Bce taglia ancora i tassi: di quanto scenderà la rata del mutuo variabile
Nell'ultima riunione dell'anno, la Bce ha deciso di attuare il quarto taglio dei tassi di interesse di 25 punti base con conseguente dirette sul mercato dei mutui, in particolare quelli a tasso variabile.
La Banca centrale europea ha tagliato ancora i tassi di interesse di 25 punti base nella riunione del 12 dicembre, l’ultima del 2024. Una sforbiciata del costo del denaro destinata a riflettersi sui mutui a tasso variabile.
La riduzione del costo del denaro infatti si riflette sui tassi Euribor, perché, se un mutuo è indicizzato all’Euribor, un aumento del tasso di interesse della BCE porterà a un incremento dell’Euribor. Di conseguenza, la rata del mutuo a tasso variabile salirà, poiché la parte degli interessi nella rata mensile aumenterà. Per i mutui a tasso fisso, invece, il tasso di interesse viene determinato al momento della stipula del contratto e non cambia per tutta la durata del mutuo. Tuttavia, i tassi di mercato, influenzati dalle decisioni della BCE, possono rendere più costoso o più conveniente stipulare nuovi mutui a tasso fisso.
Di quanto scenderà la rata del mutuo variabile?
La decisione di abbassare ancora i tassi di interesse comporterà un risparmio sulla rata del mutuo variabile ma non subito. Gli effetti si vedranno nelle prossime settimane.
Ma quanto sarà il risparmio? Per i mutuatari che hanno scelto, o sceglieranno, questo tipo di finanziamento le rate potranno essere 20 euro più basse rispetto ad oggi, con un risparmio sugli interessi del mutuo di oltre 4.700 euro, considerando un finanziamento a 20 anni da 150.000 euro. I numeri sono quelli di MutuiOnline.it.
Secondo il Codacons, il taglio dei tassi di 25 punti base determinerebbe a regime un risparmio, sulle tipologie di mutuo più diffuse in Italia, a tasso variabile per l’acquisto della prima casa, compreso tra i 13 e i 30 euro al mese. Per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100mila e i 200mila euro, analizza il Codacons ancora, il risparmio sulla rata mensile varia tra i 13 e i 27 euro, pari ad una minore spesa annua tra -156 e -324 euro. Se il finanziamento ha una durata di 30 anni, il taglio dei tassi dello 0,25% produrrà un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro sulla rata mensile, tra -180 e -360 euro annui. Infine, per un mutuo da 125mila euro a 25 anni, il taglio si traduce in un risparmio di circa 17 euro al mese, con un impatto da 204 euro su base annua.
Mutui green: ecco quanto si risparmia
Guardando al 2024, se il tasso variabile è calato grazie alla decisione della Bce di tagliare i tassi, il risparmio maggiore però arriva da un’altra tipologia di finanziamento. Si tratta dei mutui green, ossia tipi di finanziamento dedicati all’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica – ovvero che rientrano in classe B o superiore – o alla riqualificazione dell’abitazione con conseguente miglioramento della stessa. I mutui green rappresentano un’opzione molto interessante per i consumatori, dal momento che offrono condizioni di finanziamento più vantaggiose, con tassi di interesse mediamente più bassi di 30-40 punti base rispetto ai mutui tradizionali a parità di condizioni.
I calcoli sono sempre quelli di MutuiOnline.it secondo cui, considerando un mutuo a tasso fisso a 20 anni da 150.000 euro, la migliore offerta attualmente disponibile sul comparatore di MutuiOnline.it per un finanziamento standard ha, nella rilevazione del 12 dicembre, un TAN del 2,58%, mentre se si considera un mutuo green questo scende al 2,23%.
A conti fatti, accendere un mutuo green permette oggi di godere di una rata di circa 25 euro più bassa, con un importo mensile di 775,27 euro contro gli 800,71 euro di un mutuo tradizionale, e, considerando l’intera durata del finanziamento, il risparmio sugli interessi supera i 7.100 euro.
