Bonus edilizi: nel 2021 il 21% degli italiani ha realizzato lavori di ristrutturazione

Un recente sondaggio rivela come gli italiani siano interessati ad effettuare i lavori per fruire delle agevolazioni fiscali ed ottenere così un duplice beneficio, la riduzione dei consumi e la possibilità di rinnovare casa.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 24/03/2022Aggiornato il 24/03/2022
Bonus edilizi: nel 2021 il 21% degli italiani ha realizzato lavori di ristrutturazione

Fino al 2024 (al 2025 per il Superbonus) sarà possibile ristrutturare casa e godere degli incentivi fiscali. A prevederlo l’ultima Legge di Bilancio 2022 ha confermato la proroga del Superbonus fino al 2025, dell’Ecobonus, del Bonus ristrutturazione e del Bonus mobili fino al 2024, unitamente alla possibilità di fruire di agevolazioni come sconto in fattura e cessione del credito.

Una proroga a conferma dell’interesse degli italiani per i bonus edilizi. Nel 2021 difatti il 21% degli utenti ha eseguito lavori per una ristrutturazione integrale e il 31% per una ristrutturazione parziale. Il 49% degli utenti ha anche confermato di aver usufruito dei bonus edilizi previsti dal Governo*.

Bonus edilizi: le nuove scadenze

La manovra 2020 prevede in primo luogo che per i lavori di ristrutturazione sulla casa, fino al 31 dicembre 2024 sono ancora applicabili le detrazioni Irpef al 50% da ripartire in dieci anni, con un limite di spesa di 96mila euro per unità immobiliare. Manutenzione ordinaria e straordinaria su parti comuni di edifici condominiali, straordinaria su singoli appartamenti, di recupero e restauro conservativo, tutti gli interventi suddetti potranno godere dell’aliquota di detrazione più alta al 50% fino al 2024, per poi dal 2025 tornare al 36%, con limite di spesa di 48.000 euro, da ripartire in 10 quote annuali costanti.

Proroga anche del bonus mobili , la detrazione fiscale al 50% prevista per l’acquisto dei mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di uno degli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Per il bonus mobili le novità sono due: in primo luogo la scadenza. Il bonus mobili, come la detrazione per ristrutturazione, viene allungato fino al 2024. La seconda novità riguarda il limite di spesa. La detrazione Irpef del 50% per il 2022 torna ad avere il limite di 10mila euro (nel 2021 era salita a 16mila euro) e si ridurrà poi a 5mila euro per il 2023 e 2024.

Prorogato fino al 2024 anche l’ecobonus. Chi decide di migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile può fruire dell’ecobonus al 50 o 65%, a seconda dei lavori.

Fino al 2024 si potrà continuare a godere del bonus verde, la detrazione fiscale al 36% sulle spese sostenute per sistemare il verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi e realizzare coperture a verde e di giardini pensili. La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che ne consentano la tracciabilità (per esempio, bonifico bancario o postale).

C’è tempo solo per quest’anno invece per fruire del bonus facciate non più al 90 bensì al 60%. Il Bonus facciate è un’agevolazione fiscale prevista per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali, siti nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

Proroga diversa per il Superbonus, la maxi detrazione che eleva al 110% la possibilità di detrarre dalle tasse, in particolare dall’Imposta sui redditi delle persone fisiche, le spese sostenute a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.  In tal caso, per quanto riguarda la scadenza, per le unità autonome, come villini e loft, il Superbonus resta soltanto per quest’anno, il 2022. Per gli interventi effettuati da persone fisiche su queste unità quindi, il 110% potrà essere richiesto per le spese effettuate per tutto il 2022, a condizione che, entro il 30 giugno, siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Per i condomìni e per gli immobili da due a quattro unità di proprietario unico, invece questi avranno a disposizione il 110% fino alla fine del 2023. Dal primo gennaio del 2024 però la detrazione non scomparirà ma calerà progressivamente, passando al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

 

habitissimo 2

* Questi i risultati del sondaggio annuale condotto internamente da habitissimo – portale che mette in diretto contatto privati e professionisti qualificati per interventi di riqualificazione, ristrutturazione ed edilizia.

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