Un contest in cui il design contribuisce al benessere dei pazienti e di chi sta loro vicino: fino al 29 maggio 2020 si può partecipare al concorso “Il design aiuta a guarire” realizzato da ADI e AIRC.
I progettisti, senza alcun obbligo di iscrizione a Ordini professionali o ad associazioni di categoria, sia singolarmente che a gruppi possono partecipare al concorso, presentando un progetto incentrato su oggetti e servizi per migliorare la qualità della vita dei pazienti che affrontano patologie importanti e a chi sta loro vicino. I progetti dovranno essere inediti e relativi a oggetti o sistemi di oggetti relativi all’attività terapeutica e al benessere dei piccoli pazienti di età da 0 a 14 anni. A titolo di esempio si possono realizzare sedute, tavoli, vassoi; letti, lettighe, carrelli per i pasti e carrelli per i farmaci; armadi e comodini per le stanze dei degenti e per i locali di servizio, apparecchi e sistemi illuminanti per ambulatori e luoghi di degenza, soluzioni d’arredamento delle sale d’attesa degli ambulatori e degli spazi comuni ospedalieri, purché adattabile a spazi diversi.
Alla proposta vincitrice, scelta da una giuria formata da due ricercatori, un rappresentante AIRC, un rappresentante ADI, un designer designato da ADI, verrà assegnato un rimborso spese di 1.000 euro e a discrezione della giuria verranno assegnate due Menzioni d’onore.
“Quando con AIRC abbiamo immaginato un concorso per migliorare la qualità delle attrezzature e dei servizi dedicati a chi affronta patologie importanti, abbiamo pensato al ruolo che il design svolge e al valore che ha il pensare un progetto ‘attorno’ all’uomo. Mai avremmo potuto ipotizzare quanto urgente e drammatica sarebbe diventata la situazione sanitaria nel mondo e nel nostro Paese” così il presidente di ADI Luciano Galimberti. “Partecipare a questa seconda edizione del concorso è oggi, in una condizione di tempo ‘sospeso’, un’adesione a un modo di intendere il nostro lavoro che va al di là della tecnica e dello stretto disciplinare; è una dichiarazione di impegno civile e di pietas, che rende il nostro operare quotidiano degno di essere svolto.”
I tre progetti premiati nella prima edizione del concorso “Il design aiuta a guarire”