La call for ideas indetta da Fabric –Action, ideata da Regione Umbria, Fondazione Politecnico, Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco, Polifactory e Ghénos communication, è stata promossa per sviluppare soluzioni innovative di prodotto, in grado di combinare l’uso della canapa, il design e i nuovi processi di fabbricazione digitale degli oggetti.
Dopo un attento processo di selezione, sono stati undici i progetti scelti e presentati dai designer in concorso, tra cui Matteo Ragni, Lorenzo Palmeri, Enrico Azzimonti e tanti altri, e che saranno esposti in una mostra dedicata durante il Fuorisalone all’Università degli Studi di Milano.
Si tratta di soluzioni a impatto zero ed eco-friendly, che propongono la canapa come materia prima perfetta per un’economia circolare. I prototipi presentano usi inaspettati del materiale: dall’ambito musicale con percussori in canapa (Famiglia Battenti) e un basso-ukulele (UpLightBass) a prodotti per l’infanzia con la creazione di una culla (Paidìa) sfruttando le proprietà antibatteriche della canapa, fino a un purificatore d’aria (Soft), un’amaca (Kinesis), un sistema di pannelli fonoassorbenti (Ssshhh), uno skateboard (Delta9), un sistema modulare per la coltivazione domestica delle piante (Agri-Hemp). Più concettuali, invece, l’esperienza gastronomica CanapÈ che rivede un prodotto millenario in chiave contemporanea, a tavola, la collezione di vesti Sohat e il kit promozionale sull’uso della canapa Napaca, contenente sia prodotti finiti che oggetti da “costruire” che mettono in luce le diverse proprietà del materiale.
La tradizione della canapa, materiale green per eccellenza e versatile grazie alle sue numerose proprietà, viene riscoperta e valorizzata grazie all’attività del Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco, nella Valnerina, centro produttivo d’avanguardia nella coltura e tessitura del materiale. Fabric-Action si propone di contribuire attivamente alla ricomposizione dell’economia della Valnerina, oggi in difficoltà a causa dei recenti sismi che hanno colpito la zona.
Fabric-Action, grazie al suo duplice livello di collaborazione istituzionale e tecnico-scientifica, contribuisce direttamente alla ricostruzione delle zone colpite dal sisma attraverso azioni concrete legate alla valorizzazione del “saper-fare” umbro e del design, inteso come strumento operativo, strategico e culturale per progettare un nuovo futuro per la Valnerina, nonché “bene comune” di una comunità che vuole rinascere per scrivere un’altra storia, da vivere in prima persona e non solo da raccontare.
Università degli Studi di Milano, via Festa del Perdono 7.
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