Si chiama Architettura Sensibile la conferenza che si tiene al Cersaie, il Salone Internazionale per l’Architettura e l’Arredobagno, giovedì 30 settembre dalle ore 11 presso il Palazzo dei Congressi di BolognaFiere, nell’ambito del programma culturale “costruire, abitare, pensare”.
Protagoniste della conferenza moderata dallo storico dell’architettura Professor Fulvio Irace Due donne, architette di fama internazionale Odile Decq e Benedetta Tagliabue che attraverso la descrizione dei loro più recenti progetti porteranno i partecipanti al programma culturale di Cersaie, “costruire, abitare, pensare” ad esplorare l’importanza di questi elementi nella vita di tutti i giorni.
Architettura sensibile: cosa significa
Dopo il forzato distanziamento imposto dalla pandemia, è emersa l’importanza dell’aspetto tattile e sensoriale dell’architettura: la riscoperta del corpo, dei colori, dei simboli e della luce. Ci si è resi conto insomma che l’architettura deve tornare ad essere “sensibile”: assicurarci un comfort che non è solo legato all’immagine o alla funzione. Deve accompagnarci nella vita quotidiana con le piccole, grandi meraviglie che solo possono suscitare i materiali più appropriati a dialogare con i sensi e i dettagli che ci fanno riscoprire i valori sia dell’intimità che della socialità.
Le donne architetto sono da questo punto di vista interlocutori ideali, in quanto portatrici di esigenze e sensibilità spesso trascurate dal lato maschile dell’architettura.
Odile Decq e Benedetta Tagliabue: chi sono le due architette presenti al Cersaie
Odile Decq è un’architetta e urbanista francese la cui fama internazionale arriva nel 1990 con la sua prima grande commissione: La Banque Populaire de l’Ouest a Rennes, Francia. Da allora è rimasta fedele al suo atteggiamento combattivo diversificando e radicalizzando la sua ricerca. L’aver ricevuto il Leone d’Oro dell’Architettura durante la Biennale di Venezia nel 1996 ha dato un impulso precoce e non usuale alla sua carriera. Il lavoro di Odile Decq non è semplicemente uno stile, un atteggiamento o un processo, ma materializza un intero universo che abbraccia l’urbanistica, l’architettura, il design e l’arte.
Innumerevoli riconoscimenti e fra i più recenti il Jane Drew Prize nel 2016 e Architizer’s Lifetime Achievement Award nel 2017. Fra i suoi progetti più recenti si ricordano lo Study Hall (Lione, Francia, 2017); Le Cargo (Parigi, Francia, 2016); La Résidence Saint-Ange (Seyssins, Francia, 2015); Fangshan Tangshan National Geopark Museum (Nanchino, Cina, 2015); Sede centrale di GL Events (Lione, Francia, 2014); FRAC Bretagne (Rennes, Francia, 2012); Phantom: Ristorante Opéra Garnier (Parigi, Francia, 2011) e MACRO Contemporary Art Museum (Roma, Italia, 2010).
Benedetta Tagliabue, laureatasi in architettura all’Università IUAV di Venezia, è direttrice dello studio internazionale di architettura Miralles Tagliabue EMBT, fondato nel 1994 in collaborazione con Enric Miralles, con sede a Barcellona, Shanghai e Parigi.
Tra i suoi progetti più importanti ci sono il Parlamento di Edimburgo, Diagonal Mar Park, il mercato di Santa Caterina a Barcellona, il Campus Universitario de Vigo e il Padiglione spagnolo all’Expo mondiale di Shanghai 2010 insignito del prestigioso Premio RIBA International “Best International Building of 2011”.
Fra i progetti in corso si ricordano la Business School della Fudan University a Shanghai, torri per uffici a Xiamen e Taichung, spazi pubblici di HafenCity ad Amburgo Germania e la stazione della metropolitana Clichy-Montfermeil a Parigi, Francia (1° premio in concorso), la Stazione Centrale della Metropolitana di Napoli in Italia, tra gli altri. Benedetta Tagliabue oltre essere stata visiting professor in diverse importanti Università dalla Harvard University alla Columbia University, svolge un’intensa attività come relatrice in conferenze di architettura e fa parte di diverse giurie di concorsi in tutto il mondo, tra cui la giuria del Premio Pritzker.
Innumerevoli anche i riconoscimenti internazionali tra i quali si ricorda il RIBA Stirling Prize nel 2005 e il RIBA Jencks Award 2013 solo per citarne alcuni. È direttrice della Fondazione Enric Miralles, per la promozione dell’architettura sperimentale nello spirito del suo defunto marito e compagno Enric Miralles (1955-2000).