Contenuti trattati
La giuria del SaloneSatellite Award 2022 ha selezionato i migliori progetti tra quelli presentati dai giovani partecipanti alla sezione del Salone del Mobile.Milano, dedicata ai creativi under 35.
Marva Griffin, fondatrice e madrina della manifestazione, sin dai suoi esordi nel 1998, ha annunciato i tre vincitori. Che si spera andranno ad aggiungersi a coloro – più di trecento – che già infoltiscono la Collezione Permanente del SaloneSatellite con oggetti e arredi nati come prototipi e entrati in produzione.
I vincitori del SaloneStellite Award 2022
Il primo premio è andato alla nigeriana Lani Adeoye per RemX, deambulatore in grado di aiutare chi lo utilizza ma soprattutto di trasmettere un senso di dignità e di piacevolezza nell’utilizzo. I giurati – presieduti da Paola Antonelli, senior curator, Architecture & Design director, Research and Development al MoMA Museum of Modern Art di New York – hanno percepito il giusto equilibrio tra funzione ed eleganza dell’oggetto, realizzato su istanze globali seppure con modalità artigianali locali e contemporanee. Un risultato “glocal” che tra l’altro risponde pienamente al tema di questo SaloneSatellite, “Designing for our future selves”.
Secondo posto invece per Studio Gilles del collettivo Belgium is Design, con Lamps, serie limitata di lampade ottenute fondendo gesso bianco e nastro nero delle vecchie videocassette VHS lavorato a uncinetto. “Giocosità, artigianalità, design”, secondo la giuria, per un apparecchio sia funzionale sia gradevole di aspetto, con un elevato grado di sostenibilità.
Il terzo premio del SaloneSatellite Award 2022 se lo è aggiudicato la serba Djurdja Garčević del gruppo Young Balkan Designers con il progetto di arredo urbano Meenghe: cestini per i rifiuti, paracarri, vasi, sedute ottenuti dalla trasformazione di trucioli di pneumatici esausti. Un lavoro trasversale che “pensa all’allungamento del ciclo di vita del prodotto, interpretando con impatto amichevole la materia prima”, per i giurati, che vi hanno letto anche l’importanza di trasmettere al grande pubblico l’importanza di un progetto sostenibile ma nel contempo godibile e funzionale.
Le menzioni speciali
Oltre ai tre riconoscimenti sono state consegnate due menzioni speciali, al finlandese Rasmus Palmgren per Ease Chair e all’Atelier Ferraro per +1,5 Celsius. Il primo ha disegnato una seduta originale, resistente e leggera, impilabile, secondo i giurati già “matura per la produzione”; il secondo (studio di design fondato a Monaco di Baviera dall’architetto Emanuele Ferraro) una sedia multifunzionale, ottenuta dagli scarti di truciolato, perfetta per spazi ridotti ma flessibili come quelli abitati dai giovani di tutto il mondo.