Con l’arrivo della primavera inizia per molti il periodo delle allergie date dalla presenza di pollini nell’aria e dei conseguenti fastidi: lacrimazione, irritazioni al naso e agli occhi, starnuti, difficoltà respiratorie. Gli italiani che soffrono di pollinosi semplici, oltre che di riniti e asme bronchiali, sono in netto aumento, a causa anche della crescita dei tassi di inquinamento atmosferico e dei cambiamenti climatici, che hanno allungato la stagione di produzione dei pollici da parte delle piante.
Il sistema di ventilazione meccanica decentralizzato a scomparsa non prevede tubazioni e rimane nascosto nel muro, lasciando a vista solamente la cover personalizzabile.
Questi disturbi possono influire sensibilmente sulla qualità di vita, rendendo sempre più spesso necessario adottare soluzioni che ne contrastino gli effetti, almeno dentro alle abitazioni domestiche. Tra le misure più efficaci vi sono i sistemi di filtraggio dell’aria, che la purifichino dagli allergeni irritanti e ne migliorino la salubrità. Si tratta di apparecchi in grado di assicurare la costante aerazione dei locali anche a finestre chiuse, grazie alla movimentazione forzata dell’aria dall’esterno verso l’interno e contrario, ovvero a quella che si definisce ventilazione meccanica controllata.
Molte nuove realizzazioni architettoniche certificate in classe energetica A già prevedono questo tipo di impianto centralizzato, ma i modelli più recenti, dall’ingombro ridotto – se non addirittura a totale scomparsa nel muro – e particolarmente silenziosi, possono essere installati in modo semplice e veloce anche in caso di abitazioni monofamiliari esistenti. Misura necessaria per regolare in modo efficiente anche il grado di umidità delle stanze (in particolare negli edifici dotati di un buon isolamento termico), i sistemi di ventilazione meccanica controllata aiutano anche a ridurre i consumi energetici di una casa. Infatti lo scambiatore di calore a flussi incrociati presente al loro interno recupera l’energia dell’aria estratta dalla casa per cederla a quella immessa dall’esterno, riducendo sensibilmente il fabbisogno energetico per il riscaldamento.