L’acqua è un bene prezioso e gli italiani sembrano saperlo bene, ma alcune false credenze ostacolano l’adozione di soluzioni efficaci per il risparmio idrico. È quello che mette in luce Water Study 2025, un’indagine approfondita sulla percezione e il consumo dell’acqua condotta da Focaldata su scala mondiale in 12 diversi paesi, Italia compresa. La ricerca è stata commissionata in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua da Grohe, brand specializzato nel settore idrotermosanitario, da sempre impegnato nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni per uno stile di vita più sostenibile.
In questo studio sono state analizzate le abitudini quotidiane, le preoccupazioni economiche e ambientali, nonché l’interesse verso soluzioni per il risparmio idrico. È stato condotto in 12 Paesi in tre diverse aree: Europa, Medioriente e Usa; in Italia lo studio ha coinvolto 1.501 persone intervistate. In Italia, in linea con la media europea, si ha una forte consapevolezza della scarsità d’acqua, ma al tempo stesso si sottostima l’uso personale delle risorse idriche e questo ostacola l’adozione di soluzioni per il risparmio idrico.

Grohe Blue Professional
I risultati della ricerca in Italia
Un italiano su due si aspetta una carenza d’acqua nei prossimi dieci anni e la maggioranza (73%) considera fondamentale ottimizzare le risorse idriche in casa. Nonostante questa sensibilità, però, l’80% degli intervistati sottovaluta il proprio consumo domestico. Il 28% del campione è infatti convinto di utilizzare tra 1 e 10 litri di acqua al giorno mentre in realtà, in media, la popolazione europea consuma 144 litri al giorno.
Una migliore efficienza idrica è comunque percepita come una priorità per la maggior parte delle famiglie italiane: il 73% degli intervistati ritiene infatti fondamentale ridurre gli sprechi e migliorare le abitudini di consumo, soprattutto per quanto riguarda:
- l’uso della lavastoviglie con carichi completi (75%);
- la riduzione del tempo trascorso sotto la doccia (70%);
- l’uso consapevole dell’acqua per cucinare (40%).
Solo il 40% degli italiani, però, ha installato dispositivi per il risparmio idrico, anche se molti (il 62%) dichiarano di voler procedere entro i prossimi sei mesi. Ci sono diverse motivazioni dietro la mancata adozione di questi dispositivi, tra cui spiccano la percezione di costi elevati (30%) e la scarsa conoscenza (24%).
Le motivazioni che spingono al risparmio idrico sono per la maggior parte di tipo sociale, cioè per garantire risorse idriche sufficienti alle future generazioni 833%), oppure per ragioni ambientali (25%). Il risparmio in bolletta è la ragione principale per un uso più responsabile dell’acqua solo per il 15% degli italiani, contro una media europea del 34%.
Le soluzioni per il risparmio idrico in casa
Il bagno e l’igiene personale rappresentano la quota maggiore dell’uso domestico di acqua; proprio per questo motivo le soluzioni che favoriscono il risparmio idrico possono contribuire significativamente alla conservazione dell’acqua in casa senza sacrificare performance e comfort. La tecnologia EcoJoy di Grohe può ridurre il consumo di acqua di quasi il 50%, riducendo anche i costi associati al riscaldamento dell’acqua.
“Questi risultati sono incoraggianti quanto un invito all’azione: i consumatori europei non chiudono gli occhi sul problema della scarsità d’acqua – afferma Domenico Rizzo, Leader Italy, LIXIL Europa – Tuttavia, molti non realizzano appieno il valore di questa risorsa e la loro capacità di contribuire attivamente alla sua preservazione. Come industria, abbiamo la responsabilità di indirizzare i consumatori verso scelte intelligenti, assicurandoci che la scelta non sia tra il piacere dell’esperienza dell’acqua e salvaguardare una delle nostre risorse più preziose. Proponendo soluzioni che permettono ai consumatori di risparmiare acqua senza compromettere i loro rituali quotidiani, possiamo aiutarli ad avere un impatto significativo“.