In previsione della speciale edizione di settembre del Salone del Mobile.Milano il Museo del Design Italiano in Triennale si rinnova completamente, per offrire ai visitatori ulteriori approfondimenti utili a un percorso espositivo più ricco e articolato. Nuovi testi di inquadramento dei periodi storici, nuove didascalie per gli oggetti esposti, con l’aggiunta di documenti e di oggetti, vanno così a definire un apparato più rispondente all’interesse di un pubblico eterogeneo, inclusi i più piccoli.
“Il Museo del Design Italiano rappresenta un esempio unico di collezione pubblica”, spiega il presidente di Triennale Stefano Boeri, “che permette di veicolare il valore e l’importanza del design italiano a un pubblico molto ampio, non solo di addetti ai lavori. Indissolubile poi il legame con la storia di Triennale, che fin dalla sua istituzione, è stata un centro nevralgico per il dibattito e la definizione della disciplina stessa. Proprio per questi motivi, dopo aver dato nel 2019 un assetto permanente alla struttura espositiva del museo, abbiamo deciso di rinnovarlo ulteriormente. Abbiamo ampliato contenuti e approfondimenti, da una parte, attingendo allo straordinario patrimonio degli Archivi di Triennale e, dall’altra, consolidando e rafforzando la rete di donazioni e comodati.”
Fotografie, campagne pubblicitarie, packaging, poster e alcuni modelli di legno dello storico Giovanni Sacchi accompagnano gli oggetti di design esposti, presentando al pubblico l’evoluzione di ogni progetto, dalle fasi iniziali di ideazione alla produzione, fino alla comunicazione. La selezione dei pezzi del museo è ordinata cronologicamente dal 1946 al 1981, arco temporale che inizia con la nascita del design italiano nell’immediato dopoguerra e il successivo miracolo economico, fino all’arrivo sulla scena delle nuove correnti, come ad esempio Memphis, che ne hanno trasformato l’essenza.
Inoltre, durante le giornate del Salone una sezione viene dedicata proprio alla storia della manifestazione milanese, per raccontarne le produzioni culturali nel corso degli anni. Mentre sempre a settembre è prevista una mostra su Carlo Mollino e gli arredi di Casa Albonico.
Grande attenzione anche all’accessibilità, tema che ha indirizzato le scelte museali per rendere la narrazione del design made in Italy aperta e inclusiva.