Trend positivo, fin dal primo giorno, nei padiglioni del Salone del Mobile e delle biennali Euroluce e Workplace3.0, con un incremento del 10% rispetto all’edizione 2015 con le medesime biennali di questa edizione dedicate a luce e ufficio. Lo dimostrano i numeri: in 6 giorni 343.602 presenze, provenienti da 165 paesi.
Inaugurato per la prima volta dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, il Salone è stato da lui presentato non soltanto come rilevante attività espositiva, ma anche come manifestazione di una cultura di impresa, simbolo di un metodo di lavorare insieme e di un modo d’interpretare la manifattura moderna.
Oltre 2.000 espositori di cui il 34% esteri – suddivisi tra Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Euroluce, Workplace3.0 e SaloneSatellite. Un’edizione che ha rafforzato sempre di più l’intensa sinergia con la città di Milano.
A Milano – dove esiste esiste uno stretto collegamento, unico nel suo genere, tra Salone del Mobile, imprese industriali, sistema creativo ed editoriale – sono giunti numerosissimi ospiti, non necessariamente legati al mondo del design. Un significativo riconoscimento all’importanza del Salone e del settore è arrivato anche dalla presenza di altre autorità governative e istituzionali tra cui il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.
L’edizione che si chiude oggi segna i vent’anni del SaloneSatellite, celebrati con una edizione che ha visto protagonisti oltre 650 designer e 16 scuole internazionali di design e una Mostra speciale alla Fabbrica del Vapore che prosegue fino al 25 aprile.
Secondo i dati della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Monza Brianza, il mobile fa anche da leva e da attrattore per il Paese: sono presenti 58 società con azionista di riferimento estero. 18 si trovano in Lombardia e di queste 15 sono concentrate tra Milano e Monza e Brianza. Molte di più le imprese italiane del settore “mobili” che possiedono filiali all’estero: 189 aziende con 394 filiali all’estero. Il bel Paese è il primo nel mondo per numero di società e secondo per numero di filiali estere. 17 le aziende del mobile della Brianza con filiali all’estero. È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Trade Catalyst.
L’Italia è al secondo posto nel mondo, dopo la Russia, per numero di società con bilancio attive nella produzione di mobili. Nel settore sono più di 4.800 con un fatturato nel 2015 di 16 miliardi di Euro. Un business secondo solo a quello degli Stati Uniti (dove meno di 30 società gestiscono un fatturato di 34,3 miliardi di Euro). L’Italia è inoltre il terzo paese, considerando l’innovazione nel settore, dopo Giappone e Germania, per numero di brevetti depositati.