Freespace, la 16a Mostra Internazionale di Architettura a Venezia

Fino al 25 novembre progettisti di tutto il mondo interpretano il tema Freespace con le loro realizzazioni presentate a Venezia alla Mostra Internazionale di Architettura.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 11/06/2018Aggiornato il 05/08/2018
Freespace, la 16a Mostra Internazionale di Architettura a Venezia

Uno spazio vuoto rivela comunque la presenza di un costruito, anche solo per la semplice delimitazione del suo perimetro: sul tema Freespace, spazio libero – in tutte le accezioni del termine –, è focalizzata la sedicesima Mostra Internazionale di Architettura, organizzata dalla Biennale di Venezia e curata questa volta dal duo di progettiste dublinesi Yvonne Farrell e Shelley McNamara.

Fino al 25 novembre di quest’anno i Giardini e l’Arsenale della cittadina lagunare apriranno le porte al grande pubblico di professionisti e non per presentare le tante sfumature interpretative del concetto di spazio pubblico. La Mostra vera e propria, ospitata nel Padiglione Centrale e negli scenografici edifici dell’Arsenale, raccoglie oltre settanta partecipanti con progetti, visioni, analisi urbanistiche, modelli tridimensionali, installazioni e video, mentre due sezioni tematiche affrontano i temi dell’intervento architettonico su edifici iconici del passato (Close Encounter, meetings with remarkable projects) e dell’importanza dell’insegnamento per una continuità della disciplina architettonica (The Practice of Teaching).

Il processo di traduzione della parola Freespace” richiesto dalle due curatrici al fine “di mappare e di rinominare il territorio intellettuale e quello vero” sarà declinato anche nella sessantina di partecipazioni nazionali che fanno rivivere ogni due anni i rispettivi padiglioni storici ai Giardini. Tra cui per la prima volta sono sbarcati in Laguna Antigua & Barbuda, Arabia Saudita, Guatemala, Libano, Pakistan. E la Santa Sede, che ha promosso una interessante focalizzazione sul tema dell’architettura sacra chiamando dieci progettisti internazionali di fama a realizzare altrettante cappelle sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Che danno vita a una sorta di decalogo tangibile del costruire per lo spirito ispirato alla Cappella nel bosco di Gunnar Asplund.

L’esposizione Arcipelago Italia al Padiglione Italia alle Tese delle Vergini, curata dall’architetto Mario Cucinella, raccoglie invece le interpretazioni di alcuni nostri connazionali sul tema portante.

Il Leone d’Oro alla carriera, assegnato biennalmente a coloro che si sono distinti nella disciplina del progetto, sarà consegnato a Kenneth Frampton, architetto e storico inglese di cui, secondo il presidente della Biennale Paolo Baratta, “non c’è studente delle facoltà di architettura che non abbia avuto tra le mani (il volume, ndr) Storia dell’architettura moderna”.

Tante anche le iniziative collaterali organizzate durante tutto il periodo della Mostra: dal programma di conversazioni Meetings on Architecture alle visite ad hoc per universitari e studenti di ogni grado, dai Percorsi Guidati ai laboratori per coinvolgere partecipanti di ogni età.

Freespace /16. Mostra Internazionale di Architettura
  • Che cosa: La Biennale di Venezia
  • Dove: Giardini e Arsenale, Venezia
  • Quando: dal 26 maggio al 25 novembre 2018
  • Orari: dalle ore 10 alle ore 18 tutti i giorni tranne il lunedì (esclusi lunedì 28 maggio, 13 agosto, 3 settembre, 19 novembre)
  • Biglietti: prevendite e info http://www.labiennale.org

 

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  • Il fronte del Padiglione Centrale ai Giardini (foto Italo Rondinella).
  • Padiglione Asplund (progetto Francesco Magnani e Traudy Pelzel), Vatican Chapels sull’Isola di San Giorgio Maggiore. L’interno, rivestito di legno ALPI Xilo 2.0 Striped White sviluppato con Piero Lissoni, ospita i disegni originali della Cappella nel bosco di Gunnar Asplund.
  • L’Arsenale di Venezia, che con il Padiglione Centrale ai Giardini ospita la mostra Freespace e le sezioni Close Encounter e The Practice of Teaching (foto Andrea Avezzù per cortesia de La Biennale di Venezia).
  • Eurotopie, Padiglione del Belgio ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).
  • Mind-building, Padiglione della Finlandia (Alvar Aalto Pavillion) ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).
  • Infinite Places – Building or Making Places?, Padiglione della Francia ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).
  • Work, Body, Leisure, Padiglione dei Paesi Bassi ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).
  • Becoming, Padiglione della Spagna ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).
  • No More Free Space?, Padiglione di Singapore, Sale d’Armi dell’Arsenale, 16. Mostra Internazionale di Architettura.
  • Cappella (progetto Foster+Partners, foto Alessandra Chemollo), Vatican Chapels sull’Isola di San Giorgio Maggiore. La struttura di legno e metallo, ispirata ai simboli della croce e del ponte, è stata costruita da Tecno.

 

Il fronte del Padiglione Centrale ai Giardini (foto Italo Rondinella).

Il fronte del Padiglione Centrale ai Giardini (foto Italo Rondinella).

Padiglione Asplund (progetto Francesco Magnani e Traudy Pelzel), Vatican Chapels sull’Isola di San Giorgio Maggiore. L’interno, rivestito di legno ALPI Xilo 2.0 Striped White sviluppato con Piero Lissoni, ospita i disegni originali della Cappella nel bosco di Gunnar Asplund.

Padiglione Asplund (progetto Francesco Magnani e Traudy Pelzel), Vatican Chapels sull’Isola di San Giorgio Maggiore. L’interno, rivestito di legno ALPI Xilo 2.0 Striped White sviluppato con Piero Lissoni, ospita i disegni originali della Cappella nel bosco di Gunnar Asplund.

L’Arsenale di Venezia, che con il Padiglione Centrale ai Giardini ospita la mostra Freespace e le sezioni Close Encounter e The Practice of Teaching (foto Andrea Avezzù per cortesia de La Biennale di Venezia).

L’Arsenale di Venezia, che con il Padiglione Centrale ai Giardini ospita la mostra Freespace e le sezioni Close Encounter e The Practice of Teaching (foto Andrea Avezzù per cortesia de La Biennale di Venezia).

Eurotopie, Padiglione del Belgio ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).

Eurotopie, Padiglione del Belgio ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).

Mind-building, Padiglione della Finlandia (Alvar Aalto Pavillion) ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).

Mind-building, Padiglione della Finlandia (Alvar Aalto Pavillion) ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).

Infinite Places – Building or Making Places?, Padiglione della Francia ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).

Infinite Places – Building or Making Places?, Padiglione della Francia ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).

Work, Body, Leisure, Padiglione dei Paesi Bassi ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).

Work, Body, Leisure, Padiglione dei Paesi Bassi ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).

Becoming, Padiglione della Spagna ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).

Becoming, Padiglione della Spagna ai Giardini, 16. Mostra Internazionale di Architettura (foto Italo Rondinella).

No More Free Space?, Padiglione di Singapore, Sale d’Armi dell’Arsenale, 16. Mostra Internazionale di Architettura.

No More Free Space?, Padiglione di Singapore, Sale d’Armi dell’Arsenale, 16. Mostra Internazionale di Architettura.

Cappella (progetto Foster+Partners, foto Alessandra Chemollo), Vatican Chapels sull’Isola di San Giorgio Maggiore. La struttura di legno e metallo, ispirata ai simboli della croce e del ponte, è stata costruita da Tecno.

Cappella (progetto Foster+Partners, foto Alessandra Chemollo), Vatican Chapels sull’Isola di San Giorgio Maggiore. La struttura di legno e metallo, ispirata ai simboli della croce e del ponte, è stata costruita da Tecno.

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