Mostra UNA, DOPPIA, COLLETTIVA. L’identità al tempo del Metaverso - Bologna
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Bologna
Intende essere un viaggio tra arte e tecnologie contemporanee per riflettere sull’identità, le relazioni e la loro evoluzione al tempo del Metaverso, la mostra che CUBO, museo d’impresa del Gruppo Unipol, apre a Bologna nelle sue due sedi di Porta Europa e Torre Unipol, e nel Metaverso per la fruizione di alcune opere.
L’esposizione, a cura di Federica Patti e Claudio Musso, rientra nell’ottava edizione di “das – dialoghi artistici sperimentali”, la rassegna trasversale dedicata al dialogo artistico e culturale sui temi della contemporaneità che nasce come territorio di confronto su contenuti, tecniche, linguaggi di artisti della new generation.
Il progetto è dedicato ai linguaggi sperimentali attraverso un dialogo tra quattro media artist di fama internazionale che per l’esposizione bolognese presentano lavori inediti e opere che negli ultimi anni hanno partecipato a importanti esposizioni:
LaTurbo Avedon, avatar che opera nella produzione artistica e nella curatela, Auriea Harvey, artista e pioniera dei linguaggi digitali, Kamilia Kard artista e docente, e Mara Oscar Cassiani, artista, coreografa e performer.
Attraverso una serie poliedrica di opere e formati, le artiste affrontano temi che da sempre stanno a cuore all’essere umano, con uno sguardo sull’attualità più stringente: la costruzione e la rappresentazione del sé, le individualità e la creazione di comunità in Rete, la liveness digitale, le relazioni tossiche on line, il rapporto tra essere umano e intelligenza artificiale.
Nella sede di CUBO in Torre Unipol trovano la loro collocazione i lavori dedicati al concetto di spaziotempo esteso e corpo aumentato, contaminato con altre entità naturali e artificiali.
Nella sede di CUBO in Porta Europa il progetto si concentra invece sull’elemento gestuale, sulle sensazioni e le relazioni che si creano o che scaturiscono nel virtuale.
Nelle culture digitali, linguaggi come la danza e il ritratto diventano sistemi relazionali di condivisione emotiva, che si avvalgono di strumenti e dispositivi in grado di portare gli utenti ad abitare, da protagonisti, i luoghi che loro stessi hanno modellato.
Didascalia della foto sotto:
Kamilia Kard, HERbarium - Dancing for an AI, 2023, video installazione, ongoing.
L’esposizione, a cura di Federica Patti e Claudio Musso, rientra nell’ottava edizione di “das – dialoghi artistici sperimentali”, la rassegna trasversale dedicata al dialogo artistico e culturale sui temi della contemporaneità che nasce come territorio di confronto su contenuti, tecniche, linguaggi di artisti della new generation.
Il progetto è dedicato ai linguaggi sperimentali attraverso un dialogo tra quattro media artist di fama internazionale che per l’esposizione bolognese presentano lavori inediti e opere che negli ultimi anni hanno partecipato a importanti esposizioni:
LaTurbo Avedon, avatar che opera nella produzione artistica e nella curatela, Auriea Harvey, artista e pioniera dei linguaggi digitali, Kamilia Kard artista e docente, e Mara Oscar Cassiani, artista, coreografa e performer.
Attraverso una serie poliedrica di opere e formati, le artiste affrontano temi che da sempre stanno a cuore all’essere umano, con uno sguardo sull’attualità più stringente: la costruzione e la rappresentazione del sé, le individualità e la creazione di comunità in Rete, la liveness digitale, le relazioni tossiche on line, il rapporto tra essere umano e intelligenza artificiale.
Nella sede di CUBO in Torre Unipol trovano la loro collocazione i lavori dedicati al concetto di spaziotempo esteso e corpo aumentato, contaminato con altre entità naturali e artificiali.
Nella sede di CUBO in Porta Europa il progetto si concentra invece sull’elemento gestuale, sulle sensazioni e le relazioni che si creano o che scaturiscono nel virtuale.
Nelle culture digitali, linguaggi come la danza e il ritratto diventano sistemi relazionali di condivisione emotiva, che si avvalgono di strumenti e dispositivi in grado di portare gli utenti ad abitare, da protagonisti, i luoghi che loro stessi hanno modellato.
Didascalia della foto sotto:
Kamilia Kard, HERbarium - Dancing for an AI, 2023, video installazione, ongoing.
Regione: Emilia Romagna
Luogo: CUBO in Porta Europa, piazza Sergio Vieira de Mello, 3/5 e CUBO in Torre Unipol, via Larga 8
Telefono: 051/5076060
Orari di apertura: 14-19 lunedì; 9,30-23,30 martedì; 9,30-20 mercoledì, giovedì, venerdì; 9,30-14,30 sabato. Domenica chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: ingresso libero
Sito web: www.cubounipol.it
Organizzatore: CUBO, museo d’impresa del Gruppo Unipol