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Il bisogno di avere apparecchi tecnologici tra le mura domestiche nasce dalla necessità di semplificare sempre più la quotidianità e, dopo l’esperienza del lockdown, il 54% degli italiani dichiara che è migliorato il proprio rapporto con la tecnologia. Il dato emerge dalla ricerca “CasaDoxa 2022, Osservatorio sugli italiani e la casa”, sviluppata da BVA Doxa e che mette in luce il rapporto degli italiani con la casa e il ruolo di tecnologia e Smart Home.
La ricerca è stata presentata durante What’s Next, il percorso di incontri di Samsung Electronics Italia dedicato ai cambiamenti della casa del presente e futuro e al ruolo della tecnologia e degli elettrodomestici che, per l’occasione, ha aperto un dibattito sul tema House of Connection.
Perché scegliere la Smart home
Gli italiani conoscono la Smart Home, ovvero casa intelligente? Oltre la metà degli intervistati dichiara di avere una buona conoscenza del tema (67%), dato in aumento del 14% rispetto alla ricerca precedente.
I motivi che spingono i consumatori a guardare verso soluzioni tecnologiche che rendono la casa connessa sono: il risparmio energetico e la sostenibilità, elementi prioritari per il 70% degli intervistati, seguiti dalla semplificazione della vita e dei tanti impegni legati alla vita domestica e lavorativa, e la sicurezza.
Dalla ricerca Doxa emerge che gli italiani sono consapevoli che ci sono alcune barriere nel percorso di trasformazione da casa tradizionale a Smart Home, come i costi elevati, i dubbi sulla tutela della privacy, le difficoltà di gestione di tutti i dispositivi. Nonostante ciò il 62% degli intervistati dichiara che, dovendo cambiare casa, vorrebbe vivere in una casa connessa.
Le persone sono sempre più propense a dotarsi di soluzioni e dispositivi che rendono la propria abitazione interattiva (45%), +10% rispetto al 2019, propensione più spiccata tra i giovani della Gen Z (58%), nati dalla fine degli anni Novanta e i Millenials (56%), nati dal 1981 a fine anni Novanta.
Quali sono gli oggetti smart più desiderati?
Al primo posto troviamo le luci (54%), seguite dal condizionatore d’aria (52%), dalla lavatrice (49%) e da tende o tapparelle (47%).
Gli elettrodomestici intelligenti seguono al quinto posto con il robot per la pulizia (44%), a seguire il forno (43%), frigorifero e lavastoviglie, entrambi al 42% e infine, piano cottura e asciugatrice al 34%.
Com’è la casa ideale?
In base a quanto emerge dalla ricerca BVA Doxa la casa ideale deve essere confortevole e bella da vivere, aspetto reso particolarmente importante dal tempo trascorso tra le mura domestiche durante i periodi di lockdown. Inoltre l’abitazione deve essere flessibile e costituita da ambienti versatili, in cui ogni locare può cambiare in base alle esigenze della giornata.
Da non trascurare neppure la sostenibilità, massimizzando l’efficienza energetica e abbracciando l’approccio etico della lotta agli sprechi. In questo senso, la tecnologia assume un ruolo importante per semplificare la vita degli abitanti della casa e controllare i consumi.
Nuovo protocollo Matter
Una delle principali difficoltà percepite nell’approcciarsi alla casa connessa è la comunicazione tra i diversi protocolli con cui i dispositivi si interfacciano alle app. Grazie all’introduzione del protocollo Matter, il nuovo standard per i dispositivi Smart Home che mira a unire gli ecosistemi più disparati per farli comunicare e funzionare insieme, la problematica è stata superata e i dispositivi sono stati uniformati.