Sistemi a led, regolazioni delle cromie luminose, corpi illuminanti modulari e mutevoli nello spazio e nel tempo, effetti di luce che richiamano la natura e innovative ricerche sulla fotonica, ma con il design sempre al centro del progetto: Artemide si presenta così all’appuntamento con la Design Week milanese. In primo piano la partnership con Mercedes-Benz, leader mondiale nel settore dell’auto. Dalla collaborazione tra le due aziende nasce Ameluna, un innovativo progetto di luce per una sospensione di grande effetto, costituita da un nastro in alluminio che fa da supporto a corpi illuminanti a led in grado di creare infiniti scenari, protagonisti dell’ambiente fin dal primo sguardo. Progettata da Tapio Rosenius è invece Light over Time (Lot), un sistema di proiettori, sempre con fonte a led che, controllati da un software, consentono alla luce di modularsi con effetti particolarmente naturali, giocati anche sulla mutevolezza dei colori.
Per una luce che arreda e comunica, ecco invece il progetto dello studio BIG (Bjarke Ingels Group), un “alfabeto luminoso” (Alphabeth of Light) che promette nuove forme di comunicazione attraverso grandi scritte illuminate. L’architetto Michele De Lucchi, che di Artemide è uno degli storici collaboratori, propone il faretto Tycho, una variante del quale viene utilizzata anche nel nuovo allestimento della Pietà Rondanini di Michelangelo al Castello Sforzesco di Milano: il corpo illuminante è provvisto di una veletta in grado di proteggere dall’abbagliamento, pur consentendo un’illuminazione diretta e puntuale. Ma non è tutto: tra i progetti di Artemide firmati De Lucchi, anche la versione outdoor della celebre lampada Tolomeo (che festeggia con questa variante i suoi primi 30 anni).
L’Atelier Oï presenta per Artemide due novità, la sospensione Farfalle – formata da moduli orientabili nello spazio che ricordano le ali di una farfalla – e Décomposé Light, costituita da un tubo colorato (proposto in tante tonalità diverse) che sembra disgregarsi con naturalezza a una delle estremità, facendo percepire con immediatezza il dinamismo della sagoma. Per lo studio Foster+Partners arriva Orsa, sospensione formata da tanti singoli elementi a led che si distribuiscono nel volume della stanza illuminando un’area ampia e riproducendo nel loro insieme un cielo stellato.
Oltre a quelle di Artemide, tante anche le novità dell’altro marchio, Danese, quello che da sempre rappresenta il “laboratorio sperimentale” dell’azienda. Tra le proposte, Windows Garden (progettato dallo studio BIG), e Sinua e Gifoi (di Atelier Oï),
Tra le nuove collaborazioni, anche due scuole – l’Università di Padova e la scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – entrano quest’anno nella rosa dei progettisti di Artemide.
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