La mostra “Architettura e marmo: dialoghi tra ingegno e materia. Hossein Amanat e Fariborz Sahba: dove la struttura è spiritualità” – che si terrà fino 19 novembre 2017 presso il Cisa-Palladium Museum di Vicenza (con ingresso gratuito) – si compone di parte del materiale conservato presso l’Archivio Storico Margraf – Industria Marmi Vicentini.
L’esposizione, curata dalla storica internazionale Elisa Gagliardi Mangilli, accompagna il visitatore in un percorso inedito tra le opere architettoniche in marmo realizzate nel XX secolo in Medio Oriente ed in Asia da due architetti di origine iraniana, Hossein Amanat e Fariborz Sahba. Gli edifici che vengono illustrati nel percorso espositivo hanno come comune denominatore la committenza – la Comunità Baha’i – e l’impiego per la loro edificazione del pregiatissimo marmo pentelikon, ovvero il candido marmo antico di provenienza greca con il quale è stato costruito il Partenone.
Per entrambe le costruzioni, il rivestimento in marmo pentelikon, presente su tutte le superfici esterne, fu stato preparato in Italia dalla Margraf (allora Industria Marmi Vicentini) che si occupò del taglio delle lastre e della realizzazione di ogni dettaglio e decoro. Il marmo fu poi spedito e posto in opera in cantiere.
Per la prima volta, dunque, verrà esposto il materiale conservato presso l’Archivio Storico Margraf – Industria Marmi Vicentini – che comprende disegni originali, un fitto carteggio, documenti relativi alle diverse fasi costruttive, materiale fotografico, video dell’epoca ed elementi architettonici in scala 1:1. L’ingegno nel plasmare sapientemente una materia così complessa come il marmo, ha portato l’azienda vicentina a sviluppare, nel corso di più di 100 anni di esperienza nel mondo dell’architettura, tecnologie avveniristiche per realizzare opere che sono diventate dei simboli dell’ingegno dell’uomo. In un’epoca come quella della seconda metà del ‘900 in cui i computer non erano ancora parte del quotidiano di ognuno di noi e in ambito architettonico venivano soprattutto impiegati nell’elaborazione di calcoli ingegneristici di grande complessità, la mostra “Architettura e marmo: dialoghi tra ingegno e materia” documenta come le soluzioni ai problemi riscontrati in fase esecutiva siano stati di volta in volta risolti grazie all’esperienza secolare, alla vivacità d’intelletto, alla creatività applicata alla produttività, all’intelligenza che sfocia nella genialità assoluta quando viene impiegata nel creare macchinari ad hoc per trovare soluzioni inedite a problematiche apparentemente insormontabili.
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- Che cosa: mostra “Architettura e marmo: dialoghi tra ingegno e materia. Hossein Amanat e Fariborz Sahba: dove la struttura è spiritualità”
- Curatore: Elisa Gagliardi Mangilli
- Dove: Cisa – Palladio Museum, Contra’ Porti 11, 36100 Vicenza, Tel. +39 0444 323014
- Quando: 20 ottobre – 19 novembre 2017
- Orari: 10.00 -18.00
- Costi: Ingresso libero
Dell’architetto Amanat, iraniano naturalizzato canadese – enfant prodige che nel 1966 appena laureato all’Università di Tehran vince il concorso per la “Azadi Tower” ovvero l’opera architettonica voluta dall’ultimo Shah di Persia per la commemorazione del 2500 anni della fondazione dell’Impero Achemenide – sono presentati in mostra tre edifici dell’Arco Bahai a Haifa: la “Casa Universale di Giustizia”, il “Centro per lo Studio dei Testi Sacri Bahai”, il “Centro Internazionale di Insegnamento”, ed il “Tempio Baha’i” di Samoa.
Dell’architetto Sahba, iraniano di nascita e di formazione naturalizzato americano, saranno esposti i documenti relativi al “Tempio di Loto” a Nuova Delhi e alle 18 terrazze della “Scalinata Monumentale del Mausoleo del Báb” ad Haifa.
Il percorso espositivo si conclude con la presentazione di un innovativo progetto di Raffaello Galiotto, Arcolitico: un arco parabolico sperimentale in marmo Fior di Pesco Carnico – di cui Margraf possiede l’unica cava esistente al mondo – dalle dimensioni importanti (12×3,5×14,5m.), progettato a computer con software parametrici e lavorato esclusivamente a taglio con l’impiego di telaio a filo controllato numericamente.
Che cosa è Margraf
La storia di Margraf (www.margraf.it), in origine Industria Marmi Vicentini, ha inizio nel 1906 in provincia di Vicenza, a Chiampo, e si caratterizza, fin dalle origini, per una spiccata attenzione alla ricerca e all’innovazione tecnologica e, soprattutto, per la stretta collaborazione con prestigiosi architetti internazionali. Oggi, dopo più di 100 anni, l’Azienda è tra i leader a livello mondiale del settore. Estrarre il marmo dai propri giacimenti per trasformarli in levigate lastre o in piccole marmette, offrire una vastissima gamma di pregiato materiale e di prodotti di eccellenza per l’edilizia e l’architettura (dai rivestimenti interni alle facciate esterne, fino agli elementi d’arredo, dal bagno alla cucina) sono solo alcuni dei plus che hanno reso l’azienda conosciuta e apprezzata nel mondo. Il tutto senza perdere di vista il rispetto per l’ambiente, ma anzi investendo in tutti quegli interventi capaci di ridurre ogni tipo di danno ambientale: dalle attrezzature tecnologicamente più avanzate ai progetti di recupero del paesaggio, fino ad un forte investimento nel risparmio energetico e nel ricorso a risorse rinnovabili.
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