In questi giorni del Fuorisalone, una passeggiata tra i chiostri dell’Università degli Studi ci conduce in un ricco itinerario tematico tra tecnologia, creatività e design. Domina la scena della location, al centro del cortile d’onore, il volume cilindrico dell’installazione luminosa realizzata da Velko-2000: le luci a led mostrano, con il passare dei minuti, paesaggi urbani differenti e dai colori cangianti, portando l’osservatore a una riflessione sul rapporto tra natura e architettura.
Sempre nel cortile d’onore, si incontrano lungo il perimetro tante interpretazioni differenti, a sospensione e da terra, della lampada The Great JJ di Leucos, il modello-icona a braccio estensibile progettato da Jacobsen alla fine degli anni ’30 e ancora oggi attualissima. Continuando la visita, nel cortile del ‘700 ecco invece la mostra Casetta del viandante, collegata agli eventi della XXI Triennale: progetti di Michele De Lucchi, Marco Ferreri, Stefano Giovannoni e Denis Santachiara interpretano al meglio e in modo originale spazi di dimensioni minime. Nella hall dell’Aula Magna, da non perdere il progetto di Patricia Urquiola: un percorso interattivo polisensoriale che si snoda attraverso una composizione di pannelli/pareti ottenuti tramite sovrapposizione di materiali diversi. Mentre sotto il portico del Richini i designer Laura Elle Bacon e Sebastian Cox mettono alla prova in diretta le qualità di alcune essenze di legno che vengono curvate per realizzare un’installazione in divenire. Si prosegue con la galleria di opere dei designer brasiliani che mettono insieme ispirazione artistica e tecniche di artigianato locale.
Sono queste solo alcune suggestioni di quello che offre, fino a domenica 17 aprile, la mostra-evento organizzata dalla rivista Interni e giunta alla 19° edizione: in realtà ogni angolo dell’Università Statale riserva al visitatore qualche sorpresa, una nuova interessante scoperta sui mondi incrociati dell’architettura, del design e dell’arredamento.