando continua energia e ispirazione all’artista.
La mostra è a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri, Anna Depalmas, Carl Stein.
La mostra, allestita in contemporanea in due sedi, il Museo Nivola di Orani e il Museo Civico G. Marongiu di Cabras (Oristano) mette a confronto le opere di Nivola con le testimonianze della Preistoria sarda che lo hanno influenzato, presentate attraverso reperti originali, fotografie, e installazioni multimediali, a cura del Visual Computing Group del CRS4.
Nata dalla collaborazione scientifica tra Giuliana Altea e Antonella Camarda, storiche dell’arte, Luca Cheri e Anna Depalmas, archeologi preistorici, e Carl Stein, architetto e già collaboratore di Nivola, la mostra presenta un’occasione irripetibile per esplorare il legame tra Nivola e la Sardegna, grazie anche a un gruppo di opere chiave dell’artista provenienti da collezioni private americane e italiane.
Dalla prima sezione, in cui Nivola racconta il suo personale mito dell’origine attraverso una serie di opere - tra cui spicca un inedito trittico in bronzo degli anni Sessanta - che rimandano a Gea e Urano, la coppia divina primigenia, si passa all’età dei primi graffiti, che ancora oggi possiamo ammirare nelle domus de janas.
Il confronto fra alcune ceramiche del V- IV millennio a.C. e i piatti che Nivola ha realizzato con il ceramista Luigi Nioi nel 1980 mostra il permanere della fascinazione per questi primi segni.
Nel cuore della mostra al Museo Nivola è la Grande Madre, protagonista della statuaria eneolitica e tema centrale nell’immaginario di Nivola. Dai Totem degli anni Cinquanta alle Madri della tarda maturità, le figure femminili dell’artista conservano il fascino ambivalente delle loro antenate preistoriche.
L’esposizione prosegue con il parallelo, mai proposto in precedenza, tra i pozzi sacri, monumenti nuragici legati al culto delle acque, e l’arte di Nivola, che ne riprende in modo puntuale alcuni elementi strutturali e di dettaglio.
Al museo di Cabras, che già accoglie i Giganti di Mont’e Prama, la mostra prosegue con il confronto fra le sculture nuragiche in pietra e in bronzo e quelle di Nivola. I bronzetti nuragici, la cui struttura esile e asciutta sembrerebbe allontanarli dalle forme solide e compatte della maggior parte delle sculture di Nivola, costituiscono in realtà un modello ricorrente per le figure maschili, con riprese quasi letterali - come nelle terrecotte degli anni Settanta - o più indirette ma comunque sempre pregnanti.
Pastori, guerrieri e artigiani preistorici sono per Nivola figure mitiche del tempo dei Nuraghi, che continuano ad aggirarsi sulla terra, dando continua energia e ispirazione all’artista.
La mostra è a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri, Anna Depalmas, Carl Stein.
Regione: Sardegna
Luogo: Museo Nivola, via Gonare 2; Museo Civico Giovanni Marongiu, via Tharros, Cabras (Oristano)
Telefono: 0784/730063; 0783/290636
Orari di apertura: 10,30-19,30. Mercoledì chiuso
Costo: 7 euro; ridotto 5 euro
Dove acquistare: https://museonivola.it/visita/
Sito web: http://museonivola.it
Organizzatore: Fondazione Mont’e Prama e Fondazione Nivola