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A Fiera Milano Rho, dal 5 al 10 settembre, Salone del Mobile.Milano propone “supersalone”, evento speciale curato dall’architetto Stefano Boeri con un team di co-progettisti – Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth, Marco Ferrari e Elisa Pasqual di Studio Folder, coordinati da Giorgio Donà, co-fondatore di Stefano Boeri Interiors.
“supersalone” come una biblioteca del design
Il nuovo format asseconda l’idea di un Salone al passo con le trasformazioni in atto, aperto a contaminazioni, fusioni ed estroversioni, con percorsi espositivi studiati per dare vita a un contesto di prossimità, di riflessione, di condivisione. Una sorta di “grande biblioteca del design” organizzata secondo una maglia espositiva fluida e dinamica, in cui le aziende presentano la loro identità e gli oggetti che la contraddistinguono.
Il pubblico di questo inedito “supersalone” può così muoversi liberamente, scoprendo l’enorme archivio della creatività – non solo made in Italy – dell’eccellenza, del saper fare. Aree di incontro e di condivisione ritmano i percorsi, unitamente a spazi dedicati alle scuole di design, chiamate a presentare i lavori dei propri studenti.
Palcoscenico globale per gli studenti delle scuole di design e per il design indipendente
Obiettivo del “supersalone” è anche portare l’attenzione sulle giovani promesse, che saranno protagoniste del panorama creativo di domani. La sezione The Lost Graduation Show, curata da Anniina Koivu, offre infatti agli studenti delle scuole di design di tutto il mondo la possibilità di condividere sogni e progetti. Un inedito e originale racconto dello stato dell’arte in ambito didattico che spazia dall’arredamento a settori più specialistici, per indagare i nuovi linguaggi e scoprire soluzioni non scontate alle attuali esigenze socio-economiche. “Quale modo migliore per ripartire”, secondo la stessa curatrice, “se non prestando attenzione agli interrogativi della nuova generazione di designer e alle risposte che sta proponendo? Il bello sarà scoprire come i temi che più stanno a cuore ai giovani creativi siano sorprendentemente simili in tutto il mondo. Raccoglierli tutti insieme su un palcoscenico globale rappresenta l’opportunità di un rinascimento.”
Spazio poi anche al design indipendente con The Makers Show, sezione dedicata ai progettisti auto-produttori di tutto il mondo: creativi, atelier, start-up chiamati a trasmettere “una storia, un messaggio, una emozione” con la loro duplice esperienza di designer e nel contempo di artigiani contemporanei.
Nuove anche l’apertura totale al pubblico e la versione digitale della fiera
Ulteriore novità è l’ingresso aperto al grande pubblico durante tutte le giornate, per un appuntamento dalla rinnovata forza attrattiva e comunicativa. Il sistema è infatti pensato per essere allargato e condiviso.
In tal senso è stata infatti concepita anche la nuova piattaforma digitale di Salone del Mobile.Milano attraverso la quale i visitatori, oltre a ricevere tutte le informazioni pratiche utili ad organizzare la visita, possono interagire in modo più fluido e diretto con le aziende espositrici. Speciali QR code mettono infatti in contatto con i marchi, al fine di ottenere informazioni sugli oggetti presentati e poterli acquistare attraverso i rivenditori. Ultime novità, pezzi recenti e grandi classici sono così trasformati nei veri protagonisti di un coinvolgente “customer journey”.
La piattaforma, ricca di contenuti digitali originali, intende porsi così come punto di riferimento per l’intero mondo del progetto e della produzione: grazie ad essa infatti la fiera, che quest’anno inaugura per prima il calendario degli eventi internazionali dedicati al design, rimarrà così “aperta” tutto l’anno.
A corollario di tutto ciò, un programma di incontri, tenuti da studiosi e da protagonisti della cultura contemporanea, oltre a una mostra (a cura dell’Associazione per il Disegno Industriale ADI) di tutte le sedie nel tempo insignite del Compasso d’Oro e una serie di “food court” in collaborazione con Identità Golose.
A “supersalone” riutilizzo degli allestimenti e 200 alberi da ripiantare in città
La sostenibilità è un altro nodo cardine del “supersalone”: tutti i componenti e i materiali dell’allestimento sono infatti pensati per essere smontati e successivamente riutilizzati, secondo un’inedita ottica di circolarità. Inoltre, l’ingresso Porta Est della fiera diventa un ulteriore simbolo concreto di tale impegno con duecento alberi, che al termine delle giornate del Salone saranno ripiantati nell’area metropolitana milanese.