Scegliere l’aspirapolvere centralizzato significa conferire un valore aggiunto a un edificio, un plus che permane nel tempo e che apporta dei benefici in termini di salute, praticità e di ottimizzazione del tempo.
L’aspirapolvere centralizzato funziona grazie a un sistema di tubature a pavimento o a muro che convogliano il materiale aspirato. L’ideale è prevedere il sistema in fase di costruzione o di ristrutturazione. In concomitanza della posa e della predisposizione degli altri impianti, quando vengono effettuate le tracce nei muri, prima della collocazione del massetto del pavimento, incollando la raccorderia con l’apposita colla, e predisponendo il collegamento elettrico di avviamento della centrale. Il posizionamento delle prese aspiranti viene definito in base al raggio di azione del tubo flessibile: per esempio, con un tubo da 7 metri è possibile coprire una superficie di circa 35 mq. Si consiglia inoltre di tenere sempre in considerazione la presenza di ostacoli come pareti, mobili o elettrodomestici, che potrebbero ridurre il raggio d’azione del tubo flessibile.
Si ottiene una migliore resa dell’impianto quando si realizza una rete tubiera con un percorso regolare, privo di ostacoli e di cambi di direzione. Le tubazioni possono essere realizzate indifferentemente a pavimento o nel controsoffitto. Per sfruttare al meglio l’impianto di aspirazione centralizzata è opportuno realizzare la tubazione di sfiato verso l’esterno, attraverso la quale verranno espulsi all’esterno acari, micropolveri e pollini, diminuendo drasticamente il rischio di allergie.
Scegliere la corretta centrale aspirante è fondamentale per garantire il buon funzionamento dell’intero impianto di aspirazione ed occorre individuare il modello più adatto alle proprie esigenze in base ai metri quadrati di superficie da pulire. La centrale aspirante è solitamente posizionata in un locale di servizio, in una lavanderia o in un garage, preferibilmente al livello più basso dell’edificio, al fine di agevolare la caduta delle polveri, oppure su balconi e terrazzi, opportunamente protetta dalle intemperie. È consigliabile inoltre installare le centrali in locali tecnici o locali di servizio (per esempio box auto, cantine, ecc..) insonorizzati, per proteggere gli altri locali dal rumore emesso dalla centrale.
Quando l’impianto è terminato, per iniziare ad usare l’aspirazione centralizzata non serve altro se non un tubo flessibile che, una volta inserito nelle prese aspiranti, accende la centrale. I kit di pulizia sono disponibili con diverse dotazioni di accessori, con tubo di diverse lunghezze, e con possibilità di accensione direttamente dall’impugnatura del tubo.
Anche nelle case non in fase di ristrutturazione è comunque possibile realizzare un impianto per l’aspirapolvere centralizzato. In questo caso si ricorre a sistemi semplificati composti da una monopresa a cui è collegato un tubo piuttosto lungo, utili per abitazione di cisca 50 mq (se sono più grandi se ne possono mettere due). Per l’espulsione delle micropolveri si utilizza una scatola che può essere appoggiata al pavimento o inserita nel muro e che funge da collegamento tra l’interno e l’esterno.
Sia nel caso dell’impianto più articolato per l’aspirapolvere centralizzato, sia in quello semplificato, la parte più grossa dello sporco è convogliata in sacchetti che vanno sostituiti, mentre le micropolveri vanno direttamente all’esterno.
I costi sono molto più bassi di quello che si pensa, anche meno di quello da mettere in conto per un buon aspirapolvere tradizionale.
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