Prosegue fino al 3 ottobre DimoreDesign, il percorso culturale e turistico che interessa cinque dimore storiche della città di Bergamo, reinterpretate dagli allestimenti inediti di designer contemporanei: l’edizione 2018 della manifestazione DimoreDesign porta il grande pubblico a scoprire le bellezze artistiche del passato arricchite da elementi d’arredo che proiettano questi spazi verso il presente senza alterarne lo spirito. Un’occasione per visitare luoghi di grande interesse artistico del patrimonio italiano.
Quest’anno i progetti realizzati nelle dimore storiche hanno visto all’opera Lorenzo Damiani, Matteo Bazzicalupo e Raffaella Mangiarotti, Deepdesign, Daniela Puppa, Oddo Fioravanti e Persico – prototipi d’autore.
La manifestazione, che prevede un percorso articolato cinque dimore storiche – Palazzo Agliardi, Palazzo Morosi, Palazzo Polli Stoppani, Palazzo Terzi e Villa Grismondi Finardi – si arricchisce di iniziative culturali e momenti d’incontro con i designer. Tutte le domeniche, gli studenti dello IED (Istituto europeo del Design) accompagnano il pubblico con visite guidate; mentre ogni mercoledì sera, alle 21, è protagonista un designer che, intervistato dal critico d’arte Giacinto di Pietrantonio, racconta la sua installazione e i segreti della sua opera.
In ciascuna delle dimore storiche, l’autore è stato infatti libero di “inserirsi” con discrezione, sulla base della propria sensibilità creativa e stile, e soprattutto ispirato dalle stanze del palazzo che gli era stato assegnato.
Il progetto di Oddo Fioravanti a Villa Grismondi Finardi si chiama per esempio Fil Rouge: un’interpretazione degli spazi che sceglie di sottolineare, in un percorso da seguire passo dopo passo, mobili e oggetti della casa, accostandoli ha quelli creati dal designer. Per uno stimolante incontro tra epoche diverse.
Interessante e tutto da scoprire, tra gli altri, l’allestimento di Daniela Puppa che nel viaggio tra le dimore storiche della città si è fermata a Palazzo Moroni in via porta Dipinta: una residenza seicentesca con affreschi di Barbelli nel salone e la statua di Nettuno nel cortile interno. Anche qui la designer è entrata in punta di piedi, disseminando le sue creazioni nelle diverse stanze, con tantissimi pezzi – dai complementi alle lampade – “nascosti” in mezzo agli arredi d’epoca.
L’idea di fondo che anima tutti gli allestimenti delle dimore storiche è quella di una contaminazione mirata che non toglie ma aggiunge all’esistente, ma aggiunge nuove suggestioni, permettendo al pubblico di vederlo sotto una luce alternativa: gli scenografici saloni si prestano perfettamente all’esperimento, come tanti teatri.
L’appuntamento con le dimore storiche si ripete di anno in anno, sempre con nuovi spunti. In questa edizione, l’apertura al pubblico dopo 50 anni del cinquecentesco Palazzo Polli Stoppani, nella Città Alta di Bergamo, recentemente restaurato. Sono qui esposti, sempre fino a domenica 3 ottobre, prototipi disegnati da Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Stefano Giovannoni e Ron Arad (forniti dall’azienda Persico group).
- Dove: a Bergamo
- Quando: fino a 3 ottobre, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30
- Biglietti: visite guidate senza prenotazione; i biglietti si acquistano all’ingresso delle singole dimore storiche oppure on line su www.dimoredesign.it
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