Fuorisalone 2024, domenica ad Alcova: come arrivare a Varedo e che cosa vedere. Foto e video per cogliere l’atmosfera

Nel 2024 per la Milano Design Week Alcova si sposta a Varedo, in provincia di Monza e Brianza, a Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi, due edifici storici che fanno da sfondo e si intrecciano con i progetti del design emergente. Tra i temi chiave di Alcova, anche quest'anno, l'attenzione all'ambiente e alla sostenibilità.

Simona Preda
A cura di Simona Preda
Pubblicato il 20/04/2024Aggiornato il 20/04/2024
fuorisalone alcova

La settima edizione di Alcova, progetto espositivo ideato da Joseph Grima di Space Caviar e Valentina Ciuffi di Studio Vedèt, durante la Milano Design Week, ha come sede due ville storiche dell’area metropolitana di Milano, Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi.

Entrambe le ville si trovano a Varedo (provincia di Monza e Brianza), a breve distanza tra loro, raggiungibili a piedi, e collegate al centro di Milano ogni 15 minuti dalle linee S2 e S4. Orario di apertura fino 21 aprile: 11 – 19, ultimo ingresso ore 18.

Gli ambienti delle ville, dal forte carattere architettonico modernista (Villa Borsani) e barocco lombardo (Villa Bagatti Valsecchi), ospitano i progetti selezionati sul tema dell’abitare, con accostamenti sorprendenti. I filoni di ricerca si rinnovano, intrecciandosi: materiali e processi produttivi tecnologici e sostenibili, craft contemporaneo, estetiche sperimentali, tematiche sociologiche, politiche, globali. Gli ambienti storici sono reinterpretati da installazioni pensate appositamente per valorizzare questo connubio unico.

Come arrivare a Varedo

Da Milano città a Varedo si arriva con i mezzi pubblici con partenza dalla stazione di Milano Affori, collegata alla Metro Gialla, fermata Affori FN, con il treno di Trenord S4, che passa ogni 20 minuti (direzione Camnago-Lentate). Il tempo necessario è di circa 13 minuti. Entrambe le location sono raggiungibili a piedi dalla stazione di arrivo con una passeggiata: uscendo dalla stazione a sinistra si va a Villa Borsani, a destra si va a Villa Bagatti Valsecchi. In auto i tempi di percorrenza sono inferiori, traffico permettendo. A Varedo, vicino a Villa Bagatti Valsecchi c’è un grande Parcheggio pubblico.

Cosa vedere a Villa Borsani

Villa Borsani è stata progettata e realizzata nel 1943-45 da Osvaldo Borsani ed è un esempio ben conservato di architettura residenziale modernista. La villa è sede dell’Archivio Osvaldo Borsani e apre solo durante le visite guidate del Fai; gli interni sono impreziositi dagli arredi di Borsani e dalle opere dei maestri dell’arte contemporanea, dal camino e dalla Madonna in ceramica inserita in una nicchia di Lucio Fontana e statua in bronzo di Agenore Fabbri che adorna lo scalone. Villa Borsani, Via Umberto I 148, Varedo (MB)

Fuorisalone 2024, Villa Borsani per Alcova Ph. Piergiorgio Sorgetti

Villa Borsani Ph. Piergiorgio Sorgetti

Alcune installazioni dialogano con gli ambienti della villa, come Atelier de Troupe che interagisce con l’iconica scala con una collezione in stile Art déco sul tema del viaggio transatlantico collaborando con cc-Tapis.

Villa Borsani per Alcova scala Ph. Piergiorgio Sorgetti

Villa Borsani, scala interna Ph. Piergiorgio Sorgetti

Fabian Freytag presenta ART/FICIAL DÉCO in dialogo con un bellissimo bar realizzato da Osvaldo Borsani appositamente per la villa.

bar Villa Borsani a Varedo Milano Design Week Alcova 2024

Una installazione sognante di Sema Topaloglu Studio si colloca nel bagno decorato pittoricamente da Adriano Spilimbergo.

bagno-Villa-Borsani-a-Varedo-MDW-Alcova-2024

 

A mediare interni ed esterni sono gli oggetti in marmo e vetro di Tom Fereday, mentre gli arredi post-modernisti di Supaform ricreeano nelle stanze alte un ambiente d’ufficio fuori dall’ordinario. Agglomerati espone nelle stanze di Villa Borsani oggetti in marmo italiano.

Nel giardino sono disseminate grandi installazioni. Objects of Common Interest offre un luogo di convivialità dove potersi soffermare, riparandosi dal sole, Diego Faivre, Hugo Béhérégaray e Pierre Castignola hanno creato un campo da golf site-specific, Surfacedesign propone sedute in pietra naturale, Pepe Valenti presenta la fontana The Portal, a ravvivare il Loggiato delle Scuderie nel quadro dell’Alcova Design Shop.

L’intero Loggiato delle Scuderie ospita l’Alcova Design Shop, un’installazione che propone molti degli oggetti presentati online da Alcova, ma anche tante novità messe in mostra dagli espositori di questa edizione, come progetti inediti di Stef Fusani, di Stefania Ruggiero e di Clara Schweers. Tutti i pezzi di design contemporaneo sono acquistabili sia allo shop che online.

Villa Borsani per Alcova esterno Ph. Piergiorgio Sorgetti

Villa Borsani, esterno Ph. Piergiorgio Sorgetti

Cosa vedere a Villa Bagatti Valsecchi

Villa Bagatti Valsecchi, dimora di campagna dell’omonima famiglia, unisce elementi di gusto neo-barocco e neo-rinascimentale e si sviluppa su due piani, con una vasta corte d’onore antistante porticata e l’ingresso scenografico. Ha un grande parco, con una zona all’inglese e una all’italiana e un lungo viale prospettico. Oggi è gestita dalla Fondazione La Versiera 1718. Villa Bagatti Valsecchi, Via Vittorio Emanuele II 48, Varedo (MB)

veduta Villa Bagatti Valsecchi Alcova Varedo Milano Design Week 2024

Villa Bagatti Valsecchi per Alcova giardino Ph. Piergiorgio Sorgetti

Villa Bagatti Valsecchi, il vasto giardino Ph. Piergiorgio Sorgetti

  • veduta Villa Bagatti Valsecchi Alcova Varedo Milano Design Week 2024
  • Villa Bagatti Valsecchi Alcova Varedo Milano Design Week 2024 ingresso
  • Villa Bagatti Valsecchi Alcova Varedo Milano Design Week 2024
  • interno Villa Bagatti Valsecchi Alcova Varedo Milano Design Week 2024
  • soffitto cassettoni Villa Bagatti Valsecchi Alcova Varedo Milano Design Week 2024

Tra i progetti più attesi, c’è quello del visionario architetto giapponese Junya Ishigami per la galleria Maniera, con un’installazione collocata nella piccola grotta (ex-ghiacciaia) nascosta nel vastissimo parco della villa.

Nel maestoso ingresso della villa Objects of Common Interest presenta assieme a Bitossi una collezione di vasi che rimanda all’antica architettura greca.

Gohar World di Laila & Nadia Gohar espone nel Loggiato delle Scuderie diversi oggetti intriganti e surreali realizzati attorno al tema della tavola da pranzo.

Le lampade di Artemide progettate da Alejandro Aravena, Bjarke Ingels e Carlotta De Bevilacqua contribuiscono a creare un’atmosfera evocativa ed emozionale al calore del sole.

Villa Bagatti Valsecchi per Alcova interno Ph. Piergiorgio Sorgetti

Villa Bagatti Valsecchi Ph. Piergiorgio Sorgetti

Alcuni dei progetti attenti all’ambiente

L’attenzione all’ambiente con l’indagine di nuove tecnologie, processi produttivi e progettualità sensibili alle tematiche green è da sempre tra i temi chiave di Alcova.

Filone in cui si collocano diverse realtà come lo studio Hilos che presenta un sistema di manufacturing per rivoluzionare l’industria del footwear tramite tecnologie di stampa 3D senza spreco, servizi customizzati e on-demand.

Lavora con la stampa 3D anche Harry Thaler, supportato dall’azienda specializzata Additive Tectonics per creare prodotti innovativi in particelle di legno, ingegnerizzate in un filamento duttile per la stampa. Studio Tooj presenta una collezione in sabbia di quarzo stampata in 3D.

TWE: TOUCH WITH EYES sperimentano nuovi modi di fare design trasformando materiali di scarto reperiti localmente.

Il designer Álvaro Catalán de Ocón espone la PET Lamp Gurunsi; un gigantesco paralume che integra le abilità tessili di Baba Tree, azienda ghanese, per dare nuova vita alle bottiglie di plastica PET.

Lo studio The New Raw propone un artigianato digitale che, attraverso processi robotizzati ma ingegnerizzati “in casa”, esplora il carattere imperfetto e stratificato della stampa 3D utilizzando materiali plastici di scarto.

HEAD – Genève, scuola internazionale nel campo di design e arte, presenta 2084, Diorama of the Future, una speculazione architettonica che affronta la ricostruzione di un futuro in cui alcune città sono sommerse, mentre altre sopportano condizioni estreme, conseguenze dirette dell’emergenza climatica.

 

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