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Torna in scena uno dei progetti più originali del Fuorisalone 2021, “Vietato l’Ingresso“, che ora si avvia alla sua fase conclusiva con il restyling del camerino principale del TAM Teatro Arcimboldi di Milano, “Il Primo Camerino“, inaugurato all’apertura del teatro nel 2022 e dedicato a tutti i grandi artisti e alle loro prime volte sul quel palco, a tutti gli spettacoli del futuro, alla fantasia e all’eccellenza in ogni arte.
Presentato da Show Bees e TAM Teatro Arcimboldi lo scorso anno, Vietato l’Ingresso, è stato un vero e proprio contest al quale hanno aderito diciassette prestigiose firme del mondo del design, che hanno adottato uno dei camerini del teatro con l’obiettivo di dare una nuova anima a quei luoghi magici e segreti dove attori, cantanti, ballerini, musicisti si preparano a entrare in scena. Gli studi hanno dunque creato piccoli gioielli di interior design che il pubblico ha potuto visitare durante la Milano Design Week di settembre. I camerini sono tutti visibili sul sito http://www.teatroarcimboldi.it.
Ideatore e curatore del progetto è Giulia Pellegrino, figura trasversale nel mondo del design e dell’architettura che ha coordinato e reso possibile questo piccolo miracolo milanese, un grande gesto di solidarietà, dove l’eccellenza del design e dello spettacolo si sono unite per un’inedita operazione per la cultura: il progetto si è concretizzato con il supporto di oltre 200 partner tecnici, aziende e maestranze, che hanno messo a disposizione i propri pezzi iconici e le proprie risorse a titolo gratuito.
L’incarico di riprogettare “Il Primo Camerino” è stato affidato allo studio Calvi Ceschia Viganò Architetti Associati vincitore del contest 2021. Lo studio, che si è aggiudicato il primo premio al concorso con il camerino intitolato “Diorama”, ha quindi avuto l’opportunità di ripensare e ristrutturare il noto “Camerino Muti” ovvero 40 mq che hanno ospitato e ospiteranno le più grandi star dello show business nazionale e internazionale: da Roberto Bolle a David Parsons, da Ludovico Einaudi a Paolo Conte, da Bob Dylan al Dalai Lama, da Sting a Sir Elton John, da Liza Minelli a Charles Aznavour.
Vietato l’Ingresso, un progetto di grande successo
La bellezza dei camerini allestiti nel 2021 per il progetto Vietato l’Ingresso non è certamente passata inosservata, infatti, molti di questi sono già stati scelti da artisti e aziende per ambientare i loro servizi fotografici e sono stati utilizzati da artisti di grande rilevanza come i comici di Zelig, il cast di Ghost il musical, il corpo di Ballo del Teatro alla Scala, John Malkovich e molti altri, che li hanno apprezzati ed elogiati facendoli diventare soggetto delle loro attività social e location per le interviste televisive.
L’Arcimboldi per l’occasione ha ospitato più di 10.000 visitatori per ammirare i camerini d’autore del teatro e più di 7.000 persone hanno votato online il proprio camerino preferito, decretando la vittoria del camerino ritenuto più bello durante l’evento dedicato.
Il Primo Camerino: la riprogettazione dello studio Calvi Ceschia Viganò
Dalle stesse note di progetto rilasciate dagli architetti dello studio Calvi Ceschia Viganò (www.calviceschiavigano.it) si evince che il nuovo camerino nasce proprio dall’ascolto e dal confronto di questi mesi con i suoi futuri utilizzatori, con l’obiettivo di dare vita ad uno spazio poliedrico nel quale truccarsi, che, oltre ad essere accogliente, sia dotato di un bagno completo, di uno spazio soggiorno in cui gli artisti possano rilasciare interviste, separato dal camerino del trucco, di una piccola cucina e di armadi per riporre gli abiti di scena.
Il progetto si basa su elementi che tendono a rafforzare l’identità di uno spazio a pianta semicircolare. Questa forma di per sé accogliente viene di continuo negata e riconfermata: un tappeto disegnato ad hoc e tessuto in lana ne definisce lo spazio a terra con un colore verde petrolio e motivi circolari del medesimo colore, un grande lampadario rotondo di ottone a led ne sottolinea le linee morbide confermandone la centralità.
Tutte le superfici sono rivestite di resina, così come i bagni; la scelta del colore ha spaziato dalla gamma dei verdi fino all’arancio per le pareti. L’ingresso al Camerino avviene attraverso una porta ad imbuto che introduce i nuovi ambienti con colori accesi, sulla parete di sinistra trova posto una bacheca per ospitare la locandina dello spettacolo in corso. Una volta entrati, un piccolo atrio triangolare dove viene posizionato un vaso in vetro soffiato di Murano distribuisce i due ambienti principali.
Due porte scorrevoli di grande dimensione possono separare ma anche connettere lo spazio, aprendolo così sulla boiserie in legno chiaro che fa da quinta e lo separa dalla circolazione del teatro. I due ambienti principali si distinguono per il tipo di sedute: lo spazio del trucco direttamente collegato al bagno ha un grande sommier in velluto verde petrolio, il secondo ambiente dove è stata ricavata una piccola buvette si caratterizza per una panca imbottita appoggiata alla parete semicircolare, quasi un coro che possa accogliere i momenti pubblici dell’artista.
Il bagno semplice e funzionale nasconde sotto il rivestimento in resina colorata la sua anima tecnologica, che grazie ad un sistema di elementi prefabbricati rende agevoli le ispezioni e le manutenzioni nel futuro.
Il cantiere è partito nei giorni scorsi quando lo Studio ha iniziato a lavorare, con il sostegno di importanti e indispensabili partner tecnici, per realizzare un nuovo capolavoro di architettura e design che sarà completato nel mese di maggio. Un progetto prezioso che proprio in occasione del ventennale del teatro, TAM Teatro Arcimboldi Milano vuole donare ai propri artisti e alla città di Milano. La riprogettazione tiene conto della consulenza artistica di un esperto d’eccezione come Arturo Brachetti, l’artista che più di altri è andato in scena al TAM: ben sei dei suoi tour sono stati rappresentati sul palcoscenico dell’Arcimboldi per un totale di 74 repliche e oltre 100.000 spettatori che hanno applaudito i suoi spettacoli. Arturo è quindi un profondo conoscitore del TAM, dei suoi spazi e delle esigenze degli artisti prima e dopo lo show.
“Gli Arcimboldi è il più grande teatro d’Italia e l’idea di far scoprire questo tesoro e i suoi segreti a tutti è stata assolutamente geniale. Ogni teatro ha un’anima e ancor più misteriosa e segreta è quella che vive nei camerini. Ebbene, con questo progetto innovativo, il Teatro Arcimboldi scopre di avere diverse anime, diverse facce, una per ogni camerino, con diverse ambientazioni e atmosfere. Per me, aver collaborato al progetto “Il Primo Camerino” cioè il camerino della star è stato un onore, ma anche una challenge nel fondere bellezza, comfort e necessità professionali in un luogo sconosciuto alla maggior parte delle persone, ma così importante per un artista di spettacolo perché quel luogo lo abita per molto tempo, tra esaltazioni e struggimenti. In questo progetto il tanto decantato gusto del design italiano si unisce a uno dei luoghi culturali più iconici della Milano di oggi e di domani.” – ha dichiarato lo stesso Brachetti, consulente artistico del progetto.
Il pubblico potrà visitare Il Primo Camerino il 6 giugno, in occasione del Salone del Mobile 2022.
Geberit, main sponsor di Vietato l’Ingresso – Il Primo Camerino
L’azienda leader nel settore dei prodotti sanitari, Geberit, prende parte al progetto in qualità di Main Sponsor e occupandosi della realizzazione dell’ambiente bagno de “Il Primo Camerino”.
All’interno della parete bagno, gli impianti sono realizzati con i moduli d’installazione Duofix per le pareti leggere in cartongesso, scegliendo l’innovativo sistema di adduzione idrica FlowFit e le condotte di scarico insonorizzate Silent PP.
Il lavabo e i sanitari della collezione One, soluzione pionieristica ad alto contenuto di innovazione che lega dentro e fuori dalla parete in un solo prodotto, assicurano affidabilità, igiene e installazione semplificata e un risparmio di spazio. Il vaso senza brida, con la tecnologia TurboFlush che ottimizza il flusso di risciacquo rendendolo particolarmente accurato e silenzioso, viene accompagnato dall’iconica placca idropneumatica Sigma70 con doppia opzione di risciacquo, personalizzata nelle finiture. Infine, l’ambiente bagno viene completato all’insegna di una raffinata purezza dal piatto doccia Olona: forme morbide, materiali e tecnologie innovative si incontrano per garantire comfort, massima igiene ed elevate prestazioni. http://www.geberit.it