Mostra Vampiri. Illustrazione e letteratura tra culto del sangue e ritorno dalla morte - Crema

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 02/10/2024 Aggiornato il 02/10/2024
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Crema (Cremona)
La mostra approfondisce il fenomeno e la figura del vampiro, dalla sua genesi in antichi miti e credenze fino alla icona pop della contemporaneità, illustrandone le implicazioni culturali e artistiche attraverso oltre 200 opere provenienti dal patrimonio di 20 biblioteche pubbliche italiane e di collezionisti privati, tra testi letterari e poetici, incisioni, fogli sciolti, edizioni originali e materiale iconografico.

Il termine vampiro, nella letteratura europea, è utilizzato per la prima volta attorno al 1730, sebbene l’origine di questa figura sia radicata in tempi lontani: nasce in culture e religioni distanti tra loro, ma accomunate dall’esigenza di trovare una spiegazione ai fenomeni esoterici del ritorno dalla morte e quindi un riferimento simbolico nella lotta tra il bene e il male.

Con il passare del tempo e il mutare della società e dei costumi, si trasforma in una icona ambivalente e ineffabile, cristallizzandosi in un poliedro di multiformi presenze, che, nel corso dei secoli, si ammanta di fascino ambiguo, oscuro, incerto.
Il vampiro è un essere fluido, privo di una connotazione sessuale precisa, a cavallo tra vita e morte, che subisce malvolentieri le leggi della natura e le sovverte, incarnandosi in corpi sempre differenti e contaminando i generi e le forme di arte e di letteratura.

La mostra è a cura di Edoardo Fontana, Lidia Gallanti, Silvia Scaravaggi.
Regione: Lombardia
Luogo: Museo Civico di Crema e del Cremasco, piazzetta Winifred Terni de’ Gregorj 5
Telefono: 0373/257161; 0373/894481
Orari di apertura: 14,30-17,30 martedì; 10-12; 14,30-17,30 da mercoledì a venerdì; 10-12; 15,30-18,30 sabato, domenica e festivi. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.culturacrema.it
Organizzatore: Comune di Crema, Assessorato alla Cultura in collaborazione con Aretè Associazione culturale e Alla fine dei conti (Mantova)