The Makers Show, al “supersalone”, il design indipendente

Gli auto-produttori indipendenti invitati a presentare le loro creazioni nella sezione the Makers Show del Salone del Mobile.Milano

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 05/08/2021Aggiornato il 30/08/2021
the makers show fuorisalone

Il Salone del Mobile.Milano con il “supersalone” curato da Stefano Boeri si apre anche al design indipendente con the Makers Show. Una sezione indipendente dedicata ai progettisti auto-produttori provenienti da tutto il mondo, pensata per trasmettere ai visitatori “una storia, un messaggio, un’emozione” attraverso la lavorazione della materia. I partecipanti – creativi, atelier, studi professionali, start-up – si contraddistinguono infatti per il duplice ruolo di designer e di artigiani contemporanei, capaci di sperimentare nuove tecniche di produzione e materiali inediti, dando vita a collezioni realizzate in proprio.

Il contributo di the Makers Show è quello di presentare in modo originale ed esaustivo una sfaccettatura diversa del mondo della creatività legato al settore dell’arredamento, oggi in particolare fase di espansione. Ogni partecipante è infatti chiamato a portare una sola propria creazione, al fine di dare vita a un paesaggio variegato ed eterogeneo dello stato dell’arte, utile a comprendere quanto queste piccole produzioni indipendenti stiano trasformando l’ambito industriale della realizzazione degli oggetti.

Parte integrante del grande evento milanese, per la prima volta quest’anno aperto al grande pubblico durante tutti i giorni di manifestazione, dal 5 al 10 settembre 2021 al polo fieristico di Rho-Fieramilano, the Makers Show si inserisce nel nuovo concept previsto da Boeri. L’architetto ha infatti strutturato un allestimento inedito per la presentazione delle aziende, con una maglia espositiva fluida e modulare. I visitatori vengono accompagnati in una sorta di navigazione – sia fisica sia virtuale, grazie a speciali QR code – nello spazio dei padiglioni, quasi si trovassero in una grande biblioteca del design. O in un enorme archivio della creatività, made in Italy e non.

Integrano il tutto aree e percorsi tematici, con arene per incontri e presentazioni, zone dedicate alle scuole di design e al premio Compasso d’Oro, “food court” e spazi di relax o di socializzazione.

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