La data di inaugurazione si avvicina e prosegue la campagna di comunicazione: il quinto manifesto del Salone del Mobile.Milano celebra il primo decennio degli anni duemila. Un periodo di cambiamento generale, che ha decisamente coinvolto anche la manifestazione, giunta oggi alla sessantesima edizione.
Dopo la prima mostra monografica dedicata a un appuntamento fieristico come Milan in a Van del 2002 al Victoria & Albert Museum di Londra, la quarantacinquesima edizione (del 2006) del Salone si apre infatti nella nuova scenografica sede di Rho Fiera Milano, progettata dall’architetto Massimiliano Fuksas. Da allora il nuovo quartiere diventerà quasi il simbolo dell’annuale appuntamento per i professionisti e gli appassionati di arredamento, che giungono da tutto il mondo per affollare i padiglioni e la lunga passeggiata all’aperto protetta dalla Vela, fluida copertura vetrata. Ed è proprio quest’ultima che Emiliano Ponzi, l’autore del penultimo manifesto del Salone del Mobile.Milano (così come di tutti gli altri), intende celebrare, riproponendo l’ampio spazio dell’ingresso di Porta Sud, con i visitatori colti al momento dell’arrivo. Funzionalità ed estetica riassunte nell’iconica architettura, che rimanda anche al mondo delle aziende annualmente presenti con i loro prodotti.
Come per i poster precedenti, anche questo è poi caratterizzato dall’interazione con la realtà aumentata: inquadrando con lo smartphone o il tablet il qr code presente sul manifesto del Salone del Mobile.Milano, l’illustrazione si anima, uscendo dalla sua dimensione staticamente bidimensionale per prendere movimento e coinvolgere chi guarda. Una possibilità aggiunta ancora una volta grazie all’operato di Alkanoids, studio creativo milanese specializzato in motion graphics, animazione 2D/3D e regia, che dona leggerezza e stupore al tutto.