Mostra Yeast Photo Festival. From Planet to Plate. Quello che il piatto non dice - Matino

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 03/10/2024 Aggiornato il 03/10/2024
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Matino (Lecce)
La terza edizione di Yeast Photo Festival - From Planet to Plate si svolge a Matino e nel Salento.
Il cibo che consumiamo racconta un intero sistema tecno-sociale che contamina ogni angolo del pianeta, alterando il complesso rapporto tra uomo e ambiente.
Una delle riflessioni che consegnano i 15 progetti, diversi dei quali per la prima volta in mostra in Italia, protagonisti della terza edizione del Festival.

A Yeast Photo Festival i fotografi puntano l’obiettivo su sistemi di produzioni, filiere, consumi, abitudini, che stanno alterando sempre di più il complesso rapporto tra uomo e ambiente.

Reportage, documentari, sperimentazioni e contaminazioni visive, storie di resistenza, per favorire una riflessione da molteplici punti di vista sul consumo consapevole del cibo. Perché quello che ogni giorno abbiamo nei nostri piatti produce enormi conseguenze a livello climatico, culturale, economico e sociale.

Alcuni progetti fotografici in mostra

Il tema della salute è al centro del lavoro di Pablo E. Piovano, che ha documentato l’impatto degli agrofarmaci. In The Human Cost, esposto a Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino, il fotografo documentarista argentino in tre anni ha esplorato il Nord, il Centro e le coste dell’Argentina, percorrendo 15mila km.
Il risultato della sua ricerca è un reportage che mette a fuoco e denuncia le gravi conseguenze sulla salute umana dovute all'uso degli agrofarmaci, come il glifosato. In mostra per la prima volta in Italia l’intero corpus fotografico.

Dove viene prodotto il nostro cibo? E come viene distribuito nel mondo? In Food for Thought, in mostra per la prima volta in Italia, a Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino, il fotografo e regista Kadir van Lohuizen segue l’intero processo in Kenya, Stati Uniti, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Cina e Paesi Bassi, suo Paese d’origine, e approfondisce l’impatto che il nostro consumo alimentare ha sull’ambiente, sulla salute pubblica e sull’economia.

La produzione del cibo e le sue conseguenze sul clima vengono affrontate da Carolina Arantes in Holy Cow (a cura di Lars Lindemann, in mostra per la prima volta in Italia, a Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino), che racconta come viene prodotta la carne che mangiamo oggi nel mondo, e da chi.
Una bistecca su quattro infatti proviene dal Brasile, l’industria dell’esportazione di carne è di grande impatto per l’ambiente e l’alimentazione.
L’anno scorso il mercato brasiliano della carne ha raggiunto il record di 9,75 miliardi di dollari e oltre 2,25 milioni di tonnellate di carne esportata. Una domanda trainata dall’ ingresso dalla Cina, ma tra i quali figura anche l’Italia.

Tra i progetti da segnalare ancora Welcome to Yesterday, prima personale in Italia del fotografo Alexander Yegorov, vincitore del Premio IRINOX SAVE THE FOOD, in collaborazione con MIA Photo ,

La manifestazione, diretta da Flavio & Frank e Veronica Nicolardi, è curata da Edda Fahrenhorst.

Didascalia della foto sotto:
Kure na paprice _ ©Kateřina Sýsová
Regione: Puglia
Luogo: Palazzo Marchesale del Tufo, piazza San Giorgio
Telefono: 0833/519515 Comune
Orari di apertura: 16-20 da martedì a venerdì; 10-12,30; 16-20 sabato e domenica
Costo: 10 euro; ridotto 8 euro
Dove acquistare: www.yeastphotofestival.it
Sito web: www.yeastphotofestival.it
Organizzatore: Associazioni Culturali Besafe e ONTHEMOVE
Matino, Kure na paprice _ ©Kateřina Sýsová