Dopo la crisi mondiale del 2020, per le aziende del settore il fatturato di arredamento e illuminazione ha visto una crescita importante, ma ora è necessario attendere gli sviluppi socio-economici mondiali per una riconferma dei valori anche nel 2022. Uno scenario che è stato anticipato da Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, in occasione della presentazione della sessantesima edizione del Salone del Mobile.Milano.
Fatturato di arredamento e illuminazione in positivo
Il 2021 ha infatti chiuso con un +11% rispetto al 2019, con una cifra complessiva di fatturato di arredamento e illuminazione pari a oltre 26 miliardi di euro. Valori nel nostro paese sostenuti dalle diverse agevolazioni fiscali, ma anche, più in generale, dal ruolo che hanno assunto le case nella vita degli italiani durante la pandemia.
E all’estero – con un +9,4% di esportazione rispetto al 2019 – supportati dall’apprezzamento costante del made in Italy, che in questo settore specifico pesa per quasi i tre quarti delle vendite totali della filiera legno-arredo. Tra gli ambiti più in crescita, sia in Italia sia nell’export, l’arredamento (+15,6% rispetto al 2019), l’arredobagno (+10,1%) e le cucine (+12,2%).
Un settore in attesa
Un settore solido, che tuttavia ora deve fare i conti con uno scenario internazionale improvvisamente cambiato. “Le nostre imprese”, spiega Feltrin, “che nel 2021 sembravano essersi lasciate alle spalle il periodo peggiore della pandemia, ora guardano al futuro con grande incertezza e preoccupazione per un conflitto che, oltre a essere un dramma umano, rischia anche di bloccare completamente la fase di recupero dell’economia italiana e di portare con sé scenari da recessione. È sufficiente ascoltare il grido d’allarme di ogni imprenditore per capire quanto la situazione sia grave e come produrre stia diventando un lusso che sempre meno aziende possono permettersi. Intere catene produttive si fermano per i costi dell’energia ormai insostenibili, e anche nella nostra filiera c’è chi ha già spento per un periodo i motori. Mi riferisco alle prime lavorazioni del legno, su cui l’incidenza dei costi energetici è davvero pesante: questo ha già avuto ricadute sui listini dei prodotti finali e ben presto inciderà anche sulla disponibilità delle materie prime.”
Il Salone del Mobile.Milano di giugno sarà il banco di prova del settore, chiamato a fare sistema in quella che è la fiera del design più importante al mondo. E a riconfermare, con la sua vetrina, scambi commerciali che consolidino il fatturato di arredamento e illuminazione.